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Seducente La Bisbetica di Maillot alla Scala

Ironia, forza, sensualità, tutto questo nella Bisbetica Domata di Jean-Christophe Maillot in questi giorni alla Scala con la compagnia del Bolshoi.

Una compagnia che continua ad essere al top non soltanto per l’eccellente preparazione tecnica che la contraddistingue da sempre, ma per la duttilità espressiva che da anni dimostra anche verso un un repertorio che si distanzia molto da quello classico (in cui si è sempre cimentata per tradizione), come in questo caso.
Il balletto di Maillot che trae ispirazione tanto dal testo del periodo cosiddetto “sperimentale” di Shakespeare, che dalla musica di Dmitrij Šostakovič, trova la sua massima espressione proprio in quegli elementi della compagnia del Bolshoi, scelti con acume dal creografo e direttore dei Ballets de Monte-Carlo quando si recò a Mosca per la commissione di questo balletto che debuttò nel 2014.

Interpreti straordinari nei loro ruoli in cui entrano a pieno sfoderando tutto il loro potenziale che è davvero tanto. Maillot, d’altro canto, non smette di stupire nel suo talento di saper tirare fuori tanto dalle capacità dei ballerini che dall’analisi profonda della drammaturgia, quello che vuole. Riproponendo così al pubblico una storia nuova, fresca, che non si limita a mettere in scena quello che già sappiamo, ma che fa vedere e scoprire lati nuovi.

La sua Caterina è bisbetica fino a che non trova il “bisbetico” come lei, da cui, attenzione, non è domata, ma con cui condivide il suo modo di essere irruento e trasgressivo. Così come Bianca, dolce e sensibile come vuole la storia, non può che cedere alla lusinghe di chi è come lei. Certo non è sedotta dal denaro e gioielli di Gremio ai quali preferisce il libro di poesie del garbato Lucenzio.
Le personalità diverse delle due coppie Caterina/Petruccio e Bianca/Lucenzio vengono affrontate magistralmente da Maillot nei vari passi a due che trascinano il pubblico in due passionalità opposte. Ricca di sensualità e sessualità la notte d’amore di Caterina e Petruccio, timido e raffinato il matrimonio di Bianca e Lucenzio. In ogni caso formidabile la bravura degli interpreti Ekaterina Krysanova e Vladislav Lantar nei ruoli dei protagonisti affiancati, in un gioco di specchi, dall’armonia del duo portato in scena da Olga Smirnova-Semyon Chudin.


Il tutto termina sulle note di Tea for Two in un’ironico scambio di tazze da the che non ci sono fisicamente, ma che servono come pretesto per confermare che non c’è alcuna sottomissione da parte di Caterina verso la figura del maschio. La Bisbetica infatti togliendo la teiera dalle mani di Bianca le mostra che non deve essere servile con suo marito, sulle ginocchia del quale versa spavaldamente il contenuto. Alternando battibecchi e tenerezza verso Petruccio, ripartirà col marito lasciando ancora una volta sbigottiti i convitati alle nozze della sorella.
Lo spettacolo ha repliche in Scala ancora il 12 e 13 settembre.

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