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Il mercato dell’arte contemporanea 2018 secondo Artprice. Crescita inarrestabile, Basquiat ancora il re

Pubblicato il Rapporto Artprice 2018 interamente dedicato all’Arte Contemporanea. Crescita inarrestabile; Basquiat ancora il re; 9 italiani nella Top 500 artist

Questo settore ha vissuto una incredibile crescita nel corso del XX secolo. I suoi premi, i record, le biennali, le fiere e le esposizioni ormai danno il ritmo alla totalità del mercato. Facendo un bilancio generale, il mercato dell’arte contemporanea ha registrato un terzo semestre consecutivo al rialzo. Il consolidamento di questo settore si deve a una domanda sempre crescente degli artisti contemporanei diventati imprescindibili, ma anche alla proliferazione dell’offerta e a un contesto economico particolarmente favorevole.

Per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2008, i quattro principali indicatori della salute del Mercato dell’Arte Contemporanea sono tutti positivi negli ultimi 12 mesi, con una crescita uniforme, quest’anno, in termini di prezzi, di lotti venduti e di volume totale delle vendite.

  • il fatturato mondiale, in crescita del 19%, tocca 1,9 Mrd$;
  • il numero di lotti venduti aumenta del 17% con 66.850 aggiudicazioni;
  • il tasso mondiale di invenduti rimane stabile al 39%;
  • l’indice dei prezzi dell’Arte Contemporanea aumenta del 18,5%.

Dal 2000/01  i ricavi derivanti dalle vendite sono saliti del 1.700%, passando da 103 Mio$ a 1,9 Mrd$. Il prezzo medio di un’opera contemporanea venduta all’asta passa quindi dagli 8.400 $ alla fine del XXI secolo ai 28.000 $ di oggi, dopo aver toccato un picco di 38.800 $ nell’esercizio 2013/14.

© artprice

L’Arte Contemporanea rappresenta il 14% del numero di vendite all’asta totale di Belle Arti, contro il 12% del fatturato. Attualmente supera il periodo dei Maestri antichi e quello del XIX secolo, sia in termini di ricavi derivanti dalle vendite che per numero di scambi. Tuttavia, l’Arte Contemporanea non può ancora competere con l’Arte del Dopoguerra e l’Arte Moderna che concentrano, complessivamente, il 68% del valore globale del Mercato dell’Arte.

Per quel che riguarda la “geografia dell’arte contemporanea”  gli Stati Uniti restano la prima piazza, anche se l’egemonia di New York, quest’anno, mostra segni di cedimento. Il mercato americano si è maggiormente concentrato sull’Arte Moderna (soprattutto con la vendita della collezione Rockefeller nel maggio 2018) ed è stato fortemento marcato dal record storico registrato dal Salvator Mundi di Leonardo de Vinci nel novembre 2017. Di conseguenza, il fatturato dell’Arte Contemporanea negli Stati Uniti evidenzia un calo del -16% rispetto all’ultimo esercizio.

© artprice

 

© artprice

 

 

Tra gli artisti più quotati si annoverano Basquiat, Christopher Wool, Mark Bradford o Richard Prince. In particolare Basquiat, a cui si devono 20 delle 100 migliori aggiudicazioni dell’anno e che resta il primo pilastro economico del Mercato Contemporaneo. Si distinguono anche vari artisti cinesi, forti di un mercato interno motivato di fronte alla potenza americana.

La potenza finanziaria del Mercato dell’Arte Contemporanea si basa solo su una manciata di artisti: i 500 artisti più venduti generano l’89% del profitto mondiale, sui 20.335 contemporanei di cui almeno un’opera è stata aggiudicata tra luglio 2017 e giugno 2018. Il trio di testa – composto da Basquiat, Doig e Stingel – concentra, da solo, il 22% delle entrate mondiali, vs il 27% per il podio dell’esercizio precedente costituito da Basquiat, Doig e Wool.

 

Top 10 delle opere contemporanee vendute all’asta (luglio 2017-giugno 2018):

 

© artprice

Top 10 degli artisti contemporanei:

 

© artprice
© artprice

 

Top 10 degli artisti contemporanei nel rapporto 2017:

© artprice

 

Ma chi sono gli italiani presenti?

I nostri artisti in lista sono 9. Ecco i nomi, le posizioni e i fatturati:

3° posto:  Rudolf STINGEL (1956) – 52.389.232 $
121° posto: Maurizio CATTELAN (1960) –  1.578.767 $
178° posto: Gino DE DOMINICIS (1947-1998) – 983.728 $
187° posto: Sandro CHIA (1946) – 918.007 $
203° posto: Mimmo PALADINO (1948) – 839.103 $
234° posto: Giuseppe PENONE (1947) – 635.826 $
245° posto: SALVO (1947-2015) – 611.299 $
317° posto: Marcello LO GIUDICE (1957) – 455.424 $
480° posto: Nicola DE MARIA (1954) – 258.554 $

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