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Ci compriamo un Picasso? Basta “dividerlo” in 40mila pezzetti

Un Particolare di Buste de mousquetaire di Pablo Picasso Un Particolare di Buste de mousquetaire di Pablo Picasso
Un Particolare di Buste de mousquetaire di Pablo Picasso
Un Particolare di Buste de mousquetaire di Pablo Picasso

In soli 3 giorni 25mila compratori si sono aggiudicati Buste de mousquetaire di Pablo Picasso, dipinto del 1968 messo in vendita online dal sito di vendite svizzero QoQa

Come fare in tempi di crisi a trovare 2 milioni di franchi – più di un milione e mezzo di euro – per “salvare” un’importante opera d’arte dal mercato e renderla disponibile per l’ammirazione pubblica? Ci pensa l’era social, che se a livello di comunicazione si esprime nei notissimi network sempre al centro dell’attenzione, riesce a mobilitare le persone anche per obbiettivi etici collettivi. Si chiama crowdfunfing, o finanziamento dal basso: ed è quello che è sceso in campo per acquistare un dipinto di Pablo Picasso messo in vendita – online, of course – dal sito di vendite svizzero QoQa. 40mila quote da 50 franchi ciascuna, che il soli 3 giorni sono andate a ruba trovando la bellezza di 25mila compratori, trasformatisi in collezionisti di primissimo livello.

"Buste de mousquetaire" di Pablo Picasso
“Buste de mousquetaire” di Pablo Picasso

Tutto ha inizio a dicembre scorso, quando sul portale appare l’annuncio della vendita di Buste de mousquetaire, opera di 58 per 25 centimetri dipinta dal genio andaluso nel 1968. Ed è direttamente QoQa a pensare di dividere la cifra stabilita in 40mila quote, per renderle accessibili ad un pubblico più largo possibile. Detto, fatto: in 3 giorni circa 25mila acquirenti si contendono i “pezzetti” di tela, divenendo comproprietari dell’opera di uno dei più grandi geni della storia dell’arte con i soldi che avrebbero speso per una pizza. E fra le clausole dell’inedita transazione c’era quella che stabilisce che saranno ora gli stessi proprietari a decidere cosa fare della tela: che avrà la sua prima uscita pubblica al Mamco, il Museo d’arte moderna e contemporanea di Ginevra, che la ospiterà da aprile fino a ottobre. Con una particolarità: uno spazio interattivo che consentirà ai proprietari di connettersi ai visitatori.

https://www.qoqa.ch/fr

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