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L’ultima lettera di Guttuso prima di morire: “Perché non vieni, amata mia?”

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L’ultima lettera di Renato Guttuso fu scritta segretamente da un uomo in fin di vita con un ultimo desiderio: rivedere la sua Marta.

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Artwork by Helmut Newton, Countess Marta Marzotto in her garden with her Portrait by Renato Guttuso, Made of gelatin-silver print on baryté paper

La Marzotto, però, non ricevette mai quella missiva. Il cancro stava consumando il pittore siciliano e dal suo tono emerge tutta la paura, la malinconia, in un ultimo disperato appello alla sua musa.

Renato Guttuso Spes contra Spem 1982 Olio su tela Varese, Fondazione Francesco Pellin
Renato Guttuso
Spes contra Spem
1982
Olio su tela
Varese, Fondazione Francesco Pellin

Le ultime parole furono affidate in fretta al portiere Aldo Torroni e spedite poi da un anonimo alla procura di Roma quando oramai il pittore era morto da mesi. Un mistero ancora da risolvere mentre a noi resta una lettera clandestina che rispecchia totalmente la storia intensa e complicata fra i due personaggi:

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 “Carissima Martina.

Io sto molto male, vorrei averti vicino e non capisco perché non torni ancora.

I corvi mi attorniano e i miei momenti di lucidità sono sempre più rari.

Non mi fanno telefonare. Fabio mi ha parlato di adozione e temo mi faccia firmare carte compromettenti in un momento di mio ribasso.

Mi dispiace dirti queste cose, ma se tu mi fossi vicino sarei capace anche di guarire. Sono sempre in attesa di vederti entrare, perché non vieni, amata mia?”.

 Autoritratto, 1975, olio su tela di Renato Guttuso
Autoritratto, 1975, olio su tela di Renato Guttuso

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