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È morto Folco Quilici. Lo studioso che fece della natura e dell’uomo opere d’arte

Folco Quilici Folco Quilici
Folco Quilici
Folco Quilici

Ultimo dei grandi documentaristi italiani, lo scrittore, naturalista e divulgatore è morto oggi all’ospedale di Orvieto all’età di 87 anni. Fu candidato agli Oscar per un suo documentario della serie L’Italia vista dal cielo

Le arti visive le aveva nel dna fin dalla nascita, trasmesse dalla madre, la pittrice Emma Buzzacchi, aderente inizialmente ai valori di Novecento, poi approdata nel secondo dopoguerra alla Scuola romana con una progressiva libertà espressiva e tendenza all’astrazione. E nel dna aveva anche l’avventura, visto che il padre, il giornalista Nello, morì nel 1940 con tutto l’equipaggio di Italo Balbo nel celebre incidente aereo di Tobruk. Esperienze fondamentali nella crescita di Folco Quilici, l’ultimo dei grandi documentaristi italiani, morto oggi all’ospedale di Orvieto all’età di 87 anni. Scrittore, naturalista e divulgatore, Quilici – ferrarese di origine, ma viveva in un casale nelle campagne di Ficulle, piccolo comune dell’alto orvietano, in Umbria – è noto soprattutto per i suoi tanti film dedicati al rapporto tra uomo e mare.

Dopo un esordio nell’ambito cinematografico, Folco Quilici si era specializzato nelle riprese sottomarine, diventando molto popolare anche a livello internazionale. Nel 1971 un suo documentario della serie L’Italia vista dal cielo gli era valso una candidatura agli Oscar, mentre con “Oceano” si era aggiudicato un Davide di Donatello. Lavorava abitualmente con archeologi, storici, antropologi: per alcuni film della serie “Mediterraneo” ebbe al suo fianco anche il celebre antropologo Claude Levi Strauss. La consacrazione gli giunse nel 1954 con Sesto Continente, il primo documentario al mondo con riprese a colori sulla vita sotto la superficie del mare. “Un pioniere in tutti i progetti che ha avviato, sempre anni avanti rispetto agli altri – ha dichiarato il ministro dei beni culturali Dario Franceschini -. Un italiano innamorato del proprio paese e un ferrarese innamorato della propria terra in cui era l’erede della grande tradizione giornalistica del padre Nello“.

http://quilici.archivioluce.com/archivioluce/folcoquilici/

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