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Picasso, De Chirico, Morandi. 100 capolavori per 2 secoli, a Brescia

Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attese, 1964, olio su tela, 70 x 90 cm Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attese, 1964, olio su tela, 70 x 90 cm
Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attese, 1964, olio su tela, 70 x 90 cm
Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attese, 1964, olio su tela, 70 x 90 cm

Brescia. Palazzo Martinengo si prepara ad accogliere “Picasso, De Chirico, Morandi. 100 capolavori del XIX e XX secolo dalle collezioni private bresciane”. La rassegna, curata da Davide Dotti, dal 20 gennaio al 10 giugno 2018, prosegue l’indagine sul collezionismo privato bresciano avviata nel 2014 con la mostra che proponeva una selezione di dipinti antichi rinascimentali e barocchi. Cinque mesi per un “museo ideale” dove confluiranno una preziosa selezione di capolavori ricercati, acquistati e amati dalle più illustri famiglie bresciane che, quadro dopo quadro, hanno dato vita a raccolte uniche per qualità, varietà e vastità.

Giorgio De Chirico, Piazza d'Italia, 1930, olio su tela, 50 x 60 cm
Giorgio De Chirico, Piazza d’Italia, 1930, olio su tela, 50 x 60 cm

Per questo nuovo appuntamento, il focus sarà invece l’arte fiorita tra il XIX e il XX secolo, prendendo avvio dai lavori dei maestri del neoclassicismo (Appiani, Basiletti, Gigola e Vantini) fino ad arrivare a quelli informali di Burri, Manzoni, Vedova e Fontana degli anni cinquanta e sessanta del ‘900, passando attraverso correnti e movimenti artistici come il romanticismo, il futurismo, la metafisica e il “Ritorno all’ordine”.

All’interno del percorso espositivo, verrà presentato per la prima volta al pubblico, un capolavoro inedito di Pablo Picasso ritrovato dal curatore Davide Dotti, e recentemente autenticato dalla Fondazione Picasso di Parigi.

Giorgio Morandi, Natura morta, 1952, olio su tela, 40 x 55 cm
Giorgio Morandi, Natura morta, 1952, olio su tela, 40 x 55 cm

Si tratta di Natura morta con testa di toro, un olio su tela, dipinto dal genio spagnolo nel 1942. L’opera è stata eseguita in un momento tragico dell’esistenza di Picasso – per via della guerra e di lutti personali – e va intesa come l’introduzione di un preciso motivo iconografico, da leggersi come un memento mori. Nell’insieme la potenza espressiva e la qualità del dipinto sono altissime: si tratta di un’opera fondamentale per rileggere la serie delle teste di toro e la produzione di Picasso negli anni della guerra.

Giacomo Balla, Ponte della velocità, 1915, olio magro su carta, 68 x 96 cm
Giacomo Balla, Ponte della velocità, 1915, olio magro su carta, 68 x 96 cm

Il percorso espositivo si aprirà con opere di autori – da Luigi Basiletti ad Angelo Inganni, da Faustino Joli a Francesco Filippini, da Giovanni Renica ad Achille Glisenti, da Arnaldo Soldini a Cesare Bertolotti fino a Emilio Rizzi – che hanno rappresentato la gloria della scuola pittorica bresciana dell’800, per poi lasciare spazio ai capolavori dei grandi  maestri del ‘900 di caratura internazionale che hanno rappresentato le colonne portanti dei vari movimenti e delle correnti succedutesi nel corso dei decenni: Balla, Boccioni, Depero, De Chirico, Savinio, Severini, Morandi, Carrà, De Pisis, Sironi, Burri, Manzoni, Vedova e Fontana.

Cagnaccio di San Pietro, Ritratto della madre, 1922, olio su compensato, 51 x 40 cm
Cagnaccio di San Pietro, Ritratto della madre, 1922, olio su compensato, 51 x 40 cm
Emilio Vedova, Visione contemporanea, 1954, olio su tela, 130 x 170 cm
Emilio Vedova, Visione contemporanea, 1954, olio su tela, 130 x 170 cm

Informazioni utili

Picasso, De Chirico, Morandi, 100 capolavori del XIX e XX secolo dalle collezioni private bresciane

Brescia, Palazzo Martinengo (via dei Musei 30)

20 gennaio – 10 giugno 2018

Orari:    da mercoledì a venerdì, dalle 9.00 alle 17.30;

sabato, domenica e festivi,  dalle 10.00 alle 20.00

lunedì e martedì chiuso

Info e prenotazioni:

tel. 380-4650533; gruppi@amicimartinengo.it

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