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La forma del colore nei paesaggi di Franco Fontana e Davide Coltro, a Parma

Franco Fontana, Parco dei Sibillini, 1999 Franco Fontana, Parco dei Sibillini, 1999
Franco Fontana, Parco dei Sibillini, 1999
Franco Fontana, Parco dei Sibillini, 1999

In occasione della terza edizione del PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, Franco Fontana e Davide Coltro daranno vita ad un mostra incentrata sul paesaggio e sul colore. Dal 14 aprile al 3 giugno nella cornice della Chiesa di San Quirino, Parma.

Spazi aperti senza fine, orizzonti vasti e il colore come demiurgo di paesaggi interminabili. L’elemento cromatico è il valore fondante e strutturale dell’opera di questi due artisti, insieme all’irrinunciabile presenza di quella linea d’orizzonte, simbolo di un valico trascendentale verso l’infinito.

Infinito come lo sguardo che si perde nell’abbondante estensione delle terre pianeggianti, misura di riflessione e allo stesso tempo di sorpresa. Se le montagne si impongono colossali con la loro presenza totalizzante ed il mare rimane schiacciato dal suo scorrere uniforme, le distese della Pianura Padana trovano il delicato equilibrio fra ampiezza e interruzione, fra ripetitiva calma ed improvvisa esaltazione.

È un albero al margine di un campo di grano, il sole che scivola via dietro ad un orto, una nuvola che insidia leggera le linee precise di un’accennata collina. È la veduta orizzontale che esalta l’occhio dei due artisti. Terre piane è la mostra che la celebra.

Davide Coltro, Medium Color Landscape, icone digitali di paesaggio
Davide Coltro, Medium Color Landscape, icone digitali di paesaggio

Franco Fontana (Modena 1933) è considerato a livello internazionale uno dei più grandi interpreti della fotografia contemporanea. Maturato in un contesto artistico che prediligeva l’indagine neorealista, Fontana riesce con coraggio a staccarsi dalla reiterata attenzione verso l’uomo e dalla talvolta facile scappatoia del bianco e nero. Taglia la realtà seguendo uno sguardo personale elaborando una prospettiva del tutto propria.

Procede analiticamente ad una sintesi delle forme in modo da esaltare l’essenza intima del visibile. Un cuore segreto libero di colare fuori da un confine solo suggerito e sinergicamente tracciato dai campi di colore che dialogano senza urtarsi. Da qui la centralità della tinta luminosa. La giustapposizione fra associazioni cromatiche e bilanciamento geometrico trasporta l’elemento fotografato da oggetto a soggetto. I toni brillanti fuoriescono da un’ideale quarta parete ed assorbono l’osservatore incantato.

Panorami immensi, dettagli surreali, punti di vista insoliti, piccoli particolari, accostamento di forme e colori, porzioni materiche, schegge di realtà che diventano alfabeto di un linguaggio rivelatore tramite cui rappresentare gli angoli puri dell’anima.

Franco Fontana, Lucania, 1977
Franco Fontana, Lucania, 1977

Davide Coltro (Verona 1967) è l’inventore del quadro elettronico, progetto con cui sarà presente anche a PARMA 360. Si tratta di un flusso visivo di icone digitali catturate dal mondo e restituite all’osservatore tramite un sistema che collega i vari pannelli che compongono il quadro allo studio dell’artista.

Sarà dunque Coltro stesso ad interagire a distanza con la sua opera, selezionando di volta in volta immagini diverse in combinazioni differenti. Attesa, sorpresa e partecipazione si aggiungono ad un’offerta figurativa che si muove al confine dell’immaginifico.

Davide Coltro, Res_publica, 2011, installazione di quadri elettronici, misure variabili
Davide Coltro, Res_publica, 2011, installazione di quadri elettronici, misure variabili

Merito del cosiddetto “colore medio” – risultante dalla media matematica di tutti gli elementi cromatici presenti all’interno di un immagine – che incolla un’atmosfera surrealista alle fotografie alla base della rielaborazione elettronica. Risultano quindi immagini cromaticamente uniformi, dove la ricerca di una “vertigine orizzontale” si incontra perfettamente con il respiro sospeso in cui sembrano immersi i silenziosi luoghi protagonisti dell’opera di Coltro.

È una semplificazione trasfigurante che carica l’estetica bellezza di paesaggi misteriosi di un’immobilità sorprendentemente spirituale.

Franco Fontana, Mar Mediterraneo, 1986
Franco Fontana, Mar Mediterraneo, 1986

In occasione della mostra Franco Fontana condurrà nelle giornate del 4-5-6 maggio un workshop fotografico che approfondirà i diversi aspetti che concorrono alla creazione dell’immagine fotografica.

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