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Visionario e tormentato. Antonio Ligabue in arrivo a Genova

Antonio Ligabue, Diligenza con paesaggio e villa Casanova Rambelli Antonio Ligabue, Diligenza con paesaggio e villa Casanova Rambelli s.d. (1953-1954) olio su tavola di faesite 68 x 95 cm Gualtieri (Reggio Emilia), collezione privata
Antonio Ligabue - Il serpentario - mostra Genova
Antonio Ligabue, Il serpentario s.d. (primavera 1962) olio su tavola di faesite 126 x 130 cm Gualtieri (Reggio Emilia), collezione privata

In arrivo al Palazzo Ducale di Genova un’antologica dedicata al genio visionario e tormentato di Antonio Ligabue.

ll percorso espositivo della mostra, che sarà visitabile dal 13 marzo al 1 luglio 2018, si compone di oltre 80 opere, tra dipinti, sculture, disegni e incisioni. La rassegna si snoda intorno ai due filoni fondamentali affrontati dall’artista nel corso della sua tormentata vicenda umana ed artistica: gli animali e gli autoritratti.

Da sempre la critica cerca di comprendere da quali fonti attingesse il genio autodidatta di Ligabue nelle sue splendide rappresentazioni di animali abitatori delle foreste e delle savane. E nemmeno in un solo caso risulta che l’artista abbia esplicitamente ‘copiato’ qualche opera precedente o di un contemporaneo. Uno dei tanti misteri che circondano la sua figura. Di sicuro gli animali predatori rappresentano la ferocia della vita dell’artista segnata dall’abbandono e dalla solitudine. Forse solo con gli animali riusciva a non sentirsi un intruso, tanto che prima di rappresentarli sulla tela amava imitarne i versi come una sorta di sciamano. Tra i capolavori in mostra ricordiamo Tigre reale (1934) e le due versioni di Cani da caccia con paesaggio.

Antonio Ligabe - mostra Genova - Aquila con volpe
Antonio Ligabue, Aquila con volpe s.d. (1949-1950) olio su tavola di faesite 144 x 109 cm

Il potere se non salvifico, almeno esorcizzante dell’Arte per Ligabue si riflette anche nei suoi struggenti autoritratti dove l’artista palesa tutto il suo disagio e la sua solitudine come in Autoritratto con berretto da motociclista del 1954-55 e Autoritratto del 1957. “Quando perduta è ogni speranza, ormai fattasi cenere, il volto non può che avere questo colore scuro, fangoso, questa sorta di pietrificazione dei tratti che il dolore ha recato con sé e vi ha impresso” scrive il curatore Sandro Parmiggiani.
Non mancano altri straordinari dipinti, come i paesaggi in cui giustappone le terre della Bassa reggiana – dove visse dal 1919 alla morte nel 1965 – e i castelli, le chiese , le case con le bandiere al vento della natia Svizzera, dimostrando capacità mnemoniche impressionanti.
Considerato lo stretto legame tra la tormentata vicenda personale di Ligabue e la sua produzione artistica, il catalogo Skira che accompagna la mostra – con testi di Sandro Parmiggiani, Alberto Manguel, Luciano Manicardi ( priore della Comunità di Bose) – dedica un’ampia sezione dedicata alla biografia di Antonio Ligabue.

Antonio Ligabue, Diligenza con paesaggio e villa Casanova Rambelli
Antonio Ligabue, Diligenza con paesaggio e villa Casanova Rambelli s.d. (1953-1954) olio su tavola di faesite 68 x 95 cm Gualtieri (Reggio Emilia), collezione privata
Antonio Ligabue - Il serpentario  - mostra Genova
Antonio Ligabue, Il serpentario s.d. (primavera 1962) olio su tavola di faesite 126 x 130 cm Gualtieri (Reggio Emilia), collezione privata

Informazioni

ANTONIO LIGABUE – 3 marzo – 1 luglio 2018
Genova, Palazzo Ducale – Loggia degli Abati
Piazza Matteotti 9 – 16123 Genova
A cura di Sandro Parmiggiani e Sergio Negri
Orari
dal martedì alla domenica
10.00 – 19.00
Biglietti
(audioguida inclusa)
Intero: 11€
Ridotto: 9€
Scuole e bambini dai 6 ai 12 anni: 4€

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