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In arrivo la “nuova” Gotha. 60 gallerie internazionali per 3 secoli di arte, a Parma

Leone, Arturo Martini_1935-36_ Leone, Arturo Martini_1935-36
Leone, Arturo Martini_1935-36_
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Gotha 2018. Una 14° edizione completamente rinnovata che si apre all’arte contemporanea e alla fotografia. Sessanta gallerie internazionali, opere che attraversano tre secoli di storia e due collaterali che raccontano, in un dialogo contrapposto, l’arte settecentesca parmense e quella del Novecento di Arturo Martini. In mostra due opere riscoperte dello scultore trevigiano.

14° edizione totalmente rinnovata. Torna Gotha a Parma, dall’8 all’11 novembre 2018. Cambia la proposta espositiva, un mix virtuoso di artwork di altissimo antiquariato e avanguardie contemporanee. Cambia il concept fatto di talk e di mostre collaterali. Il tutto però  -come spiega la Brand Manager Ilaria Dazzi- senza sperimentazioni per i nostri espositori. Costruito per l’occasione il nuovo appuntamento su un solido programma di incoming di buyer provenienti da tutto il mondo attingendo al nostro consolidato network di relazioni.

Saranno sessanta le gallerie italiane ed internazionali. Esposte opere che attraversano tre secoli di storia, valutate da una giuria di undici esperti, il cui valore si colloca in un range che va dai 10mila e 300mila Euro assecondando così le esigenze di un vasto pubblico. D’altra parte, se è vero che il mondo de dipinti e dell’antiquariato muove cifre da capogiro, è vero anche che il mondo dell’arte si sta facendo più “democratico: a livello mondiale il 20% delle opere è stato battuto infatti tra i mille e 5mila dollari e gran parte delle transazioni va da 5mila a 50mila dollari (fonte Ubs “The art market 2018).

La Pendulerie
La Pendulerie

Secondo il report di Ubs “The art market 2018” collezionisti e mercati, ma anche investitori lontani dai movimenti artistici, nel 2017, hanno ricominciato a spendere preferendo un quadro o una scultura in casa ad un lingotto in cassaforte (giro d’affari stimato nel 2017, 65 mld dollari circa). E se gli americani restano saldamente in testa per volumi e valori delle vendite, nella classifica dei Paesi con il maggiore numero di vendite c’è anche l’Italia che per volumi di opere d’arte si colloca nella top ten con un 2% del totale poco sotto svizzeri, spagnoli, francesi e al pari di compratori giapponesi, australiani e asiatici.

Le fiere poi, sempre secondo il rapporto, hanno un ruolo fondamentale nel mercato mondiale dell’arte e si stima che nel 2017 abbiano rappresentato il 46% delle vendite tramite intermediari. Se il mercato dunque chiama, Gotha risponde.

I talk di Gotha

I Musei e l’arte del collezionare ovvero la gestione e la trasmissione di una passione, questo il fil rouge del programma di incontri.

Iniziative filantropiche, lasciti di artisti e soprattutto la volontà atavica di preservare la memoria e l’identità familiare attraverso valori intangibili. E’ così che sono nati  i musei. Cresce però oggi anche a voglia di museo privato e molti collezionisti sono passati da una strategia del prestito e del dono alla realizzazione di un proprio museo. Come quelli che saranno inaugurati nei prossimi anni alla ex borsa di Parigi e Bali rispettivamente di Pinault e del collezionista indonesiano Budi Tek. Origini a parte, dove sta andando il collezionismo?

A fare il punto della situazione Venerdì 9, i collezionisti Lucia Bonnani e Mauro De Rio in un dialogo con il giornalista di Repubblica Antonio Mascolo. Mentre Sabato 10 novembre sarà la volta di Serena Bertolucci, Direttore di Palazzo Reale di Genova e Mauro Felicori che per 3 anni ha guidato la Reggia di Caserta. Sempre nella giornata di sabato Fabio Romano Moroni e Stefano Ridolfi interverranno sul tema “XArt Fingerprint Authentication System. Il metodo di identificazione delle opere d’arte. L’incontro è organizzato da Ce.S.Ar. Centro Studi Archeometrici – Associazione per le Ricerche Archeometriche in collaborazione con Arsmensurae e Sapienza Università di Roma.

Kick off del programma, Giovedì 8 novembre, “Petitot e le competizioni europee dell’Accademia di Parma nel settecento”, a cura dello Storico dell’arte Alessandro Malinverni e del Professore Carlo Mambriani.

Gotha-Net

E’ il network ideato dal polo fieristico al quale hanno già aderito le principali istituzioni museali di Parma e provincia per una promozione integrata di arte  e cultura. Senza abdicare alla sua funzione di business, Fiere di Parma ha infatti intrapreso da tempo un percorso di valorizzazione del territorio.

Hanno già aderito alla proposta il Museo Glauco Lombardi, la Fondazione Arturo Toscanini, il Castello di Tabiano, la Fondazione Magnani Rocca, il Museo della seta di Como, e la Pinacoteca Stuard. Ancora il Complesso della Pilotta, Palazzo Diamanti, il Castello dei Burattini, il Labirinto della Masone, Palazzo Reale di Genova e Fondazione PAlazzo Magnani di Reggio Emilia.

E se nel mondo si espande il numero delle operazioni realizzate on line come ad esempio quelle sul canale instagram, anche Gotha si fa contemporanea con un suo canale appunto Instagram dove espositori e appuntamenti si susseguono  lasciando parlare l’arte, anzi no, la bellezza.

http://www.gothaparma.it/

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