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Alik Cavaliere a Milano. La forza della natura scolpita a Palazzo Reale

Alik Cavaliere W la libertà, 1976-1977 bronzo, cm 227x105x103 - Gallerie d’Italia Alik Cavaliere W la libertà, 1976-1977 bronzo, cm 227x105x103 - Gallerie d’Italia
Alik Cavaliere W la libertà, 1976-1977 bronzo, cm 227x105x103 - Gallerie d’Italia
Alik Cavaliere. W la libertà, 1976-1977. bronzo, cm 227x105x103 – Gallerie d’Italia

Natura e scultura, precisione e libertà. In occasione del ventennale della scomparsa di Alik Cavaliere (Roma 1926 – Milano 1998), la città di Milano gli rende omaggio con un’importante antologica ad ingresso gratuito in mostra fino al 9 settembre. Da Palazzo Reale, l’esibizione si dirama nelle più importanti sedi espositive della città, ricostruendo il percorso dell’artista e analizzando il tema centrale della sua opera, la natura.

La mostra, curata da Elena Pontiggia, ha il suo cuore pulsante nella prestigiosa Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale. Si estende poi ad altre cinque sedi in un percorso ampio e articolato che coinvolge il Museo del Novecento, Palazzo Litta, Gallerie d’Italia, l’Università Bocconi e il Centro Artistico Alik Cavaliere.

L’esposizione rivela che l’artista, tra i maggiori esponenti della scultura italiana del secondo novecento, ha anticipato di decenni problematiche e sensibilità che risultano centrali nella società contemporanea. Nessun artista, nella scultura del Novecento, ha scolpito il mondo della vegetazione, l’universo verde delle foglie, dei frutti, dei cespugli, degli arbusti, degli alberi, come Alik Cavaliere. Nella sua ricerca l’artista ha affrontato molti soggetti, come si osserva in mostra, ma il tema della natura, nei suoi aspetti di rigoglio e sofferenza, espansione e costrizione, è il centro di tutto il suo operare.

Alik Cavaliere_G.B. La fine di un amore_1962_porcellana_bronzo_cm 38x90x63
Alik Cavaliere_G.B. La fine di un amore_1962_porcellana_bronzo_cm 38x90x63

Le opere esposte a Palazzo Reale mettono in luce le diverse fasi e tematiche dell’artista, dalle monumentali Metamorfosi dei tardi anni Cinquanta all’innovativo personaggio Gustavo B dei primi anni Sessanta, protagonista di un racconto composito sulle tante esperienze dell’uomo del tempo. Emergono inoltre capolavori di straordinaria suggestione come Quae moveant animum res e il famoso Monumento alla mela, entrambi realizzati nel 1963 come omaggio a Magritte. Omaggio che mette in luce il rapporto tra la mente umana e la natura, entrambe fonti di creazione continua, punti di partenza e d’arrivo di un ciclo infinito di nascita e morte.

La mostra si sofferma inoltre su un altro tema ricorrente nella poetica dell’artista, la gabbia, quale simbolo dei limiti e delle costrizioni che incombono sull’uomo. Una condizione ben rappresentata nei numerosi lavori dal titolo W la libertà in cui gli elementi naturali, imprigionati all’interno di rigide forme geometriche, tentano invano di evadere. Secondo l’artista la gabbia trasmette un senso di oppressione totale, imprigionando anche ricordi, memorie e natura. Una natura fiorente solo al di fuori dal perimetro della gabbia stessa. Il percorso si conclude con l’irripetibile installazione della Grande Dafne (1991). L’opera, riprendendo il mito di Apollo e Dafne narrato nelle Metamorfosi di Ovidio, ritrae la figura femminile avvolta da un intrico di rami e allude al legame simbiotico tra l’uomo e il mondo naturale.

Nell’arte di Alik Cavaliere le domande esistenziali si mescolano al gioco dada, la precisione della forma di ascendenza surrealista si alterna alla libertà della materia di derivazione informale, il senso artigianale della scultura convive con l’operazione concettuale, generando opere tra le più singolari e meno inquadrabili del nostro panorama espressivo.

Alik Cavaliere_Albero per Adriana_1970_bronzo_cm 195x87x67
Alik Cavaliere_Albero per Adriana. 1970. bronzo. cm 195x87x67. Palazzo Reale.
Alik Cavaliere Giochi Proibiti, 1958-59 cemento, cm 202x76x110 - Palazzo Reale
Alik Cavaliere. Giochi Proibiti, 1958-59. cemento, cm 202x76x110. Palazzo Reale

 

Informazioni utili

La mostra si inserisce nel percorso con il quale Palazzo Reale, per il terzo anno consecutivo, esplora nella programmazione estiva l’arte contemporanea, rafforzando quest’anno la proposta con la collaborazione del Museo del Novecento e presentando così alla città quattro artisti per raccontare la creatività dei nostri tempi: Agostino Bonalumi, Alik Cavaliere e Pino Pinelli a Palazzo Reale, Agostino Ferrari al Museo del Novecento.

Alik Cavaliere. L’universo verde, a cura di Elena Pontiggia.

27 giugno – 9 settembre 2018.

Palazzo Reale, Milano. www.palazzorealemilano.it

La mostra si estende a:

Museo del Novecento – www.museodelnovecento.org

Palazzo Litta – www.palazzolittacultura.org

Gallerie d’Italia – Piazza Scala – www.gallerieditalia.com

Università Bocconi – www.unibocconi.it

Centro Artistico Alik Cavaliere – www.alikcavaliere.it

 

Alik Cavaliere. La forza della natura scolpita a Palazzo Reale, a Milano

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