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Building Invisible Cities: le sculture di Isabella Angelantoni Geiger a Milano

Isabella Angelantoni Geiger Isabella Angelantoni Geiger, Cage#3, 2016 – Ferro, filo di cotone, carta, acrilico – 57x64x13cm – Courtesy 29 ARTS IN PROGRESS gallery
Isabella Angelantoni Geiger
Isabella Angelantoni Geiger, Cage#3, 2016 – Ferro, filo di cotone, carta, acrilico – 57x64x13cm – Courtesy 29 ARTS IN PROGRESS gallery

In mostra alla 29 ARTS IN PROGRESS gallery di Milano Isabella Angelantoni Geiger con “Building Invisible Cities”. Fino al 26 maggio 2018.

Con le sue sculture in fil di ferro (filo di cotone, carta e acrilico) Isabella Angelantoni Geiger accende i riflettori sul rapporto tra pieno e vuoto donando a questa indagine nuove vibrazioni. In mostra sono presenti venti opere scultoree dell’artista milanese -la maggior parte delle quali inedite- che sintetizzano l’intensità della poetica dell’artista. Si tratta di sculture aperte, libere e dinamiche che non possiedono un centro e si sviluppano seguendo diverse direttrici spaziali: come un disegno su una superficie bianca si distribuiscono lungo le pareti fino a galleggiare nell’aria.

Isabella Angelantoni Geiger
Isabella Angelantoni Geiger, Big Zenobia – Detail

Le opere realizzate dall’artista -che indagano i significati dell’“agire urbano”- si inseriscono perfettamente nel contesto della scultura contemporanea che non individua più -come in passato- una categoria di opere omogenee tra loro. Nel contesto contemporaneo, infatti, si passa dalle sculture viventi della Pane alle sculture vegetali di Mauri, solo per citarne alcune. Le “piccole utopie” sospese nello spazio realizzate da Isabella Angelantoni Geiger nascono -ancora una volta- dalla lettura del libro Le città invisibili di Calvino e dalla perfetta integrazione di tre elementi essenziali per l’artista: Spazio, tempo e architettura.

“La scultura anti-edipica di Isabella Angelantoni Geiger” – scrive Gianluca Ranzi – “non è più coesiva secondo i valori della massa (per addizione o sottrazione), ma è invece corsiva secondo le modalità di un disegno fattosi tridimensionale, uno scarabocchio nell’aria fluido ed emotivo, proprio come certi disegni di Erich Mendelsohn sanno magistralmente e magicamente esserlo.”

La complessità del reale che da sempre si nasconde dietro la banalità del caso viene così penetrata dalla semplicità dello sguardo e dalla sensibilità della mano dell’artista. Ciò che viene presentato è un nuovo disegno del caos in cui Isabella Angelantoni Geiger ci fa da guida attraverso la nuova e precaria armonia del mondo. In definitiva, nelle sculture della giovane artista milanese, quello che prende corpo non è tanto una struttura piena dotata di una sua propria manifestazione plastica, quanto una visione di un nuovo e originale orizzonte immaginario.

Isabella Angelantoni Geiger
Isabella Angelantoni Geiger, City of light, 2017 – Ferro, filo di cotone, carta, acrilico – 145x102x19 cm – Courtesy 29 ARTS IN PROGRESS gallery
Isabella Angelantoni Geiger
Isabella Angelantoni Geiger, City#43, 2015 – Ferro, filo di cotone, carta, acrilico – 75x68x66cm – Courtesy 29 ARTS IN PROGRESS gallery
Isabella Angelantoni Geiger
Isabella Angelantoni Geiger, Duomo, 2016 – Ferro, filo di cotone, carta, acrilico – 63x45x63mc – Courtesy 29 ARTS IN PROGRESS gallery

Informazioni utili

Isabella Angelantoni Geiger – BUILDING INVISIBLE CITIES

29 ARTS IN PROGRESS gallery, Via San Vittore 13, Milano

Dal 27 aprile al 26 maggio 2018

Curata da Gianluca Ranzi

Orari: martedì-sabato, 11.00-19.00

Ingresso libero

Tel. 02 94387188; 392 1002348

info@29artsinprogress.com

www.29artsinprogress.com

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