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My MIA: dalla fiera le voci di Raffaella De Chirico, Spazio Farini 6, MLB Maria Livia Brunelli

Silvia Camporesi, MLB Maria Livia Brunelli, Ferrara Silvia Camporesi, MLB Maria Livia Brunelli, Ferrara
Silvia Camporesi, MLB Maria Livia Brunelli, Ferrara
Silvia Camporesi, MLB Maria Livia Brunelli, Ferrara

Rapide interviste alla fiera MIA Photo Fair in corso a Milano. Galleristi, fotografi, addetti raccontano la propria esperienza della rassegna, le impressioni generali sul mercato della fotografia ed i propri progetti futuri

MLB Maria Livia Brunelli, Ferrara

LA PROPOSTA IN FIERA: “gli artisti esposti non sono semplicemente fotografi ma sono artisti che usano la fotografia, ognuno in modo personale, per raccontare storie. Mario Crisci, mostro sacro del settore, parte dalla fotografia documentaristica anni ’70, vintage, fino alle opere più recenti in cui adotta lo strumento digitale. Anna Di Prospero, 30enne, usa la fotografia per esplorare il mondo: la sua poetica è mossa dalla rappresentazione del mondo attraverso la constatazione che lei esiste, il suo essere viva in connessione con la natura e con le architetture. Silvia Camporesi usa la fotografia per dirci che dobbiamo guardare meglio, aprire gli occhi: la serie con cui è diventata famosa è “Atlante dei luoghi abbandonati di Italia”, progetto che racconta, e svela, luoghi densi di carica emotiva. La nuova serie “Mirabilia” racconta invece luoghi che molto spesso sono conosciuti solo a livello locale, per cui conduce una mappatura di luoghi mirabili,

MERCATO DELLA FOTOGRAFIA E ASPETTATIVE: “al momento la richiesta è principalmente focalizzata sulla ricerca di una poetica forte. I collezionisti non si fermano più alla bella immagine, vogliono il senso, l’evocazione emotiva e fanno passare in secondo piano l’artista come identità-nome; essi vogliono crearsi un habitat, circondarsi di sensi che li rispecchiano e che creino empatia con il proprio essere e la propria ricerca”.

PROGETTI FUTURI: “molti, ma il centro resta Ferrara, dove nella casa-galleria MLB vengono scelti artisti che hanno qualcosa da raccontare attraverso mezzi e modalità diverse”.

Spazio Farini 6, Milano
Spazio Farini 6, Milano

Spazio Farini 6, Milano

LA PROPOSTA IN FIERA: “un progetto incentrato sul paesaggio. Studio Pace10 lavora su foto d’epoca di Milano con la data di scatto, i “Cieli” di Beba Stoppani sono realizzati tra Italia e Messico, Paolo Fassetta presenta una serie di fotografie scattate su riflesso dei tipici pannelli delle mappe di montagna, Poi ci sono i notturni di Fausto Meli, Giulio Cerocchi, finalista premio BNL con la sua libreria in rilievo, le pareti rocciose di Lia Stein”.

Raffaella De Chirico, Torino
Raffaella De Chirico, Torino

Raffaella De Chirico, Torino

LA PROPOSTA IN FIERA: “c’è un fil rouge nonostante i quattro artisti siano molto differenti tra loro. Ognuno con le proprie peculiarità arriva a concepire la propria opera fotografica come una ricerca di tipo mise en scene. Si scorge così sottilmente il limite tra ciò che è reale e ciò che è immaginato soprattutto nel meccanismo proiettivo che colpisce il fruitore. Esempio eloquente di questa tendenza sono le immagini di Allison Jackson in cui trova espressione l’immaginario comune che nella realtà non trova riscontro. Sempre sulla stessa ricerca della messa in scena si trova la poetica di Michele Liuzzi. Attraverso collage digitali dà vita alle stratificazioni della memoria di se stesso e, nel medesimo momento, di chi ne è spettatore così da arricchire l’opera con più cariche emotive. Ad ognuno il proprio viaggio. Sembra di cambiare prospettiva con le opere di Bucciarelli e Tobiasson ma anche qui troviamo rappresentazioni di una realtà che può essere diversamente interpretata, nel primo caso, o che imprime per assurdo ciò che non sarebbe più possibile toccare con mano, nel secondo. Fabio Bucciarelli è un fotogiornalista di guerra per cui si presuppone che la realtà sia domina nel modo di operare ma nella foto che ritrae un battesimo in Sud Sudan si è portati a soffermare l’attenzione sul diverso significato che può assumere la gestualità: il braccio destro alzato inevitabilmente riporta al saluto nazista, lo stesso braccio che accoglie un fedele nella sfera religiosa, entrambi mondi che ricercano il culto della personalità attraverso le masse. Altro linguaggio invece quello proposto da Tobiasson: ci troviamo negli anni 80, migliaia di persone si riversano sulle strade, si festeggia una vittoria (manca oggetto della vittoria), viene rappresentata una situazione che, oggi, nell’ America post 11 settmbre e del governo Trump non sarebbe possibile vivere. Da segnalare l’artista Simone Scardino, di soli 22 anni: artigiano concettuale che lavora tramite diversi materiali come corda e superfici varie, dal marmo di carrara al forex”.

MERCATO DELLA FOTOGRAFIA E ASPETTATIVE: “è un mercato che presenta assolutamente prospettive rosee a patto che si cerchi sempre la differenziazione e non si tema la proposta artistica poichè solo così ci si crea una propria identità. È necessario tuttavia muoversi all’estero, Milano è un unicum, una realtà a parte, capitale europea della modernità ma il resto dell’Italia non tiene il tempo”.

PROGETTI FUTURI: “Partecipazione a importanti fiere internazionali, da Aipad New York a Maco Photo Città del Messico”

http://www.miafair.it/milano/

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