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Seven sisters – What happened to Monday. Sette gemelle per Noomi Rapace

seven sisters - what happened to monday

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Seven Sisters, dal 30 novembre al cinema una nuova distopia con Noomi Rapace nel ruolo di sette sorelle ribelli.

2073 : il pianeta è afflitto da sovrappopolamento e carestia. L’aumento incontrollato delle nascite ha costretto i governi a mettere in atto la drastica politica del Figlio Unico istituita dal Bureau per il Controllo delle nascite, diretto dalla Dott.sa Cayman (Glenn Close) che impone l’ibernazione dei figli in eccesso. Una donna muore durante il parto di sette gemelle (tutte interpretate da Noomi Rapace), e per salvarle il nonno (Willem Dafoe) le nasconde chiamandole Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato e Domenica. Ognuna di loro potrà uscire di casa solo nel giorno della settimana corrispondente al loro nome con l’identità di Karen Settman e il divieto assoluto di rivelare il segreto della loro famiglia.

A dare volto e corpo alle sette sorelle è l’attrice svedese Noomi Rapace (Uomini che odiano le donne, Prometheus).
Le sorelle condividono l’identità di una sola persona, l’impassibile e professionale Karen Settman, il cui obiettivo è mimetizzarsi e passare inosservata agli occhi del Bureau per il Controllo delle Nascite. Karen è il loro alter ego e il mezzo tramite cui le Settman possono guadagnare soldi e sopravvivere: le rappresenta tutte, ma non è nessuna di loro. seven sisters - what happened to mondayLunedì è estremamente intelligente, sofisticata, elegante, forte, calma, ambiziosa e motivata. A lei spetta affrontare il giorno peggiore della settimana ed è colei che più fedelmente rappresenta Karen Settman.
Martedì fuma spinelli, è alla mano e un po’ new age. Se potesse vivere nel mondo, sarebbe una hippy. Mercoledì è atletica, esuberante, forte, sicura di sé, grintosa e una grande sportiva, un maschiaccio.
Giovedì è la ribelle del gruppo. Sogna la libertà, ha un cuore selvaggio e si sente intrappolata nella situazione in cui vive. Venerdì è introversa, un piccolo genio della tecnologia, della matematica e della scienza. È la mente che sta dietro tutto. Sabato è estroversa, festaiola, simpatica, impertinente, è bionda, sexy e femminile.
Sabato ha un atteggiamento positivo verso ogni cosa e, sotto sotto, è molto romantica. Domenica è gentile, comprensiva, materna e molto seria. Pensa sempre agli altri prima che a se stessa.

>> Nascoste per sei giorni a settimana, le sette sorelle sono libere di essere loro stesse solo nella prigione del loro appartamento. Tutto procede fino a che, un giorno, Lunedì non fa più ritorno a casa…

seven sisters - what happened to monday

Seven Sister si inserisce a buon titolo nel filone della Fantascienza dispotica, che vanta illustri precedenti e altrettanto illustri contemporanei. Nuove forme di governo atte a far fronte a emergenze sociali e ambientali, controllo delle nascite, esplosione demografica e sovrappopolamento sono alcuni dei temi, in diverse declinazioni e angolature, che accomunano il genere.
Per il grande schermo ricordiamo, tra gli altri: 2022: i sopravvissuti (Soylent Green), Fahrenheit 451, Gattaca  – La porta dell’universo, Matrix,  Hunger Games, Snowpiercer, fino a The Lobster. Tra gli italiani anche I Viaggiatori della notte e La Decima Vittima. Per il piccolo schermo invece, ricordiamo solo i recentissimi The Handmaid’s Tale e, soprattutto, Black Orphan. Quest’ultimo, serial che vede protagoniste una serie di sorelle clone, non può che essere il paragone diretto con Seven Sisters. Anche lì abbiamo la ribelle tribolata, la genialoide con i maglioni extra large, la sexy svampita, la cinica egoista anaffettiva, etc: si vogliono bene, ogni tanto litigano, vengono braccate da cattivi dalla misteriosa identità e devono ingaggiare una lotta per la sopravvivenza senza esclusione di colpi, come reciterebbe il più classico dei “lanci”.

Seven Sisters, diretto da Tommy Wirkola, sa però svilupparsi in autonomia, imboccando la strada giusta per non sembrare la copia di nessuno dei suoi predecessori.

Noomi Rapace si conferma un’ottima attrice, versatile e convincente e va ad aggiungersi alla lista delle attrici che sono state gemelle al cinema (o in TV) – Bette Davis due volte (in L’anima e il volto del 1946 e in Chi giace nella mia bara? del 1964) e Tatiana Maslany che per le sue sorelle clone in Orphan Black ha vinto un Emmy nel 2016, per esempio.

Glenn Close nei panni dell’impassibile cattiva fa, come al solito, Glenn Close. Da tenere d’occhio Nadiv Molcho (il giovane medico che ha fatto venire alla luce le sette sorelle).

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