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La lezione caravaggesca, perle dell’Ottocento e ‘Gioielli e orologi’ nei cataloghi Wannenes

Wannenes Maddalena penitente di Giovanni Baglione Maddalena penitente di Giovanni Baglione

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Dopo l’ormai consolidata trasferta milanese per l’asta di moderni e contemporanei (stasera, 23 novembre, leggi qui), Wannenes torna a Genova per gli ultimi appuntamenti dell’anno che spaziano dai preziosi ai dipinti, sia antichi che del XIX secolo. L’esposizione inizia domani, 24 novembre, a Palazzo del Melograno. Le aste saranno il 28 il 29.

Il primo catalogo esitato sarà quello dei Gioielli e Orologi il 28 novembre. Tra i top lot si segnalano un anello “Trombino” di Bulgari del 1950 circa, in platino, smeraldo e diamanti, un modello particolarmente iconico per la maison romana in quanto creato nel 1932 da Giorgio Bulgari per Leonilde Guilenetti, la sua futura moglie, come vera di fidanzamento (lotto 420, stima 10.000 – 15.000 euro).

ANELLO "TROMBINO"
420.
ANELLO “TROMBINO” IN PLATINO, SMERALDO E DIAMANTI, FIRMATO
BVLGARI, 1950 CIRCA
la parte superiore con uno smeraldo taglio ottagonale entro montatura
in diamanti taglio baguette e brillante, accompagnato da certificato
gemmologico Cisgem n. 7686 del 02/10/2017 dichiarante che
lo smeraldo è di origine Colombia con lieve riempimento di fessure
con olio
Peso g 7,70, misura 11
A PLATINUM, EMERALD AND DIAMOND “TROMBINO” RING,
SIGNED BVLGARI, 1960 CIRCA
Stima € 10.000 – 15.000

Una collana con anello in oro, calcedonio e corallo, firmati Van Cleef & Arpels, e databile al 1970 circa: questa collana può essere divisa e indossata in quattro bracciali, mentre il pendente diventa una spilla (lotto 376, stima 15.000 – 20.000 euro). Una spilla in oro “Centurione” dell’artista polacco Igor Mitoraj del 1990, opera emblematica di questo artista, in grado di rileggere la tradizione classica in chiave postmoderna (lotto 364, stima 1.800 – 2.200 euro); un gruppo di oggetti in oro firmati Cartier appartenuti al grande tenore Giuseppe di Stefano – più precisamente una sveglia in metallo dorato e una cornice in oro raffigurante Santa Cecilia, protettrice dei musicisti -, stimati 8.000 – 12.000 euro (lotto 377).

VAN CLEEF & ARPLES
376.
COLLANA E ANELLO IN ORO, CALCEDONIO E CORALLO, FIRMATI VAN
CLEEF & ARPELS, CIRCA 1970
la collana decorata con corallo rosa e calcedoni cabochon alternati,
il pendente indossabile anche come spilla; anello en suite, numerati
B2060, 128174, 15479, punzoni francesi dell’oro, la collana può essere
divisa e indossata in quattro bracciali
Peso totale g 244,00 circa, con controanello
A GOLD, PINK CORAL AND CHALCEDONY NECKLACE AND
RING, SIGNED VAN CLEEF & ARPLES, 1970 CIRCA (7)
Stima € 15.000 – 20.000
SPILLA IN ORO , IGOR MITORAJ
364.
SPILLA IN ORO “CENTURIONE”, IGOR MITORAJ, 1990
in oro, fusa a cera persa, accompagnata da certificato di autenticità,
misura cm 4,5x3x3 circa
Peso g 57,30 circa
A GOLD “CENTURIONE” BROOCH, IGOR MITORAJ, 1990
Stima € 1.800 – 2.200
CARTIER
377.
GRUPPO DI GIOIELLI IN ORO, FIRMATI CARTIER
composto da una una sveglia in metallo dorato, di forma
circolare, quadrante bianco, con indici in oro, lancette
a bastone, con astuccio in pelle rossa e iniziali G.D.S.
e da una cornice in oro raffigurante Santa Cecilia, patrona
dei musicisti, decorata con motivi floreali in rubini
e smeraldi taglio tondo, punzone 18k, firmata Cartier,
con astuccio in pelle rossa
Peso totale g 445,00 circa
A GROUP OF JEWELLERY SIGNED CARTIER (2)
Stima € 8.000 – 12.000

