Battipalo: una romantica proposta gourmet sul Lago Maggiore

Con il caldo torrido della città ogni occasione è buona per fare una gita fuori porta e trovare un po’ di refrigerio. Non serve andare lontano, a meno di un’ora d’auto da Milano c’è l’affascinante Lago Maggiore con Stresa e le sue Isole Borromee ed è proprio in questo paesaggio sulla sponda piemontese e accanto al porto tranquillo di Lesa che sorge il ristorante “Battipalo”.

Il ristorante gourmet prende il nome da un attrezzo agricolo per piantare i pali inventato da Leonardo Da Vinci. Conta solo quaranta coperti e, grazie alla sua vista mozzafiato e un piacevole dehors, regala una atmosfera unica, perfetta per una cena al tramonto intima e romantica. L’idea di Battipalo nasce da due ex compagni di scuola, ora marito e moglie, con la passione per la cucina e il vino. Un bel giorno, era il 2009, decidono di lasciarsi la carriera commerciale alle spalle per intraprendere la strada della ristorazione.

Simona Benetti e Gabriele Boggio, due caratteri diversi e complementari: lei timida e materna ama esprimersi attraverso i suoi piatti; lui uomo tutto “di un pezzo” ha fatto dell’accoglienza la sua arte dedicando gran parte del suo tempo nella ricerca di vini e champagne di nicchia. Forse è proprio l’estate il momento giusto per fare tappa al Battipalo e vivere la sensazione di stare sospesi sulle acque del Maggiore gustando una tempura di pesce di acqua dolce da intingere in una salsa a base di wasabi e zenzero o un piatto di linguine di farro e orzo con lavarello sotto sale croccante. Il menu segue le stagioni e gli ingredienti sono prevalentemente a km0.

Agoni, anguille, lucioperca e persico sono i pesci di lago protagonisti dei piatti della Chef Simona. Le erbe spontanee – tarassaco, dente di leone e piantaggine in primis – non mancano mai nelle portate del Battipalo così come i formaggi di Ossola e Valsesia e la verdura, rigorosamente dell’orto. Il pane è del maestro culinario Eugenio Pol mentre la pasta è fatta in casa con farine di grani antichi e lievito madre. Gabriele penserà a consigliare il giusto vino da abbinare ad ogni portata. La sua carta è ritagliata su misura per la cucina di Simona e raccoglie etichette italiane e francesi: si contano oltre quaranta piccoli produttori biodinamici di champagne e bottiglie dalla Borgogna.

Camilla Rocca& Francesca Corradi