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My TEFAF: Michele Bonuomo, direttore di “Arte”. I protagonisti italiani ci raccontano la fiera olandese

Michele Bonuomo Michele Bonuomo
Michele Bonuomo
Michele Bonuomo

Veloci interviste live agli espositori italiani presenti a TEFAF, la rassegna di arte e antiquariato più importante del mondo, in programma fino al 18 marzo al polo fieristico MECC di Maastricht. Michele Bonuomo

POSITIVO. Ho notato che è entrato massicciamente nell’attenzione del mercato e del collezionismo il grande novecento, il novecento storico, soprattutto il grande novecento europeo, tedesco in particolare, ma con delle buone presenze anche italiane. Le classiche, ormai, Morandi, de Chirico. Per la prima volta ho visto un bellissimo Balla, artista finora mai apparso a Maastricht.

NEGATIVO. Credo che l’esperimento della fusione con una contemporaneità più vicina a noi stia funzionando molto meno. La contemporaneità credo abbia bisogno di tempi più lunghi di presentazione, di elaborazione, anche di accettazione da parte del collezionismo. Quindi inserirlo immediatamente su un livello di mercato storicizzato, di autori storicizzati, rischia di creare qualche attrito: questa area la vedo un po’ più debole rispetto ad anni passati…

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