Tutte le “icone” di Terry O'Neill a Roma. Da Brigitte Bardot a Audrey Hepburn. Da David Bowie ai Rolling Stones

Icons terry o'neill vittoriano — I Rolling Stones in Hanover Square The Rolling Stones in Hanover Square Londra / London, 1964 54,9 x 73 cm © Terry O’Neill

Un’epoca raccontata attraverso ritratti iconici. Fino al 20 maggio 2018 le sale del Complesso del Vittoriano accolgono Icons: l’imperdibile retrospettiva dedicata al grande fotografo britannico dallo stile inconfondibile Terry O’Neill (Londra, 1938).

Dalla prima fotografia scattata ai Beatles nel 1963 O’Neill non si è più fermato. Da Frank Sinatra a Elvis Presley, da Elton John a Bono Vox. Da Elizabeth Taylor a Audrey Hepburn. Da Brigitte Bardot a Ava Gadner fino a Marlene Dietrich O’Neill realizza alcuni dei ritratti più autentici di questi miti dello spettacolo. Una visione poetica della bellezza e del mito degli anni ‘60 e ’70: ecco cosa rivelano i suoi archivi recentemente riordinati.

“Ho avuto fortuna. Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto: la Londra degli anni 60. Avevi l’impressione che ogni giorno succedesse qualcosa di rivoluzionario” Terry O’Neill

Icons: 50 scatti leggendari e una sezione interamente dedicata a una delle più poliedriche figure dello star system mondiale, icona dandy di stile che ha fortemente influenzato la percezione dell’arte e il mondo della moda di questo ultimo secolo: David Bowie.

“Uno dei principali contributi di Terry O’Neill all’arte del ritratto fotografico – dice la curatrice – è quello di aver capito il suo tempo realizzando una fotografia dinamica, con una nuova aura, rendendo lo star system accessibile e ciononostante mantenendo l’enigma e il mistero “.

A Roma una mostra dedicata a uno dei fotografi più celebri del nostro tempo che ha saputo raccontare i personaggi che hanno segnato la storia del Novecento diventando delle vere e proprie icone. Dalla collaborazione con Rolling Stone e Vogue, a quella con altri celebri colleghi tra cui David Bailey, Terence Donovan e Brian Duffy: autori che come O’Neill hanno immortalato la “Swinging London” di quegli anni. Insomma, nessuno escluso: politici, cantanti e attori con lui hanno trovato la chiave perfetta per esprimere al meglio la loro personalità.