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I capolavori di Francis Bacon e Lucian Freud alla Tate Britain di Londra

Mostra Freud Tate Lucian Freud, "Man's Head (Self Portrait I), 1963. Whitworth Art Gallery (Manchester, UK) © The Lucian Freud Archive / Bridgeman Images
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Lucian Freud, “Man’s Head (Self Portrait I), 1963. Whitworth Art Gallery (Manchester, UK) © The Lucian Freud Archive / Bridgeman Images

La potenza della pittura è nuovamente protagonista alla Tate Britain. Fino al prossimo 27 agosto 2018 All Too Human: Bacon, Freud and a Century of Painting Life (Tutto Troppo Umano: Bacon, Freud e un secolo di vita in pittura) accende i riflettori sulle figure dei due maestri Lucian Freud e Francis Bacon.

A Londra una mostra che mette in relazione i capolavori di Freud (Berlino, 1922 – Londra, 2011) e Bacon (Dublino, 1909 – Madrid, 1992) con cento opere di noti artisti moderni britannici accomunati dalla capacità di comunicare vere e proprie esperienze di vita grazie alla pittura.

Da Walter Sickert a Stanley Spencer e Michael Andrews. Da Frank Auerbach a R.B. Cita e Leon Kossoff. E ancora Paula Rego, Jenny Saville, Lynette Yiadom-Boakye e molti altri. All Too Human: Bacon, Freud and a Century of Painting Life accosta i lavori principali di artisti che hanno raccontato la storia dell’arte figurativa del ventesimo e ventunesimo secolo: “un secolo di vita in pittura”, appunto.

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Francis Bacon, Three Figures and Portrait 1975, Tate, ©Estate of Francis Bacon

In mostra alcune tra le più importanti opere di Lucian Freud, maestro dell’arte moderna che ha sempre dipinto a partire dal vivo. Si tratta di capolavori risultanti da uno studio che funge allo stesso tempo da contesto e soggetto delle sue raffigurazioni, sempre più scultoree e viscerali come è ben visibile in Frank Auerbach 1975-6 e Sleeping by the Lion Carpet 1996.

E se da Freud passiamo a Bacon notiamo l’analogia tra il maestro irlandese e il fotografo John Deakin. I ritratti di Deakin, infatti, rappresentano amici e amanti, spesso punto di partenza di Bacon per realizzare i suoi lavori, Portrait of Isabel Rawsthorne 1966 funge da chiaro esempio. Altro parallelismo messo in luce da All Too Human: Bacon, Freud and a Century of Painting Life si concentra sull’esplorazione della presenza costante di figure isolate di Bacon e Giacometti. Una delle prime opere –Study after Velazquez 1950- è infatti esposta accanto a una scultura del maestro svizzero.

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Paula Rego, Bride 1994. Tate Purchased 1995, ©Paula Rego

Guardando alle generazioni precedenti e procedendo per similitudini, l’esposizione rivela come in pittura lo stesso spirito sia trapelato in lavori di artisti quali Walter Sickert and Chaïm Soutine rappresentanti una realtà intima, soggettiva, tangibile. E ancora, in mostra si enfatizzano le influenze che ebbero William Coldstream alla Slade School of Fine Art David Bomberg al politecnico di Borough su Michael Andrews, Euan Uglow, Franck Auerbach, Leon Kossoff e Dorothy Mead che realizzarono lavori caratterizzati da una grande varietà di temi.

Questa esposizione pone l’attenzione sul ruolo dell’artista donna nella pittura figurativa, un campo tradizionalmente a forte maggioranza maschile. In questo caso è il lavoro di Paula Rego ad essere protagonista. L’artista -partendo da episodi vissuti in prima persona- esplora la condizione delle donne nella società e i ruoli da loro ricoperti nel corso delle loro vite come si nota nel lavoro The Family 1988.

L’esposizione celebra inoltre una generazione di pittori più giovani, che portano avanti con i loro lavori la rappresentazione della realtà tangibile della vita. Da Cecily Brown a Celia Paul, da Jenny Saville a Lynette Yiadom-Boakye: artisti contemporanei che se da una parte continuano una tradizione, dall’altra indirizzano la pittura figurativa verso nuovi fronti tutti da scoprire.

R.B. Kitaj, The Wedding 1989-93. Tate Presented by the artist 1993.
R.B. Kitaj, The Wedding 1989-93. Tate Presented by the artist 1993.

Informazioni utili

ALL TOO HUMAN: BACON, FREUD AND A CENTURY OF PAINTING LIFE

Tate Britain, Londra

Dal 23 febbraio al 27 agosto 2018

Curata da Elena Crippa, Curator, Modern and Contemporary British Art, e Laura Castagnini, Assistant Curator. La mostra è accompagnata da un catalogo illustrato e da un programma di incontri e eventi nella galleria.

Aperto tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 18.00, venerdì e sabato fino alle ore 22.00 Per informazioni, contattare il numero +44 (0) 20 7887 8888, visitare tate.org.uk

La mostra sarà in seguito esposta al Museum of Fine Arts di Budapest nel 2018.

EVENTI COLLEGATI


Incontro con il curatore e visita privata della mostra con Elena Crippa

23 marzo, 18:30 – 20:30

£28 (possibili riduzioni) Clore Auditorium

Incontro con la curatrice Laura Castagnini

11 maggio, 18:30 – 20:30

£28 (possibili riduzioni) nella mostra

What Makes Us Human: Conversazione sull’arte e la filosofia

12 maggio, 13:00 – 15:00

19 maggio, 2 giugno £12 (riduzione di £8) per sessione

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