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L’angelo perduto di Caravaggio. Il mistero della scomparsa in un libro

San Matteo e l'Angelo (perduto) di Caravaggio San Matteo e l'Angelo (perduto) di Caravaggio
San Matteo e l'Angelo (perduto) di Caravaggio
San Matteo e l’Angelo (perduto) di Caravaggio

Berlino, 1936: due donne, un uomo, un Angelo. Tre figure (più Uno) si aggirano nella capitale tedesca in preda alla follia nazista. Tra cene eleganti, dissertazioni d’arte, complicità e misteri appare un Angelo bagnato di luce nelle brume del Terzo Reich. Sopra ogni nefandezza, sopra ogni vergogna e piccolezza umana: è l’angelo “perduto” (sarà vero? è stato davvero distrutto nell’incendio berlinese del 1945?) di Caravaggio. Il suo “mistero”, la traccia del nuovo libro di Paolo Jorio -autore e regista, direttore del Museo di San Gennaro a Napoli- e Rossella Vodret -storica dell’arte e curatrice, tra le cose, anche della grande mostra dedicata a Caravaggio a Palazzo Reale di Milano- edito da Skira.

San Matteo e l'Angelo, due versioni a confronto
San Matteo e l’Angelo, due versioni a confronto

I tre protagonisti? Helmut, Olia e Vika. Tre figure unite da un grandissimo e profondo amore: quello per Michelangelo Merisi. Tre personaggi che si incontrano (e conoscono) per la prima volta tra i mille ospiti della magnificente cena indetta da Goebbels (nella riserva naturale popolata di pavoni della regina Luisa e di suo marito Federico Guglielmo II sul lago Wansee), e che già “l’indomani” si ritrovano al Kaiser Friedrich Museum di Berlino tra i capolavori del Tre-Quattrocento italiano. L’inizio di tutto, di un percorso storico e narrativo che ha il suo apice qualche “secolo” e “secondo” dopo nelle sale del Seicento: “punto nodale, la svolta dell’arte, non solo italiana, ma universale“. La drammatica “scena” teatrale della Chiesa Romana – tra Protestantesimo e Controriforma. L’avvento di Caravaggio da cui tutto “è”. “L’arte sgorga dalla vita!”. Ne è apoteosi il San Matteo e l’Angelo (blasfemo) del Merisi. Ecco l’Angelo. Ecco il silenzio e la contemplazione di fronte al dipinto che accomuna Olia, Vika e Helmut. Da qui un susseguirsi di eventi e un crescendo che porterà all’infittirsi (e lo svelarsi?) del Mistero. Il rapporto tra le due donne, sedute a Parigi sui tavolini liberty a chiaccherare, le pose per Maillol, i pantaloncini corti, la “libertà” di entrambe, la Guernica di Picasso, le atmosfere sulla Senna, le avanguardie. Il rapporto tra le donne e l’uomo, tra corteggiamenti e collezioni private d’arte, tra spiate e soffiate. Gli amori e le amicizie. Sullo sfondo e non solo, i “due giganti”: la Germania e l’Unione Sovietica. Mosca e Berlino, Berlino e Parigi. La guerra imminente e le 15 mila tonnellate di bombe sulla capitale tedesca. Le opere d’arte da salvare, l’Angelo, e il volo di Vika e Helmut insieme verso…

Tutte le informazioni: http://www.skira.net/books/io-e-l-angelo

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