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Free Fire, pallottole anni ’70

Free Fire Ben Wheatley

Free Fire Ben WheatleyFree Fire, pallottole anni ’70. Produce Scorsese. Al cinema dal 7 dicembre.

Boston, 1978. In un deposito abbandonato, Justine (Brie Larson) ha organizzato un incontro tra due irlandesi e una gang guidata da Armie Hammer (ormai ovunque, a breve in Call My By Your Name, Final Portrait e Mine)  per la vendita di un carico di armi da fuoco. Ma ovviamente qualcosa va storto e comincia un gioco per la sopravvivenza. Un capannone, due squadre e munizioni a strafottere.

Free Fire segna il ritorno di Ben Wheatley alla Rook Films, dopo che aveva lasciato brevemente l’ovile per girare High-Rise – La rivolta, adattamento del romanzo di J.G. Ballard “Il condominio”, prodotto da Jeremy Thomas e del quale s’era parlato più per un nudo di Tom Hiddleston che altro.

>> Alla produzione anche Martin Scorsese, per un film che vede un cast all stars: Brie Larson (Oscar miglior attrice protagonista 2016 per Room), Cillian Murphy (Inception, Dunkirk, Sunshine),  Noah Taylor e Jack Reynor tra gli altri.

Con Free Fire Wheatley sfoga la sua passione per il cinema d’azione: “È una sorta di cinema puro. Volevo fare qualcosa che fosse dinamico e cinetico, che fosse basato sul montaggio, un aspetto del cinema che adoro”. free-fire_new

Per la colonna sonora di Free Fire, Wheatley ha scelto il duo di Geoff Barrow e Ben Salisbury, freschi delle musiche di Ex Machina. “Ho coinvolto i Portishead (la band di Barrow) in High-rise – La rivolta e apprezzato il loro lavoro per Ex Machina. Per Free Fire abbiamo chiesto loro qualche brano prima delle riprese. È stato molto utile poterli far sentire durante i pitch, per dare l’idea del tono che avrebbe avuto il film -ha  spiegato Wheatley – La maggior parte del film non ha accompagnamento musicale, così i loro brani, quando sono presenti, possono prendere il sopravvento. Sono di grande impatto”.

Particolarmente azzeccata la fotografia di Laurie Rose, già al lavoro su Peaky Blinders (serial TV sempre con Cillian Murphy), London SpyHigh-Rise: La rivolta.
La produzione di Scorsese sicuramente apre molte porte, ma non per forza è una garanzia: il regista produce molto e non tutte le ciambelle escono col buco, basti ricordare L’uomo di neve o il suo pompatissimo serial TV, Vinyl: stroncato dopo una stagione.

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