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Dai nomi storici del Design ai vetri di Murano. In asta da Il Ponte

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SFOGLIA IL CATALOGO 

Autori storici noti e apprezzati dal mercato affiancati da arredi e opere inedite: ecco il catalogo dell’asta milanese de Il Ponte di Arti Decorative del ‘900 e Design (19 e 20 giugno)

Si segnala la presenza di un’ampia raccolta di vetri di Murano con alcuni pezzi inediti. Spicca su tutti, per preziosità e rarità, Connubio in ferro e vetro realizzato dal maestro veneziano del ferro Umberto Bellotto, eseguito dalla Vetreria Artistica Barovier ed esposto alla I Biennale di Arti Decorative di Monza del 1923. Il lotto stima 40-50 mila euro.

UMBERTO BELLOTTO  ( Venezia  1882  -  Venezia   1940 ) "Connubio ferro e vetro" Vaso ovoidale a sezione schiacciata in vetro soffiato incolore con decoro sul fronte a canne e a murrine nei colori blu, celeste, giallo, rosso, verde, avventurina e con due profili di gondola in vetro ametista scuro. Orlo prominente in vetro nero. Montatura fitomorfa in ferro battuto con base a calotta lavorata a sbalzo. Esecuzione Vetreria Artistica Barovier, Murano, 1923ca. Si tratta di un "connubio" esposto alla I mostra internazionale delle arti decorative di Monza, 1923, di cui è noto un altro esemplare con piccole varianti. (vaso h cm 33; h tot cm 78) (lievi difetti) Valutazione 40.000 - 50.000€
UMBERTO BELLOTTO
(Venezia 1882 – Venezia 1940)
“Connubio ferro e vetro” Vaso ovoidale a sezione schiacciata in vetro soffiato incolore con decoro sul fronte a canne e a murrine nei colori blu, celeste, giallo, rosso, verde, avventurina e con due profili di gondola in vetro ametista scuro. Orlo prominente in vetro nero. Montatura fitomorfa in ferro battuto con base a calotta lavorata a sbalzo. Esecuzione Vetreria Artistica Barovier, Murano, 1923ca. Si tratta di un “connubio” esposto alla I mostra internazionale delle arti decorative di Monza, 1923, di cui è noto un altro esemplare con piccole varianti. (vaso h cm 33; h tot cm 78) (lievi difetti)
Valutazione 40.000 – 50.000€

Un  vaso bulbiforme di Carlo Scarpa realizzato dalla vetreria MVM Cappellin, presenta rari decori a palmette applicati su materia vitrea blu ed è presentato a 10-15 mila euro. Alcuni vetri della serie Corrosi e Pulegosi e due vasi Alba e Laguna di Tomaso Buzzi esemplificano la produzione Venini degli anni ’20 e ’30, esemplari di Vittorio Zecchin e Napoleone Martinuzzi e due grandi vasi a murrine della vetreria Artisti Barovier completano la sezione.   Tra gli altri lotti si segnalano alcuni rari vetri della serie Corrosi e Pulegosi, due vasi Alba e Laguna di Tomaso Buzzi, e due grandi vasi a murrine della vetreria F.lli Toso e Artisti Barovier.

CARLO SCARPA  (  Venezia  1906  -  Sendai   1978  )  Vaso bulbiforme in pasta vitrea blu con decoro a tre palmette in pasta vitrea rossa, rifinito da foglia d'argento applicata sulla superficie esterna. Manifattura MVM Cappellin & C. Murano, 1929. Disegno n. 5962 del catalogo Cappellin. Firmato all'acido sotto la base "MVM Cappellin Murano". (h cm 19)  Provenienza Collezione privata, Milano  Bibliografia per esemplari simili: M. Barovier, Carlo Scarpa. I vetri di un architetto, Skira, Milano 1997, pp. 70-71, 192, 225, 227  In asta: 19 Giugno 2018 ore 15:30 Valutazione 10.000 - 15.000€
CARLO SCARPA
(Venezia 1906 – Sendai 1978)
Vaso bulbiforme in pasta vitrea blu con decoro a tre palmette in pasta vitrea rossa, rifinito da foglia d’argento applicata sulla superficie esterna. Manifattura MVM Cappellin & C. Murano, 1929. Disegno n. 5962 del catalogo Cappellin. Firmato all’acido sotto la base “MVM Cappellin Murano”. (h cm 19) Provenienza Collezione privata, Milano Bibliografia per esemplari simili: M. Barovier, Carlo Scarpa. I vetri di un architetto, Skira, Milano 1997, pp. 70-71, 192, 225, 227
In asta: 19 Giugno 2018 ore 15:30
Valutazione 10.000 – 15.000€

Un gruppo di vetrate artistiche realizzate su cartoni dagli artisti Ezio Giovannozzi, Tomaso Buzzi, Salvatore Saponaro, Libero Andreotti, tre delle quali furono eseguite da Pietro Chiesa a Milano, delle quali si segnala Le Nuvole facente parte di un grande pannello esposto alla Biennale di Venezia del 1926 e alla Biennale di Monza del 1927 (1.500 – 2.000 €).