Un anello in platino con una perla naturale di 14,50 mm circa (lotto 386) ha una stima di 10.000 – 15.000 euro, una è valutata tra gli 8.000 ed i 12.000 euro, mentre una collana in platino e diamanti anni Cinquanta di Chaumet (lotto 425) è quotata 20.000 – 30.000 euro. Infine, paio di orecchini con diamanti taglio goccia del peso di carati 3.44 e 3.45, sono stimati 45.000 – 55.000 euro (lotto 419).

anello in platino con una perla naturale di 14,50 mm circa (lotto 386)
HyperFocal: 0anello in platino con una perla naturale di 14,50 mm circa (lotto 386)
spilla “en tremblant” in argento e diamanti del 1860 circa realizzata come un bouquet di fiori (lotto 395)
spilla “en tremblant” in argento e diamanti del 1860 circa realizzata come un bouquet di fiori (lotto 395)
collana in platino e diamanti anni Cinquanta di Chaumet (lotto 425)
collana in platino e diamanti anni Cinquanta di Chaumet (lotto 425)
orecchini con diamanti taglio goccia del peso di carati 3.44 e 3.45 (lotto 419).
orecchini con diamanti taglio goccia del peso di carati 3.44 e 3.45 (lotto 419).

Per l’alta orologeria, infine, si segnalano due cronografi da polso da uomo: il primo in oro bianco Audemars Piguet, Royal Oak (lotto 107, stima 22.000 – 28.000 euro), e il secondo in oro Vacheron Constantin, ref. 47100 del 1990 circa ( lotto 459, stima 8.000 – 10.000). Ma il top lot di questa sezione è un orologio da polso Rolex Chrono in acciaio, ref.4048 del 1940 circa, cassa Oyster in acciaio, n. 206277 e firmato Rolex Oyster Chronographe Antimagnetique (lotto 427 stima 20.000 – 40.000 euro): è il primo Oyster con l’aggiunta del terzo contatore delle ore, viene chiamato il “barilotto”, per il relativo bottone di carica con una forma particolare che risulta, estremamente desueta ed affascinante bombata, quasi curva.

Audemars Piguet, Royal Oak (lotto 107
Audemars Piguet, Royal Oak (lotto 107)
Vacheron Constantin, ref. 47100 del 1990 circa ( lotto 459)
Vacheron Constantin, ref. 47100 del 1990 circa ( lotto 459)
OROLOGIO DA POLSO IN ACCIAIO, ROLEX
427.
OROLOGIO DA POLSO IN ACCIAIO, ROLEX CHRONO, REF. 4048, CIRCA 1940
cassa Oyster in acciaio, n. 206277, anse ricurve, fondello e corona a vite, pulsanti a pompa, cinturino e fibbia non originali, quadrante argentato,
firmato Rolex Oyster Chronographe Antimagnetique, indici stilizzati, scala telemetrica e tachimetrica esterna, quadrantino dei secondi al 9, contatore
dei 30 minuti e delle 12 ore, movimento a carica manuale, firmato Rolex, cal. Valjoux VZH, nichelato, 17 rubini, innesto a ruota a colonne,
scappamento ad ancora, bilanciere monometallico con viti, spirale Breguet
Diam mm. 35,00 circa
A STAINLESS STEEL WRISTWATCH, ROLEX CHRONO, REF. 4048, 1940 CIRCA
Stima € 20.000 – 40.000

Il giorno successivo, il 29 novembre, il catalogo dei Dipinti Antichi, dove in primo piano troviamo la lezione caravaggesca nella sua travolgente forza evocativa nasce dal principio che la luce, il colore e la forma sono strumenti per cogliere e ‘sentire’ la natura delle cose. Il suo passaggio a Napoli, nei primi anni del ‘600, è fondamentale per riscrivere un linguaggio visivo che privilegia l’attenzione alla realtà rispetto all’esuberanza, quasi dionisiaca, della pittura classicista. Una impostazione questa che si rilette fortemente in tre opere inedite di tre diversi artisti databili tra il 1615 e il 1750: tele sicuramente emblematiche che testimoniano una continuità nella ricerca del vero pur nei mutamenti del clima sociale, economico e culturale.

