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Stati d’animo. Arte e psiche, una mostra in arrivo a Ferrara

Dante Gabriel Rossetti, Beata Beatrix, 1880, Olio su tela, cm 86 x 66,7. Edimburgo, National Galleries of Scotland. Dono di A.E. Anderson in memoria del fratello Frank, 1928. © Bridgeman Images Dante Gabriel Rossetti, Beata Beatrix, 1880, Olio su tela, cm 86 x 66,7. Edimburgo, National Galleries of Scotland. Dono di A.E. Anderson in memoria del fratello Frank, 1928. © Bridgeman Images
Umberto Boccioni: Stati d’animo. Quelli che vanno, 1911 Milano, Museo del Novecento © Comune di Milano, tutti i diritti di legge riservati
Umberto Boccioni: Stati d’animo. Quelli che vanno, 1911 Milano, Museo del Novecento © Comune di Milano, tutti i diritti di legge riservati

Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni, in arrivo una grande mostra a Ferrara.

La mostra che aprirà i battenti a Palazzo dei Diamanti di Ferrara il prossimo 3 marzo si propone di posare uno sguardo nuovo sull’arte italiana di fine Ottocento. Nella rassegna verrà indagata per la prima volta la poetica degli stati d’animo e con essa uno dei fondamentali apporti del nostro paese all’arte moderna. Opere manifesto quali Ave Maria a trasbordo di Giovanni Segantini, la Maternità di Gaetano Previati, il trittico degli Stati d’animo di Umberto Boccioni, e altri importanti esiti dell’arte italiana e internazionale tra Otto e Novecento, condurranno i visitatori in un viaggio nei territori dello spirito.

Dante Gabriel Rossetti, Beata Beatrix, 1880, Olio su tela, cm 86 x 66,7. Edimburgo, National Galleries of Scotland. Dono di A.E. Anderson in memoria del fratello Frank, 1928. © Bridgeman Images
Dante Gabriel Rossetti, Beata Beatrix, 1880, Olio su tela, cm 86 x 66,7. Edimburgo, National Galleries of Scotland. Dono di A.E. Anderson in memoria del fratello Frank, 1928. © Bridgeman Images

Si tratta di un momento cruciale per l’avvento della modernità che vede scienza e arte impegnate come mai prima nell’indagine della psiche, con gli artisti che sperimentano un nuovo alfabeto visivo capace di portare nell’opera la materia mutevole e inafferrabile degli stati d’animo. Tra di loro figurano i protagonisti della scena artistica dell’epoca, dai maestri del simbolismo e divisionismo, come Segantini, Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli e Medardo Rosso, fino a quelli dell’avanguardia futurista, i più giovani Balla, Carrà e soprattutto Boccioni.

In questo progetto Gaetano Previati, artista di punta delle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, occupa un posto del tutto particolare, come infatti affermò lo stesso Boccioni: «Con lui le forme cominciano a parlare come musica, i corpi aspirano a farsi atmosfera, spirito e il soggetto è già pronto a trasformarsi in istato d’animo».

Giuseppe Pellizza da Volpedo:, Ricordo di un dolore (Ritratto di Santina Negri), 1889. Olio su tela, cm 106 x 79,5. Bergamo, Accademia Carrara Bergamo, su concessione di Fondazione Accademia CarraraGiuseppe Pellizza da Volpedo:, Ricordo di un dolore (Ritratto di Santina Negri), 1889. Olio su tela, cm 106 x 79,5. Bergamo, Accademia Carrara Bergamo, su concessione di Fondazione Accademia Carrara
Giuseppe Pellizza da Volpedo: Ricordo di un dolore (Ritratto di Santina Negri), 1889. Olio su tela, cm 106 x 79,5. Bergamo, Accademia Carrara Bergamo, su concessione di Fondazione Accademia Carrara

La mostra nasce proprio dalla volontà di approfondire e mettere in risalto il fondamentale ruolo giocato dall’artista ferrarese nel creare un ponte tra l’eredità dell’Ottocento e le avanguardie artistiche del nuovo secolo.

Stati d’animo
Arte e psiche tra Previati e Boccioni
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
3 marzo > 10 giugno 2018

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