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32° Festival MIX Milano: cinema e inclusione. I vincitori

Filippo Timi in una scena di Favola MIX Festival Filippo Timi in una scena di Favola
Freak Show, Trudie Styler Milano MIX FESTIVAL
Freak Show, Trudie Styler

32° Festival MIX Milano: cinema e inclusione. Tutti i vincitori

Venus di Eisha Marjara è il film vincitore della 32° edizione di Festival MIX Milano di Cinema Gaylesbico e Queer Culture. Si è conclusa domenica 24 giugno al Teatro Strehler di Milano la 32a edizione di Festival MIX Milano di Cinema Gaylesbico e Queer Culture con le ultime proiezioni seguite dalla cerimonia di premiazione durante la quale la Direzione artistica e le giurie hanno annunciato i vincitori delle tre sezioni competitive: Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi.

Come ogni anno il MIX Festival ha animato la città con proiezioni, musica e aperitivi rendendo per un weekend il Piccolo Teatro Strehler un punto di ritrovo mondano oltre che culturale. More Love, come sempre, è stato lo slogan che ha accompagnato la manifestazione.
La realtà del MIX nonostante la sua lunga storia è quella di un festival che ogni anno deve lottare per esistere, ma il pubblico milanese gli reste fedele anno dopo anno. Quest’anno, in particolare, si è contraddistinto per una programmazione di ottima qualità.

Filippo Timi in una scena di Favola MIX Festival
Filippo Timi in una scena di Favola

Fuori concorso è stato presentato, in apertura, Favola, film tratto dall’omonimo spettacolo teatrale di Filippo Timi. Il film, diretto da Sebastiano Mauri e con Timi come assoluto protagonista e mattatore, esce in sala solo dal 25 al 27 giugno. La pellicola mantiene lo stile dissacrante del lavoro teatrale portando sul grande schermo una commedia folle e surreale sul tema dell’identità di genere.

Bellissimo nonostante non abbia ricevuto alcun premio Marilyn. Il film,  debutto alla regia di Martín Rodríguez Redondo, è stato presentato all’ultima edizione del Festival di Berlino nella sezione Panorama e si ispira a una drammatica vicenda realmente accaduta.  Walter Rodríguez, il giovanissimo attore protagonista (classe 1998), dimostra una sicurezza e un talento che fanno ben sperare. La storia è quella di Marcos, ragazzino che vive assieme alla famiglia in un ranch di campagna, l’improvvisa morte del padre lo obbliga a assumersi le sue responsabilità nel lavoro dei campi tra l’astio dei famigliari e della gente del villaggio. Soprannominato Marilyn (come il titolo di una canzone su cui si scatena in abiti femminili durante una festa) dai suoi coetanei, Marcos aspetta solo il carnevale per essere sé stesso, attraverso il travestimento e la danza. Un film asciutto, sobrio e doloroso.

Venus, Martín Rodríguez Redondo MIX FESTIVAL Milano
Venus, Martín Rodríguez Redondo

Da segnalare anche Un Couteau Dans Le Coeur di Yann Gonzalez, presentato in concorso all’ultima edizione del Festival di Cannes.  Nella Parigi di fine anni ’70, un giovane attore porno viene ammazzato da un killer mascherato. Un film che gioca con generi cinematografici e atmosfere retrò: un thriller erotico, sadico e macabro. Impossibile non pensare a Brian de Palma, Dario Argento e Mario Bava, ma soprattutto a Pedro Almodovar, per il lavoro di rielaborazione dei topoi del cinema classico e di genere. Protagonista indiscussa Vanessa Paradis, con lei nel cast anche Kate Moran e Nicolas Maury.

M/M, Drew Lint MIX Festival Milano
M/M, Drew Lint

Interessante il debutto del giovanissimo Drew Lint: M/M. Un film dall’estetica molto tumblr, che riflette sulla natura del narcisismo e dell’identità. Un film sensuale e disturbante, onirico. Nel solco dell’estetica digitale si rincorrono echi che sembrano arrivare dalle parti di Partner di Bertolucci.