Maddalena penitente di Giovanni Baglione
Maddalena penitente di Giovanni Baglione

Nella Maddalena penitente di Giovanni Baglione, databile alla fine del secondo decennio del Seicento, l’eredità caravaggesca si traduce in una accentuazione pietistica che prende forma nell’abile gioco di ombre sul viso, sul teschio e sul volume aperto. L’impianto compositivo, così come il registro cromatico, è ridotto all’essenziale, per la volontà dell’artista a riportare ‘al naturale’ la rappresentazione mistica (lotto 752, stima 15.000 – 25.000 euro).

Nell’esuberanza realistica della Natura morta di pesci e frutti di mare di Giuseppe Recco databile alla fine del quinto decennio del ‘600, possiamo invece intravvedere una metafora della transitorietà della vita, della fuggevolezza delle emozioni, della bellezza stessa, tanto immortale quanto fugace (lotto 754, stima 15.000 – 25.000 euro).

Natura morta di pesci e frutti di mare di Giuseppe Recco
Natura morta di pesci e frutti di mare di Giuseppe Recco

Nella Coppia di giovani amanti (o Allegoria dell’Amore) di un pittore napoletano del XVIII secolo da riferire alla mano di Giuseppe Bonito (opera tanto vicina alla maniera di Gaspare Traversi, da ipotizzarne l’autografia), tela riferibile al 1740-1750, scorgiamo, infine, un romanticismo ante-litteram, che oltrepassando le convezioni sociali, esalta la passione sincera e gratuita, una delle bandiere dell’Età del Lumi (lotto 753, stima 15.000 – 25.000 euro).

Coppia di giovani amanti (o Allegoria dell’Amore) di un pittore napoletano del XVIII secolo da riferire alla mano di Giuseppe Bonito
Coppia di giovani amanti (o Allegoria dell’Amore) di un pittore napoletano del XVIII secolo da riferire alla mano di Giuseppe Bonito

Le epoche, come gli artisti, si succedono nelle pagine del catalogo. Un Paesaggio con figure e armenti di Giuseppe Bacigalupo, uno dei maggiori artisti genovesi dell’età neoclassica (lotto 701, stima 8.000 – 12.000 euro), un intenso Ritratto di fanciulla di Pier Francesco Cittadini, allievo nella Bologna di inizio ‘600 di Daniele Crespi e successivamente di Guido Reni, dove l’origine milanese emerge prepotentemente nel piglio realistico di tradizione lombarda, senza tralasciare l’eleganza e le sontuosità di immagine della tradizione romana, veneta e quella locale, rappresentata da Cesare e Benedetto Gennari (lotto 714, stima 10.000 – 15.000 euro), e un Trittico con la Crocefissione e Santi commissionato ad Aimo e Balzarino Volpi nel 1504 da Bartolomeo de Ferretis di Montemagno, opera originariamente destinata alla chiesa di Santa Maria degli Angeli a Casale Monferrato (lotto 748, stima 100.000 – 120.000 euro).

