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Il rilancio di Fonte Margherita passando per l’alta ristorazione

Dopo l’acquisizione dell’azienda sull’orlo del fallimento, il 33enne Denis Moro lancia la nuova bottiglia di design dallo stile retrò pensata per i ristoranti.

Mercoledì 25 settembre, Milano: pochi giorni fa, nella bella cornice della Galleria Nilufar di Via della Spiga, si è tenuta la presentazione agli addetti stampa delle nuove sfide e dei nuovi obiettivi della Fonte Margherita. L’evento è stato accompagnato da un party a base di water cocktails, nei quali si è cercato di dimostrare un utilizzo nuovo e insolito dell’acqua.

Fonte Margherita è il più antico impianto di imbottigliamento del Veneto – la fonte risale al 1845 – ed è stato rilevato a un passo dal fallimento da Denis Moro nel febbraio 2017. Il giovane imprenditore ha sfidato il mercato e le multinazionali con una produzione esclusivamente in vetro puntando su sostenibilità, innovazione di prodotto e creazione di una nuova immagine del marchio. Oggi Denis Moro è pronto a portare in alto la sua azienda e a lanciarla su scala nazionale, con una nuova bottiglia, che, grazie all’aiuto di Vetrobalsamo, bottiglie speciali di Milano, rappresentato dal designer Matteo Scarci, coniuga innovazione e storia dell’azienda. La bottiglia di vetro, con otto facce o coste poligonali, richiama la bottiglia di latte e il circolo virtuoso del vuoto a rendere, in un mondo che non conosceva ancora l’uso smodato della plastica, i cui effetti dannosi stanno dando i primi evidenti segnali in questo periodo storico. La sostenibilità del prodotto è comunicata sia all’interno dell’azienda, sia al consumatore, che deve essere educato e sensibilizzato alla sostenibilità delle pratiche quotidiane, come bere l’acqua.

Il designer Scarci spiega inoltre che la produzione della bottiglia di vetro avviene attraverso una tecnologia a impatto zero, tramite ossiocombustione, che non crea fumi e e prodotti di scarto. L’ossigeno infatti è usato come comburente per le bottiglie, senza creazione di gas né di impatto ambientale. La bottiglia poi, è stata oggetto di revisioni continue, perché il contenitore di un bene così comune e prezioso doveva tenere conto della resistenza agli urti, della trasportabilità, l’etichetta e altri problemi simili. Il vetro significa trasparenza, e la forma della bottiglia tende a rievocare un pezzo di storia, un ricordo. Altra particolarità è la scritta che poggia sul fondo – Acqua da bere – una dicitura insolita che vuole sottolineare la qualità dell’acqua, elevandola a un livello superiore. La bottiglia nasce per ricordare la tradizione, anche attraverso il design dell’etichetta. Ogni studio e ogni ricerca è stata dedicata al rispetto dell’immagine storica del marchio: per questo motivo è stato rispolverato un archivio storico di 110 grafiche, studiate e analizzate per ricreare un’immagine iconica e contemporanea, che rispettasse quella originale, riportando nel 2018 l’identità di un’azienda profondamente radicata nel territorio.

Prezioso anche l’intervento del nutrizionista Antonio Galatà, che con un breve ma efficace intervento ha spiegato il “perché” della scelta di un’acqua come quella di Fonte Margherita. L’apertura del suo discorso è stata una sensibilizzazione al riscoprire il “bere bene”, argomento quasi mai trattato al di fuori dell’argomento enologico. L’acqua è il nostro costituente principale, e quella che beviamo deve essere di qualità, sia in forma di acqua liscia, sia in forma di caffè, tisane, the, o cibi che richiedono la cottura in acqua. Sono tutti atteggiamenti che scopriamo essere costitutivi della nostra quotidianità, ma di cui spesso non ci accorgiamo.
Fonte Margherita è un’acqua di qualità perché totalmente assente di nitriti, sostanza cancerogena soprattutto per i bambini. Ulteriore elogio va fatto nei confronti della scelta di utilizzo del vetro, che deve tornare un’abitudine del consumatore, ormai avvezzo al consumo usa e getta della plastica.

Fonte Margherita insomma non è solo un’azienda che imbottiglia acqua, ma è un percorso che vuole educare il consumatore a bere bene e a bere in modo sostenibile. Oggi il progetto è pensato per hotel e per alta ristorazione, ma non si esclude che nel futuro, dopo un graduale percorso di crescita costituito da gradino per gradino, step by step, Fonte Margherita non possa comparire nei principali supermercati.

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