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Biennale Architettura 2018. La dimensione della cittadinanza: gli USA e Venezia

Cosmorama by Design Earth at the 2018 U.S. Pavilion. Photo © Tom Harris. Courtesy of the School of the Art Institute of Chicago and the Universi Cosmorama by Design Earth at the 2018 U.S. Pavilion. Photo © Tom Harris. Courtesy of the School of the Art Institute of Chicago and the Universi
Cosmorama by Design Earth at the 2018 U.S. Pavilion. Photo © Tom Harris. Courtesy of the School of the Art Institute of Chicago and the Universi
Cosmorama by Design Earth at the 2018 U.S. Pavilion. Photo © Tom Harris. Courtesy of the School of the Art Institute of Chicago and the Universi

Fra i concetti di cittadinanza, ecologia, democrazia, la presenza degli USA alla Biennale Architettura riflette sulla diversa natura dello spazio e le sue possibilità di fruizione etica. Padiglione USA, Giardini, fino al 25 novembre 2018. dimensionsofcitizenship.org

Venezia. Il cittadino, in quanto titolare di diritti e doveri, è la pietra fondante del sistema democratico, e l’architettura deve essere pensata per individui che sono cittadini, e per questa ragione il Padiglione riflette sui soggetti che occupano gli spazi architettonici, così come quegli spazi etici, civili, e tecnologici, che nel tempo si sono venuti a creare all’interno della società. I curatori hanno creata una sinergia fra l’architettura e lo spazio, ampliando al massimo l’ottica suggerita dal titolo di questa Biennale: FREESPACE. L’idea di spazio libero rimanda a quella di individuo libero, che appunto nella democrazia trova la sua massima espressione e compiutezza. Promulgando buone leggi e perseguendo l’uguaglianza dei diritti dei cittadini, anche la sfera politica contribuisce a costruire i vari spazi istituzionali all’interno dei quali il cittadino si muove consapevole dei propri diritti.

Transit Screening Lounge at the 2018 U.S. Pavilion. Photo © Tom Harris. Courtesy of the School of the Art Institute of Chicago and the Universit
Transit Screening Lounge at the 2018 U.S. Pavilion. Photo © Tom Harris. Courtesy of the School of the Art Institute of Chicago and the Universit

Una democrazia, quella americana, che come osservò Tocqueville ha la sua forza nel fatto di essersi formata a partire da comunità libere e diverse (per usi, costumi e credenze religiose), e che trova il suo principi fondante nell’uguaglianza sociale di ogni individuo all’interno della vita pubblica, a prescindere dalle differenze di ceto, culturali, e di credo religioso; questo è il principio che negli Stati Uniti fa di ogni individuo un cittadino, il quale a sua volta esercita attivamente il suo ruolo con il diritto di voto e la libertà d’opinione. Tuttavia, la democrazia è continuamente in discussione, messa alla prova da una società dinamica, controversa, all’interno della quale si confrontano e si scontrano interessi non sempre etici, e modi di agire conflittuali. Negli ultimissimi tempi gli Stati Uniti sono scossi da un accesso dibattito su questioni inerenti all’inclusione sociale e all’uguaglianza di genere, fra la minacciata stretta all’immigrazione annunciata dall’Amministrazione Trump, allo scandalo Weinstein, che ha sconvolto il mondo del cinema, arrivando fino a quello dello sport. Situazioni, metaforici “spazi sociali” che confermano quanto affermava Isaiah Berlin, ovvero che la libertà in sé non esiste, ma appare per contrasto solo dove venga negata. Nel progetto dei curatori Niall Atkinson, Ann Lui, e Mimi Zeiger, il Padiglione statunitense propone una riflessione di carattere civico, suddiviso in sette sezioni che corrispondono ad altrettanti livelli di cittadinanza, a ognuno dei quali corrisponde una determinato spazio, sia architettonico sia metaforico.

MANY by Keller Easterling with MANY at the 2018 U.S. Pavilion. Photo © Tom Harris. Courtesy of the School of the Art Institute of Chicago and th
MANY by Keller Easterling with MANY at the 2018 U.S. Pavilion. Photo © Tom Harris. Courtesy of the School of the Art Institute of Chicago and th

A partire dal livello del cittadino, la ricerca dei curatori si sviluppa fino al cosmo infinito, passando per la dimensione città, la regione, la Nazione, il mondo intero, senza dimenticare la rete del web, ormai divenuta un luogo a tutti gli effetti, anche se virtuale.

Spazio inteso non necessariamente come luogo fisico, ma d’interazione fra individui, di scambio e circolazione di opinioni, di applicazione di politiche di vario genere. Sempre più gli spazi si compenetrano, cadono i confini, anche in conseguenza della globalizzazione, e le problematiche che li interessano sembrano moltiplicarsi. In quest’ottica, l’idea del freespace è interpretata nel senso più ampio possibile, ma questa prospettiva, se da un lato allarga lo spettro dell’indagine, dall’altro fa perdere coerenza al Padiglione, che si sfrangia in tanti spunti anche interessanti, ma non esattamente inerenti all’architettura, e la stessa idea di spazio civile perde i suoi connotati. Sicuramente interessante il progetto per la salvaguardia dell’ambiente paludoso della laguna veneta, relativamente all’analisi dello spazio regionale, ma non in dialogo con l’architettura. Una carenza che si è vista però anche in altri Padiglioni o in alcune sezioni della mostra internazionale.

Stone Stories by Studio Gang at the 2018 U.S. Pavilion. Photo © Tom Harris. Courtesy of the School of the Art Institute of Chicago and the Unive
Stone Stories by Studio Gang at the 2018 U.S. Pavilion. Photo © Tom Harris. Courtesy of the School of the Art Institute of Chicago and the Unive

Il Padiglione USA procede per simboli, concetti, esperienze, dai diritti umani alla parità di genere, dall’ecologia all’esplorazione del cosmo; in maniera artistica, filosofica, concettuale, propone alcune modalità per vivere le varie dimensioni dello spazio, e per questa ragione, probabilmente, il Padiglione funziona più come esempio di riflessione civile attraverso l’arte contemporanea, che non come luogo deputato alla discussione sull’architettura. Leggermente fuori fuoco, ma comunque non inutile per le riflessioni che innesca nel pubblico.

Ecological Citizens by SCAPE at the 2018 U.S. Pavilion. Photo © Tom Harris. Courtesy of the School of the Art Institute of Chicago and the Unive
Ecological Citizens by SCAPE at the 2018 U.S. Pavilion. Photo © Tom Harris. Courtesy of the School of the Art Institute of Chicago and the Unive

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