In catalogo anche una selezione di fantasiosi arredi degli anni ’20 di Piero Portaluppi che, allora direttore artistico della Società Ceramica Italiana di Laveno, realizzò architetture e arredi sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Il gusto barocchetto si unisce alla sensibilità ironica dell’architetto, precorrendo alcuni stilemi del déco internazionale. Tra gli altri: Melchiorre Bega con gli arredi disegnati per la villa di un’importante famiglia della borghesia lombarda. Di Mario Sironi sarà presentato per la prima volta in asta uno fra i rarissimi arredi disegnati dal grande pittore del Novecento Italiano: lo stipo bar in legno di noce, decorato con motivi a rilievo dipinti in policromia, realizzato nel 1936 è accompagnato da una dichiarazione di autenticità e provenienza di Agnoldomenico Pica, architetto, saggista e critico d’arte legato a Sironi da un personale legame di amicizia.

PIERO PORTALUPPI  (  Milano  1888  -  Milano   1967  )  Credenza a due ante centrali impiallacciate in radica a macchia aperta, quattro vetrine laterali separate da piani a giorno e colonnette in fusione di bronzo, alzata a specchio con cornice in legno argentato dalla caratteristica linea spezzata, braccetti portalampade in fusione di alpacca ad andamento mistilineo. Struttura in legno massello, bordature e antine in mogano, base in legno ebanizzato. Milano, 1926-1929. (cm 207x110x57) (lievi difetti)  Provenienza Collezione privata, Milano  Certificazione di autenticità n. 180516_RP000_01 della Fondazione Piero Portaluppi di Milano  In asta: 19 Giugno 2018 ore 15:30 Valutazione 3.800 - 4.500€
PIERO PORTALUPPI
( Milano 1888 – Milano 1967 )
Credenza a due ante centrali impiallacciate in radica a macchia aperta, quattro vetrine laterali separate da piani a giorno e colonnette in fusione di bronzo, alzata a specchio con cornice in legno argentato dalla caratteristica linea spezzata, braccetti portalampade in fusione di alpacca ad andamento mistilineo. Struttura in legno massello, bordature e antine in mogano, base in legno ebanizzato. Milano, 1926-1929. (cm 207x110x57) (lievi difetti) Provenienza Collezione privata, Milano Certificazione di autenticità n. 180516_RP000_01 della Fondazione Piero Portaluppi di Milano
In asta: 19 Giugno 2018 ore 15:30
Valutazione 3.800 – 4.500€

Dalla residenza di Guido Donegani a Moltrasio, dove l’industriale, presidente della Montecatini e direttore della Banca Commerciale Italiana, ospitò lo statista inglese Winston Churchill, provengono alcuni preziosi arredi commissionati tra il 1926 e il 1931 e attribuiti all’atelier di Jacques- Émile Ruhlmann.

Di Ico Parisi saranno proposte due sedute modello “839” prodotte da Cassina a partire dal 1955 e di Ignazio Gardella due celebri poltrone “Digamma” complete di poggiapiedi, prodotte da Gavina a partire dal 1957. Di Max Ingrand saranno proposti un monumentale lampadario “modello 2196” realizzato da Fontana Arte, costituito da due dischi accoppiati in vetro corroso e valve in cristallo curvo molato grigio e uno “modello 2338” a gocce, entrambi provenienti da un appartamento milanese progettato dagli architetti Adriano Colombo, Pietro Galli e Vittorio Tavecchia e pubblicato sulla “Rivista dell’arredamento” del giugno 1966. Dalla stessa dimora anche una scrivania con due cassettiere di Franco Albini, sedie di Ico Parisi, lampade di Stilnovo e Fontana Arte.

IGNAZIO GARDELLA  (  Milano  1905  -  Oleggio   1999  )  Coppia di poltrone con poggiapiedi modello "Digamma". Produzione Gavina, San Lazzaro di Savena, 1957. Struttura metallica in acciaio smaltato, finiture in ottone, imbottitura in gommapiuma, rivestimento in velluto grigio. (poltrone: cm 70x85x90; poggiapiedi: cm 58x40x58) (difetti e restauri)  Bibliografia G. Gramigna, Repertorio del design italiano 1950-2000 per l'arredamento domestico, Allemandi, Torino 2011, p. 50; G. Gramigna, Le fabbriche del design. I produttori dell'arredamento domestico in Italia, Allemandi, Torino 2007, p. 130; V. Vercelloni, L'avventura del design: Gavina, Jaka Book, Milano 1987, fig. 7  In asta: 19 Giugno 2018 ore 15:30 Valutazione 14.000 - 16.000€
IGNAZIO GARDELLA
( Milano 1905 – Oleggio 1999 )
Coppia di poltrone con poggiapiedi modello “Digamma”. Produzione Gavina, San Lazzaro di Savena, 1957. Struttura metallica in acciaio smaltato, finiture in ottone, imbottitura in gommapiuma, rivestimento in velluto grigio. (poltrone: cm 70x85x90; poggiapiedi: cm 58x40x58) (difetti e restauri) Bibliografia G. Gramigna, Repertorio del design italiano 1950-2000 per l’arredamento domestico, Allemandi, Torino 2011, p. 50; G. Gramigna, Le fabbriche del design. I produttori dell’arredamento domestico in Italia, Allemandi, Torino 2007, p. 130; V. Vercelloni, L’avventura del design: Gavina, Jaka Book, Milano 1987, fig. 7
In asta: 19 Giugno 2018 ore 15:30
Valutazione 14.000 – 16.000€

Si segnalano, infine, un’inedita maquette del progetto di Aldo Rossi per il Centro Congressi del Comune di Milano del 1991, e una collezione di oggetti e arredi déco provenienti da due diversi appartamenti italiani.

 

Asta 19-20 giugno 2018

Esposizione:
15, 16, 17 giugno 2018
(10/13 – 14.00/18.00)

Sede: Via Pitteri 10, Milano

www.ponteonline.com

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