 Paesaggio con figure e armenti di Giuseppe Bacigalupo
Paesaggio con figure e armenti di Giuseppe Bacigalupo
Ritratto di fanciulla di Pier Francesco Cittadini,
Ritratto di fanciulla di Pier Francesco Cittadini
Trittico con la Crocefissione e Santi commissionato ad Aimo e Balzarino Volpi
Trittico con la Crocefissione e Santi commissionato ad Aimo e Balzarino Volpi

Originale ed eccentrica la qualità dell’Adorazione dei Magi del genovese Simone Barabino (lotto 805, stima 26.000 – 35.000 euro), come il disegno con vergato con sublime grazia nel recto (Un putto seduto) e nel verso (Un putto che vola) da Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio (lotto 843, stima 5.000 – 7.000 euro). Una Annunciazione del pittore umbro del XV secolo (lotto 851), è stimata 5.000 – 8.000 euro, e due predelle raffiguranti L’Orazione nell’orto (lotto 928, stima 50.000 – 70.000 euro) e la Salita al Golgota (lotto 929, stima 50.000 – 70.000 euro) di grande impatto plastico e coloristico di un pittore del XV-XVI secolo da identificare a Bartolomé de Cárdenas (Cordova, 1440 – Barcellona, 1498), meglio conosciuto come Bartolomeo Bermejo. Debitore della figuratività nordica e provenzale l’angelo in volo visibile nell’Orazione nell’orto, così quell’attenzione ai dettagli, in modo particolare dei brani paesistici e delle verzure.

Adorazione dei Magi del genovese Simone Barabino
Adorazione dei Magi del genovese Simone Barabino
nel recto (Un putto seduto) e nel verso (Un putto che vola) da Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio
nel recto (Un putto seduto) e nel verso (Un putto che vola) Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio
Annunciazione
Annunciazione
Annunciazione
Annunciazione
L’Orazione nell’orto di Bartolomeo Bermejo.
L’Orazione nell’orto di Bartolomeo Bermejo.
La  Salita al Golgota di Bartolomeo Bermejo.
La Salita al Golgota di Bartolomeo Bermejo.

Il catalogo, comprende come d’uso, una interessante sezione dedicata con delle autentiche perle dell’Ottocento italiano, come ad esempio Antonio Mancini, una folgorante eccezione nella sua capacità di essere libero da ogni vincolo di appartenenza che il verismo, la macchia, e il quadro di storia, in grado di proiettarsi con geniale intuito verso la modernità, presente con due interessanti pastelli del 1927, Ragazza femminile seduta (lotto 1003, stima 7.000 – 9.000 euro) e Gruppo di due giovani donne (lotto 1004, stima 7.000 – 8.000 euro), dove con pochi tratti Mancini fa vibrare recondite emozioni di giovani donne che amano amare.

Antonio Mancini
Antonio Mancini
Antonio Mancini
Antonio Mancini

Emoziona anche l’appassionato naturalismo del fiorentino Niccolò Cannicci nella tela Nei campi (lotto 957, stima 24.000 – 26.000 euro), così come l’armonia luministica di Giuseppe De Nittis nel Paesaggio con figure (lotto 987, stima 40.000 – 60.000 euro) ed, infine, la maestria di Giuseppe Pelizza da Volpedo nel suo Paesaggio gioca sulle variazioni del verde per infondere nello spettatore un senso di pace e serenità (lotto 1009, stima 12.000 – 14.000 euro), e l’asciutta essenzialità di Giovanni Fattori nella Campagna livornese, dove la sicurezza del tocco è a servizio della verità della natura, scevra da ogni leziosità (lotto 1016, stima 40.000 – 60.000 euro).

Niccolò Cannicci
Niccolò Cannicci
Giuseppe De Nittis
Giuseppe De Nittis
Giuseppe Pelizza da Volpedo
Giuseppe Pelizza da Volpedo
Giovanni Fattori
Giovanni Fattori

 

 

ASTE WANNENES

ASTA 234
28 NOVEMBRE 2017
Prima Tornata ore 10:00 lotti 1 – 189
Seconda Tornata ore 15:00 lotti 190 – 377
Terza Tornata ore 19:00 lotti 378 – 573

ASTA 235-236
29 NOVEMBRE 2017
Prima Tornata ore 14:00 lotti 601 – 817
Seconda Tornata ore 17:30 lotti 818 – 929
Terza Tornata ore 21:00 lotti 930 – 1058
ESPOSIZIONE
24-27 NOVEMBRE 2017
Palazzo del Melograno
Piazza Campetto 2, Genova
10.00 – 13.00 | 14.00 – 18.00

www.wannenesgroup.com

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