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Vivian Maier: la magnifica ossessione per la fotografia, a Bologna

vivian maier mostra
VIVIAN MAIER SELFPORTRAIT UNDATED PALAZZO PALLAVICINI BOLOGNA copyright Vivian Maier Maloof Collection Courtesy Howard Greendberg Gallery New York

Fino al prossimo 27 maggio 2018 a Palazzo Pallavicini di Bologna la mostra dedicata agli scatti di Vivian Maier.

E’ giunta a Bologna negli splendidi saloni di Palazzo Pallavicini una bella mostra di fotografie, tutte molto intriganti, che ci porta negli Stati Uniti (New York e Chicago) degli anni ’50 e ‘60. La qualità fotografica balza agli occhi, ma ancor più coinvolgente è lo sguardo speciale focalizzato sul particolare, sul dettaglio che qui diventa essenziale. Con una predilezione anticipatrice dello stile della Pop Art americana vediamo foto di scarpe, di vetrine di negozi, di insegne luminose, di grandi scritte pubblicitarie, di pezzi di marciapiedi, di geometrie create dalle ombre sui muri, di accumuli di vari oggetti come giornali, scatole, legnami.

Vengono chiamate “fotografie di strada”, afferrano la quotidianità reale, non sono panoramiche, hanno poca profondità, ma catturano con forza un istante della vita metropolitana capace di darci un ritratto pungente e sfaccettato di un’epoca e di un’umanità. I personaggi, perché ogni foto suggerisce una storia da cui si potrebbe trarre un film (americano ovviamente), sono per lo più colti di spalle o di profilo e spesso dal basso, come se fossero state scattate all’insaputa del soggetto, del quale riescono a cogliere una naturalezza ben lontana dalla posa consapevole.

Vivian Maier mostra
VIVIAN MAIER SELFPORTRAIT UNDATED PALAZZO PALLAVICINI BOLOGNA

La strada è un palcoscenico, e per la strada scende tutta la società: tanti bambini urlanti e assorti nei loro giochi, i genitori affaccendati, giovanotti e signorine, adulti seri e curiosi, anziani stanchi, barboni emarginati e soli, operai al lavoro, casalinghe e commesse indaffarate, passanti che osservano la città di cui sono parte, elegantissime signore e sprezzanti anziane impellicciate, coppie di amanti discreti, amici che ridono e se la spassano.

E poi a volte compare un’ombra, una silhouette con un inseparabile cappello floscio, e spesso appare riflesso in uno specchietto, in una vetrina, in un pomo di ottone lucidissimo una figura che sta scattando la foto con una rolleiflex al collo. Non sono casuali queste apparizioni, ma anzi ricercate e ci rimandano ai camei che Alfred Hitchcock amava fare come sigla dei suoi film. E’ la firma dell’autrice, una traccia di se’ nelle sue immagini, di lei che non ha mai reso pubbliche le sue foto.

Mostra Vivian Maier
Mostra Vivian Maier

Stiamo ammirando gli scatti di Vivian Maier, fotografa di grande talento e protagonista di una vicenda quasi romanzesca che inizia nel 2007 quando a Chicago un giovane storico locale, John Maloof, acquista in blocco un box-deposito messo all’asta, espropriato ad una anziana che aveva smesso di pagare l’affitto. Vi trova ogni genere di cianfrusaglie, perfino assegni di rimborso delle tasse mai riscossi, e una cassa con centinaia di rullini e di negativi ancora da sviluppare. Stampate le prime foto appare subito la straordinarietà delle immagini.

Vivian Maier mostra
VIVIAN MAIER NEW YORK 1953 – PALAZZO PALLAVICINI, BOLOGNA – copyright Vivian Maier Maloof Collection Courtesy Howard Greendberg Gallery New York

Le divulga su Flickr e si crea immediatamente un caso mondiale e virale. Maloof indaga sull’autrice delle fotografie e viene a sapere che, non avendo una famiglia sua, Vivian Maier aveva lavorato tutta la vita presso altre famiglie come bambinaia a New York ma soprattutto a Chicago.

Aveva il dono dell’osservazione, ravvicinata e partecipe, che esprime nelle sue inquadrature. Quando si trasferì nel 1987 presso una nuova famiglia portò con se’ 200 casse di cartone, il suo archivio di rullini ancora da sviluppare. Infatti non è la stampa fotografica che le interessa, ma il gesto del fotografare, lo scattare tante più immagini possibili conservandole senza mostrarle a nessuno, senza condividerle o utilizzarle per comunicare con gli altri. Nell’ossessione solitaria ricerca e realizza se stessa.

Ebbe una vecchiaia molto triste e povera, come le vecchie stravaganti che tante volte aveva fotografato, e sul finire del 2008 battè la testa cadendo sul ghiaccio e morì nell’aprile del 2009, senza che Maloof riuscisse a trovarla.

Mostra Vivian Maier
Mostra Vivian Maier
Vivian Maier mostra bologna
VIVIAN MAIER UNTITLED 1953 – PALAZZO PALLAVICINI BOLOGNA copyright Vivian Maier Maloof Collection Courtesy Howard Greendberg Gallery New York
Vivian Maier mostra
VIVIAN MAIER MARCH 1954 NEW-YORK – PALAZZO PALLAVICINI BOLOGNA copyright Vivian Maier Maloof Collection Courtesy Howard Greendberg Gallery New York
Vivian Maier Mostra
Vivian Maier july 1957 Chicago suburb – Palazzo Pallavicini Bologna copyright vivian maier maloof collection courtesy howard greendberg gallery new york

 

Informazioni utili

Vivian Maier

Palazzo Pallavicini, via San Felice, 24, Bologna

Dal 3 marzo al 27 maggio 2018

Orari

Giovedì-domenica 11.00-20.00

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