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Schiele all’asta da Sotheby’s. Una Danaë dal sapore klimtiano quota 40 milioni $

Egon Schiele, Danae, 1909 sotheby's Egon Schiele, Danae, 1909
Egon Schiele, Danae, 1909 sotheby's
Egon Schiele, Danae, 1909

Egon Schiele all’asta da Sotheby’s.  Il prossimo 16 maggio Danaë  andrà all’incanto a New York e sarà tra i cavalli di battaglia della Evening Sale di arte impressionista e moderna. Il grande olio è stato dipinto nel 1909, quando l’artista aveva solo 19 anni.

La storia della giovinetta sedotta da Zeus è un tema caro a molti artisti, apprezzata in tutte le epoche e anche dai collezionisti che frequentano le vendite all’asta. Ricordiamo infatti la versione del seicentesco Orazio Gentileschi (1563-1639) che è stata venduta nel gennaio del 2016 da Sotheby’s a New York al Getty Museum di Los Angeles per 30.490.000 dollari (era stimata tra i 25 e i 35 milioni). L’opera aveva centrato il nuovo record per l’artista.

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Orazio Gentileschi

Anche la fanciulla del pittore austriaco all’asta a maggio sembra in cerca di record. E’ stata stimata 30-40 milioni di dollari, una cifra vicina all’attuale top price dell’artista che risale al 2011, quando il paesaggio raffigurante una città, del 1914, “Häuser mit bunter Wäsche (Vorstadt II)” era stato venduto sempre da Sotheby’s per $39.8 milioni. Nella top five dei suoi migliori risultati in asta le prime quattro posizioni sono di paesaggi e una natura morta di fiori realizzati tra il 1914 e il 1915. Bisogna attendere la quinta posizione per un’opera che contempli la figura umana: “Liebespaar (Selbstdarstellung Mit Wally)(Lovers – Self-Portrait With Wally)” venduto per  12.390.113 $ (7.881.250 £) nel 2013 a Londra. Questa coppia di amanti proveniva dalla collezione del Leopold Museum di Vienna. Era stata venduta  insieme ad altre due opere di Schiele per recuperare fondi per il museo stesso.

Häuser mit bunter Wäsche (Vorstadt II)
Häuser mit bunter Wäsche (Vorstadt II)

Danaë è uno dei più grandi oli di Schiele raffiguranti una donna nuda e già annuncia tutte le caratteristiche della sua pittura che andranno delineandosi chiaramente nei successivi dieci anni, fino alla sua prematura morte. Dopo l’esposizione a Hong Kong il 27 e 28 aprile, il dipinto volerà a New York per l’esposizione dei lotti pre-asta dal 5 maggio.

Il mito racconta di come Danae, figlia bellissima di Acrisio di Argos, fosse stata rinchiusa in una torre dal padre per tenere lontano da lei gli uomini e impedire così che desse alla luce un figlio che, secondo un oracolo, l’avrebbe ucciso.  Il re non aveva considerato l’appetito di Zeus. Nonostante la reclusione, il padre degli dei si trasforma in pioggia d’oro e raggiunge la fanciulla. Da quella pioggia d’oro nacque Perseo.

Danae di Gustav Klimt
Gustav Klimt, Danaë, 1907-08, Estate of Hans Dichand, Vienna

Nonostante i punti di contatto dell’opera con lo stesso soggetto di Gustav Klimt del 1907/1908, nella scheda dell’opera in arrivo in asta si legge come Jane Kallir – autrice del catalogo ragionato di Schiele – abbia descritto le differenze tra le due Danaë. Secondo la studiosa, l’interpretazione del mito di Klimt, che è stata esposta a Vienna nel 1908, differisce da quella del giovane Schiele innanzitutto per la pioggia dorata, che in Klimt sembra accarezzare i fianchi della ragazza in carne e sensuale, mentre in Schiele è una cascata sopra la sua testa, tanto che il nudo sembra che stia solo facendo il bagno. La sua Danae è raffigurata piatta e più stilizzata.

Schiele ha immaginato Danaë avvolta in una pioggia d’oro in cui però sembra prevalere il fondo scuro che sembra quasi inglobarla, come una pianta carnivora. Da queste tonalità più scure emerge la delicatezza dei lineamenti del suo volto, in contrasto con la mano e la spalla, che anticipano già i tratti più spigolosi degli anni futuri.

www.sothebys.com

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