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Contemporanei da Sotheby’s: 109,2 mln£. Doig guida l’asta, Fontana raddoppia

LOT 10
ANTONY GORMLEY
ANGEL OF THE NORTH
Estimate 1,500,000 — 2,000,000 GBP
PRICE REALIZED 2,860,600 GBP

fontana

Sotheby’s ha chiuso le quattro serate londinesi dell’arte con una Evening Sale di arte contemporanea da 109,292,700 sterline (nel 2017 117,426,400 £). 61 lotti in catalogo, tre ritirati (31/47/60) e solo tre unsold. Per arrivare al primo invenduto si è dovuto attendere fino ai lotti 25 e 26,  Howard Hodgkin e David Hockney. Il terzo unsold un lavoro di Sergio de Camargo.

Le prime scintille della serata le ha fatte Christopher Wool. Classe 1955, Wool è noto ai più per i suoi lavori “con le scritte”, ma stasera è stato un grande smalto astratto del 2007 (320 x 243.8 cm) il protagonista. Offerto a una stima di 4,2 – 6,2 milioni, è stato aggiudicato dopo diversi minuti a 10,424,900 sterline. Con questa cifra “Untitled”, un bell’esempio della serie  dei “Gray Paintings”, si è classificato al sesto posto delle opere più care di Wool vendute in asta. Le prime cinque sono tutte opere con “le scritte”, quindi questo monumentale dipinto si classifica  primo tra i suoi lavori astratti.

Non ha brillato Peter Doig, nonostante abbia realizzato il top price della serata. Annunciato come uno degli highlight prima della vendita, “The Architect’s Home in the Ravine” tornava in asta dopo qualche anno. Era infatti già passato nelle sale di Christie’s a Londra nel febbraio del 2016, quando era stato aggiudicato a 11.282.500 £ (16.346.086 $). E solo qualche anno prima, nel 2013, era già arrivato sul mercato e venduto a 7.657.250 £ (11.975.939 $). Stasera è stato battuto a 14,376,400 (poco oltre la stima più bassa) e con questo prezzo si è classificato al quinto posto delle opere di Doig  più care vendute in asta (in £).

L’artista scozzese ha realizzato il suo record d’asta lo scorso anno con “Rosedale” battuto a 28.810.000 $. Questo lavoro, come quello in asta stasera, è stato dipinto nel 1991. Raffigura una casa nel quartiere Rosedale di Toronto che si scorge attraverso i rami degli alberi e la neve che cade. Anche “The Architect’s Home in the Ravine” raffigura un’abitazione che si intravede attraverso la natura. Come per “Rosedale”, questa casa (dell’architetto canadese Eberhard Zeidler) probabilmente si riferisce all’infanzia di Doig passata in Canada. Anche se  la composizione e l’atmosfera del dipinto potrebbero riferirsi alla “Unité d’Habitation” di Le Corbusier a Briey-en-Fôret nel Nord Est della Francia, che Doig aveva visitato proprio nell’estate del 1991. In seguito a questo viaggio aveva dichiarato: “Inizialmente l’edificio mi aveva sorpreso, ma è diventato interessante solo dopo averlo osservato attraverso gli alberi in una fotografia che avevo scattato da quella prospettiva”.

Molto bene Richard Prince. Presente con quattro opere, tutte aggiudicate entro od oltre le stime. Come il Cowboy della Marlboro che da 700 mila sterline è salito fino a 1,029,000. Quattro opere in catalogo anche per Gerhard Richter. Tre incarnano motivi chiave della sua carriera: “1025 Farben” del 1974 è stata battuta a 7,376,600£, “Gelbgrün” a 10,876,500£ e “Wind” a 3,086,400£,  entrambe del 1982.

Gli italiani, guidati da Fontana e Stingel, hanno realizzato in totale 19,6 milioni di sterline con cifre dentro o sopra le stime. Il maestro dello spazialismo è stato protagonista di una lotta sostenuta per un 6 tagli rossi, “Concetto Spaziale- Attese”  del 1963, che era stimato £2-3 milioni ma è stato battuto a 5. L’abbraccio degli amanti di Pistoletto  del 1962/63  ha fatto  2,634,800£. I monti di Merano di Stingel non sono stati protagonisti di  una “scalata” difficile. Il monumentale paesaggio è stato battuto a 4,667,000£, poco sopra la stima più bassa.

Infine segnaliamo l’angelo di Gormley battuto a  2,860,600 £ e le dieci Marilyn di Warhol  a 2,349,000 £.


 

Sotheby’s Arte contemporanea,
Londra, 07/03/2018

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