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I fratelli “Metafisici” sbarcano a Cortina. I Dioscuri in mostra da Farsetti

Les anges batailleurs, Alberto Savinio, 1930, olio su tela, cm 80,5x100
L’aragosta, Giorgio de Chirico, 1922, olio su tela, cm 77x99
L’aragosta, Giorgio de Chirico, 1922, olio su tela, cm 77×99

Farsettiarte presenta a Cortina d’Ampezzo una mostra dedicata a Giorgio de Chirico e Alberto Savinio. Sarà aperta dal 24 febbraio all’11 marzo.

Farsettiarte propone un’esposizione nella sua sede veneta incentrata sulle figure di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio. La mostra, intotolata I Dioscuri, mira ad indagare il rapporto umano ed artistico che ha legato i due fratelli. Alberto Savinio è infatti lo pseudonimo scelto da Andrea de Chirico per prendere le distanze dal più celebre Giorgio. Il fecondo dialogo intercorso fra i due, li ha portati a sviluppare tematiche simili e spesso complementari. L’accostamento proposto Farsetti tratteggia dunque le tappe fondamentali della vita e dell’evoluzione pittorica dei due artisti.

Il titolo della mostra racchiude in sé la sua essenza e quella dei due protagonisti. Nati in Grecia da genitori siciliani, subiranno  l’influsso della cultura greca e soprattutto della sua mitologia. Come i Dioscuri, i fratelli Castore e Polluce, anche Giorgio e Andrea hanno vissuto una profonda sintonia fraterna, che trovava perfetta realizzazione nell’esercizio dell’arte poetica e artistica. Se Giorgio si impose presto come pittore,  Alberto si dedicò alla letteratura e alla musica, prima di approdare al disegno.

Les anges batailleurs, Alberto Savinio, 1930, olio su tela, cm 80,5x100
Les anges batailleurs, Alberto Savinio, 1930, olio su tela, cm 80,5×100

Girovaghi fin dall’infanzia, si sono divisi fra Milano, Venezia, Monaco di Baviera e Parigi. Proprio nella fertile capitale francese vivranno gli anni più stimolanti e prolifici. Dal loro lavoro sinergico nascerà la Metafisica, stile artistico che caratterizzerà la produzione di entrambi.

“Un amatore naïf si potrà domandare quale dei due fratelli si ispira all’altro e perché si
influenzano. Ma il fatto è che si autenticano (…) sono uno la spiegazione dell’altro”. (Jean Cocteau)

Con le dovute differenze, entrambi gli artisti riescono a imprimere sulle loro opere un’atmosfera irreale, colma di mistero e di una dolce tristezza. Se con de Chirico veniamo lentamente trasportati al di sopra del mondo quotidiano, Savinio ci conduce di forza in una dimensione onirica totalmente avulsa da esso. L’enigma, il gusto del fantastico e dell’ignoto, la ricchezza di simboli e riferimenti sono alcuni dei punti di aderenza dei due pittori.

Attraverso più di 20 opere si sviluppa quindi il dialogo di due fra i più importanti artisti del ‘900 italiano, in un intreccio così profondo da unire quasi i due pennelli in uno.

Come ricorda Savinio, “in due avevamo un solo pensiero”.

Giorgio de Chirico,  Piazza d’Italia con Arianna, 1972 circa, tempera su cartone, cm 36,5x51
Giorgio de Chirico,
Piazza d’Italia con Arianna, 1972 circa, tempera su cartone, cm 36,5×51
Giorgio de Chirico, Nudo di donna
Giorgio de Chirico, Nudo di donna, 1930, olio su tela, cm 92,5×73
Alberto Savinio, Pégase
Alberto Savinio, Pégase, 1930, olio su tela, cm 74×92
Giorgio de Chirico, Manichini guerrieri
Giorgio de Chirico, Manichini guerrieri (Due archeologi), 1926, olio su tela, cm 81,3×60
Alberto Savinio, Sacerdozio, 1946, tempera su tavola, cm 39,6x25
Alberto Savinio, Sacerdozio, 1946, tempera su tavola, cm 39,6×25

I DIOSCURI Giorgio de Chirico e Alberto Savinio

24 febbraio – 11 marzo 2018

Galleria Farsettiarte – Cortina d’Ampezzo (BL)
Largo delle Poste (piano rialzato)
Tel. 0436 860669
Orario: 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.30
Inaugurazione: sabato 24 febbraio, dalle ore 18.00
www.farsettiarte.it
info@farsettiarte.it
cortina@farsettiarte.it

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