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Bernini, arriva al cinema il genio del Barocco

Bernini, arriva al cinema il genio del Barocco. Uscita evento a novembre

Gian Lorenzo Bernini è uno di quegli artisti che non ha bisogno di presentazioni, uno di quelli riconosciuti come genio universale: scultore, architetto, urbanista, pittore, protagonista assoluto del Barocco. A lui il compito di inaugurare la nuova stagione dell’Arte al cinema di Magnitudo in collaborazione con Chili.

La selezione di oltre 60 capolavori in esposizione alla mostra evento di Villa Borghese di Roma è stata definita dagli esperti d’arte come il ritorno a casa di Bernini. Proprio da questa mostra di enorme successo prende forma il docufilm su Bernini.

A cinque secoli dalla nascita dei maestosi gruppi scultorei dell’artista, attraverso riprese inedite ed esclusive, i protagonisti di questa grande mostra raccontano e analizzano i dettagli delle opere giunte appositamente dai più prestigiosi musei del mondo.

Privilegiato il suo rapporto con la Roma dei papi, dove fondamentale si è rivelato il sodalizio con il Cardinale Scipione Cafferelli – Borghese -il principale committente delle sue opere più conosciute- e con Matteo Barberini, noto ai più come papa Urbano VIII.Tra il 1618 e il 1625, Bernini realizzò per i Borghese opere come Enea, Anchise e Ascanio fuggitivi da Troia (1618-1619), il Ratto di Proserpina (1621-1622, sotto), il David (1623-1624) e l’Apollo e Dafne. Tutte opere che è possibile ammirare ancora oggi nel museo di Villa Borghese a Roma. Bernini realizzò anche numerosi “ritratti di teste con busto” in cui risulta evidente la sua maestria nel rendere vivo il marmo.
Quelli di Bernini fu un successo che travolse tutta Europa e che lo rese immortale.

Il calendario completo della nuova stagione L’arte dal cinema di Magnitudo film

A portare al cinema il genio e l’arte di Bernini ci ha pensato Francesco Invernizzi: produttore, regista e amministratore delegato della casa di produzione cinematografica Magnitudo film.  L’obiettivo del film è quello di creare un dialogo diretto tra lo spettatore e le opere esposte nella Galleria Borghese, anche per questo motivo Invernizzi ha scelto di strutturare il film come una serie di nove ambientazioni di un racconto, una per ognuna delle sezioni della mostra.
Le nove sezioni rispecchiano la sequenza delle sale, dove la magnificenza di un luogo straordinario come la Galleria Borghese si racconta con passaggi tra vedute generali e quindi di dettaglio, sulle decorazioni degli spazi murari e sui capolavori esposti.

Naturalismo, verosimiglianza e vitalità di Gian Lorenzo Bernini sono evidenziati con un dispiegamento di mezzi (camere e luci) che rendono giustizia alla finezza plastica di colui che è riconosciuto come il maestro assoluto del ritratto barocco. La sua tecnica, che è riuscita a rendere le statue “vive”, sarà supportata dalle riprese in 8K con inquadrature che lavoreranno su più piani.

Un continuo dialogo tra ambiente e opera, tra storia e presente. Tranne per le scene in cui Anna Coliva si muove per le stanze durante il giorno, si è scelto di filmare le sale di notte per creare un’allure speciale e trasmettere allo spettatore l’idea di essere l’unico ospite in un momento magico della galleria.

> Sfoglia la gallery con le immagini del docufilm su Bernini

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