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TEFAF Maastrict 2018: dalla Mesopotamia all’Arte moderna

TEFAF 2018 Théodore Géricault, Study of a Lion (Studio di un Leone) del 1791 Théodore Géricault, Study of a Lion , 1791
TEFAF 2018 Théodore Géricault, Study of a Lion (Studio di un Leone) del 1791
Théodore Géricault, Study of a Lion , 1791

TEFAF Maastricht presenterà oltre 280 dei migliori mercanti d’arte, antichità e design del mondo, in arrivo opere di grandissimi maestri.

TEFAF Maastricht è la fiera di arte e antiquariato più importante del mondo. L’edizione 2018 della Fiera si terrà al polo espositivo MECC (Maastricht Exhibition & Conference Centre) dal 10 al 18 marzo 2018.
I galleristi che partecipano sono leader nei propri settori e spesso scoprono opere che portano sul mercato per la prima volta. Questo è il caso di Kollenburg Antiquairs, che esporrà Sant’Albino e San Bernardo, 1496, tempera su pannello di Filippino Lippi (ca.1457-1504). Quest’opera giunge sul mercato per la prima volta in oltre cento anni, ed è dotata di una provenienza straordinaria.
Sant’Albino e San Bernardo faceva parte di una pala d’altare, fu dipinto per il Convento di San Donato agli Scopeti al fine di sostituire quello commissionato nel 1481 a Leonardo da Vinci, rimasto incompleto. Nel 1529 venne comprato dal Cardinal Carlo de’ Medici e nel 1666 divenne parte della collezione degli Uffizi.

TEFAF 2018 Lippi Filippino, Sant'Albino e san Bernardo di Mentone
Filippino Lippi, Sant’Albino e san Bernardo di Mentone, 14620

TEFAF Antiques è la sezione più ampia della Fiera, con ben 90 galleristi. Ogni anno presenta alcuni dei più magnifici esempi di arte figurativa e decorativa attualmente sul mercato. Le sculture di vari secoli saranno particolarmente presenti all’edizione 2018 della Fiera. Daniel Katz Gallery esporrà la scultura evocativa in bronzo Torso of a Crouching Woman (Torso di Donna Accovacciata) di Camille Claudel (1864-1943).
Disegnato nel 1887 circa e realizzato nel 1913, si crede rappresenti la relazione distruttiva tra la Claudel e Auguste Rodin, nel cui studio l’artista lavorò per molti anni.

Axel Vervoordt presenterà invece una scultura in marmo del I secolo d.C., Head of Venus Genetrix (Testa di Venere Genitrice), che approda sul mercato per la prima volta dagli anni Sessanta.

TEFAF 2018 Camille Claudel Torso of a Crouching Woman
Camille Claudel, Torso of a Crouching Woman, 1887

Epoque Fine Jewels celebrerà il suo sessantesimo anno di attività a TEFAF Maastricht. Per l’occasione esporrà un’opera del patrimonio belga: il girocollo art nouveau Glycines di Philippe Wolfers (1858-1929). Si tratta di uno dei più sbalorditivi gioielli disegnati da Wolfers e presenta cinque riproduzioni di glicine ad alternanza, in tormalina rosa e opale, racchiusi da grappoli di foglie smaltate in verde e viola con la tecnica plique-à-jour.

Un piccolo ma significativo gruppo di espositori della sezione TEFAF Antiques appartiene alla sotto-sezione TEFAF Haute Joaillerie. Glenn Spiro esporrà in questa sezione sotto il nome di G. G è uno dei migliori gioiellieri contemporanei del Regno Unito e questa è la sua prima volta a TEFAF Maastricht. Uno dei pezzi forti del suo stand sarà un paio di braccialetti in corniola estremamente raro, proveniente dalla sua collezione antica. I braccialetti presentano tipici elementi in corniola mesopotamici a testa appuntita, risalenti al I millennio a.C., insieme a diamanti a rosetta, perle di corallo e oro giallo a 18 carati.

Nelle sezioni di TEFAF Paintings e TEFAF Modern i collezionisti della Fiera hanno la certezza di poter trovare alcuni dei dipinti più interessanti attualmente sul mercato, dalle opere degli Antichi Maestri fino a quelle contemporanee. TEFAF Modern nel 2018 darà il benvenuto a Perroti, Massimo De Carlo, Mazzoleni, M&L Fine Art, e Leon Tovar Gallery. I nuovi nomi si uniranno ai 48 galleristi della sezione.
I maestri moderni del XX secolo sono il fulcro della sezione TEFAF Modern; Paolo Antonacci con un potente ed evocativo Cavallo e Cavaliere (Il Lambicco), 1952, un olio su tela di Marino Marini, richiama la prima retrospettiva dedicata a Marino Marini alla Peggy Guggenheim Collection appena aperta a Venezia.

TEFAF 2018 Marino Marini, Cavallo e Cavaliere (Il Lambicco), 1952
Marino Marini, Cavallo e Cavaliere (Il Lambicco), 1952

Inoltre, Van de Weghe esporrà un olio su tela di Pablo Picasso del 1965: Tête d’Homme (Testa d’Uomo). Molti artisti di spicco dell’Europa centrale saranno a loro volta rappresentati alla Fiera: Richard Nagy esporrà le opere del maestro austriaco Egon Schiele, tra cui Nude with Green Stockings (Nudo con Collant Verdi) del 1918, mentre The Mayor Gallery offrirà l’opera Barson, 1966-1969, del celebre artista optical Victor Vasarely.

>> Le riscoperte sono un’altra caratteristica della sezione TEFAF Paintings: Antonacci Lapiccirella Fine Art proporrà un dipinto di Antonio Canova finora rimasto fuori dal mercato, che costituisce un’importante riscoperta e fornisce nuovi significativi elementi sull’attività pittorica del celebre scultore. Il dipinto in questione è Ritratto di Giorgione, olio su tela, realizzato per portare i più famosi artisti dell’epoca a pensare che si trattasse di un autoritratto di Giorgione. L’opera è di grande interesse perché ritratti di Giorgione eseguiti da altri artisti sono una rarità.

La sezione TEFAF Paper offre ai visitatori alcune delle opere su carta più espressive e rilevanti a livello culturale. Stephen Ongpin Fine Art, ad esempio, presenterà un disegno a inchiostro di Théodore Géricault, Study of a Lion (Studio di un Leone) del 1791. Géricault non ha eguali nella qualità dei suoi ritratti di animali. Quest’opera dovrebbe essere appartenuta originariamente al figlio illegittimo dell’artista, Georges-Hippolyte Géricault, ed è stata parte di una collezione privata dagli anni Ottanta.

La sezione TEFAF Ancient Art offre ai visitatori la possibilità di ammirare alcune delle più antiche opere d’arte in vendita oggi con oggetti provenienti da tutte le aree del mondo. Uno dei pezzi forti della galleria americana The Merrin Gallery è un vaso cilindrico policromo dei Maya, che ritrae giovani dèi del grano adagiati su un cuscino di pelle di giaguaro, risalente al 550-950 d.C.

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