Ha chiuso questa edizione Freak Show, debutto alla regia di Trudie Styler, produttrice di lungo corso (e, per i più attenti al gossip, moglie di Sting). Protagonista della film è Alex Lawther (The End of the F***ing World, Black Mirror, The Imitation Game) nei panni di Billy Bloom che abbandonato dall’amata madre (Bette Midler!) si deve trasferire con il padre. Nuova città, nuova scuola e tanto bullismo a cui sopravvivere. Ma Billy Bloom ha una missione: essere sé stesso ed essere assolutamente favoloso, alla faccia delle etichette, dei bigotti, del dolore (tanto) e della gente, sempre così terribilmente noiosa. Un coming of age brillante e commovente. Il Billy Bloom a cui Alex Lawther ha dato vita è un personaggio destinato a rimanere a lungo nei cuori di quegli spettatori che hanno avuto la fortuna di incontrarlo sul grande schermo. Nel cast anche Laverne Cox (Orange is the new black).

Venus, Eisha Marjara MIX FESETIVAL Milano
Venus, Eisha Marjara

Di seguito tutti i vincitori.

Concorso Lungometraggi

La Giuria del 32° Festival MIX Milano – Concorso Lungometraggi, composta da Barbara Sorrentini, Federico Boni, Maria Laura Ramello, Benedetta Barzini e Monica Romano, assegna il premio:

Miglior Lungometraggio a: Venus di Eisha Marjara / Canada 2017 / 95′

Con la seguente motivazione: Un film capace di trattare con ironia e semplicità le tematiche relative all’identità di genere, alla genitorialità e all’autodeterminazione. Che è riuscito a narrare in modo brillante realtà troppo spesso relegate al dramma, qui invece trasformate in messaggio di speranza.

Concorso Documentari

La Giuria del 32° Festival MIX Milano – Concorso Documentari, composta da Marina Spada, Alessandro Uccelli e Mattia Colombo assegna i premi:

Miglior Documentario a: Mr Gay Syria di Ayşe Toprak / Turchia, Francia, Germania 2017 / 84′

Con la seguente motivazione: Per aver raccontato, con grande capacità filmica e sensibilità, la vita e le difficoltà di chi è costretto a vivere la doppia esclusione di clandestino fra i clandestini, ma non smette di sperare in un domani di rispetto e uguaglianza.

Menzione speciale a: Bixa Travesty di Claudia Priscilla & Kiko Goifman / Brasile 2018 / 75′

Con la seguente motivazione: Per aver raccontato il corpo come territorio di scontro/incontro di linguaggi e lessico, ridefinendo l’identità nella sua complessità.

Concorso Cortometraggi

La Giuria del 32° Festival MIX Milano – Concorso Cortometraggi, composta da un gruppo di giovani coordinati dal tavolo formazione del Milano Film Network, assegna i premi:

Miglior Cortometraggio a: Marguerite di Marianne Farley / Canada 2017 / 19’

Con la seguente motivazione: Per l’originalità del tema trattato che ci ha fatto riflettere su una realtà troppo poco presa in considerazione, ovvero il tema dell’ageing, la sessualità e l’affettività vissuta dalle persone anziane, legata al confronto generazionale tra due donne lesbiche; confronto che ha messo in evidenza i passi avanti che ha fatto la comunità LGBT+ in un lasso temporale davvero breve.

Menzione speciale a: Calamity di Séverine De Streyker & Maxime Feyers / Canada 2016 / 22’

Con la seguente motivazione: Per la visibilità del tema nei confronti di una realtà che non è ancora adeguatamente rappresentata nella nostra società: la transessualità.

Premio MIX LaF al Miglior Documentario a: The Passionate Pursuits of Angela Bowen di Jennifer Abod / USA 2016 / 73′

Con la seguente motivazione: Per la capacità di raccontare la complessità di una donna apparentemente semplice. Attraverso le parole di chi l’ha conosciuta, Angela Bowen, danzatrice, insegnante, madre, attivista omosessuale, brilla per il suo grande entusiasmo, passione e tenacia, sul palcoscenico come nella lotta per i diritti propri e altrui.

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