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Riforma musei: boom di incassi e visitatori nel 2016

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A tre anni dalla riforma museale promossa dal ministro della cultura Dario Franceschini i dati divulgati sui musei statali italiani continuano a restituire impressioni positive.

È pari a circa 50 milioni di euro l’aumento di incassi registrato tra il 2013 e il 2016 (+38,4%) con un trend ancora in crescita nel 2017 (+13,5%), mentre i visitatori passano dai 38,4 mln del 2013 ai 45,5 del 2016 (+18,5%), numeri che presumibilmente arriveranno a 50 mln nel 2017.

>> Il ministro della cultura si dichiara soddisfatto:«La riorganizzazione sta dando i suoi frutti – con una – radicale inversione di tendenza».

Lazio regione capofila: i suoi musei statali hanno accolto nel 2016 20,3 milioni di visitatori (17,7 nel 2013) con incassi per 67,6 milioni (55,2 nel 2013). Contro ogni aspettativa la Campania supera la Toscana, piazzandosi per la prima volta al secondo posto con oltre 8 milioni di visitatori (+32,6%) nel 2016 (contro i 6 del 2013) e gli introiti che, grazie anche al boom di Pompei, Reggia di Caserta, Capodimonte e Museo archeologico di Napoli, superano i 41,7 milioni di euro contro i 28,7 milioni del 2013.

Un capitolo a parte sono i 30 musei autonomi nati con la riforma Franceschini che registrano una crescita del 28,4% degli introiti e del 19,3 dei visitatori, un trend in crescita anche nel 2017 (+14,5% introiti, +11% visitatori).

Per quanto riguarda il 2017 in testa alla lista delle regioni più virtuose in termini di visitatori e incassi c’è la Liguria (+22,7% visitatori, +8,4% incassi), seguita da Puglia (+18,3% e +13,5%) e Veneto (+20% e +73,7%).

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