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L’ansia esistenziale di Giacometti. A Londra, un bronzo da Sotheby’s e una retrospettiva

PROPERTY FROM A DISTINGUISHED PRIVATE COLLECTION: ALBERTO GIACOMETTI, GRANDE FIGURE, 1947. ESTIMATE: £15,000,000–25,000,000
PROPERTY FROM A DISTINGUISHED PRIVATE COLLECTION: ALBERTO GIACOMETTI, GRANDE FIGURE, 1947. ESTIMATE: £15,000,000–25,000,000
PROPERTY FROM A DISTINGUISHED PRIVATE COLLECTION: GRANDE FIGURE, 1947. ESTIMATE: £15,000,000–25,000,000

Sotheby’s, Londra, 21 giugno 2017

Si erge dal suolo con una divinità. Il bronzo di Alberto Giacometti “Grande Figure” sembra in contatto con le sculture antiche. Con loro ha in comune una grande dignità. La donna, immobile testimonianza della fragile condizione della natura umana, si eleva muta nella sua cruda forma.

Giacometti l’ha realizzata nel 1947, a due anni dal suo ritorno a Parigi, dopo l’esilio durante il conflitto mondiale. Dopo la guerra, la sua arte non poteva più essere la stessa. Il ’47 è un anno cruciale per la sua vita lavorativa. In questa nuova fase artistica le sue sculture si allungano. È proprio da questo momento in poi che realizza alcune delle sue più grandi e celebrate creazioni, come  “L’homme au doigt” e  “L’homme qui marche”.

Alberto Giacometti
L’homme au doigt (DETTAGLIO), 1947, bronze, Tate Modern, London © The Estate of Alberto Giacometti (Fondation Giacometti, Paris and ADAGP, Paris), licensed in the UK by ACS and DACS, London 2017 © Tate, London 2017
Alberto Giacometti,
L’Homme qui marche, 1947, bronze, Alberto Giacometti-Stiftung, Kunsthaus, Zurich © The Estate of Alberto Giacometti (Fondation Giacometti, Paris and ADAGP, Paris), licensed in the UK by ACS and DACS, London 2017

In questa unica scultura dorata l’ansia esistenziale del periodo del dopoguerra si traduce in una forma femminile aspramente  espressiva. Esattamente settant’anni dopo la sua il suo concepimento, “Grande Figure” viene offerta in asta da Sotheby’s a una stima di 15-25 milioni di sterline nella evening sale di arte impressionista e moderna del 21 giugno a Londra.

I tre top price dell’artista in asta sono proprio tre bronzi che hanno realizzato prezzi che hanno sfondato il muro dei 100 milioni di dollari: “L’homme au doigt” del 1947 venduto per 141.285.000 $ durante l’asta tematica “Looking Forward to the Past” di Christie’s New York nel maggio del 2015, “L’homme qui marche I” del 1960 aggiudicato a 103.689.994 $ (65.001.250 £) da Sotheby’s a Londra nel febbraio del 2010 e “Chariot” del 1950 battuto a  100.965.000 $ nel novembre del 2014 sempre da Sotheby’s ma a New York.


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Fino al 10 settembre è in corso nella capitale del Regno Unito una grande mostra retrospettiva dedicata a Giacometti alla Tate Modern, la seconda dopo quella del 1965. Organizzata in collaborazione con la Fondazione Giacometti di Parigi, la mostra ospita 250 opere che testimoniano il percorso dello scultore svizzero.  (info qui).

Il grande bronzo in asta da Sotheby’s, alto più di un metro, arriva nella città inglese scossa dagli attentati terroristici degli ultimi mesi e dall’ultimo scioccante fatto di cronaca, l’incendio alla Grenfell Tower.

Il senso di ansia e angoscia dell’artista svizzero, a settant’anni di distanza, purtroppo sembra ancora molto attuale.

 

 

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