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“Internet non è per sempre”. A Parma la riflessione di Guido Segni e Luca Leggero

Luca Leggero Bag Gallery Luca Leggero, Google art on Canvas (The Starry Night by Vincent van Gogh)

Alla BAG Gallery di Parma, Internet non è per sempre… Il 28 aprile 2017 inaugurerà la mostra SEGNI LEGGERI: la bipersonale di Guido Segni e Luca Leggero, entrambi artisti toscani selezionati dalla galleria per la forza concettuale espressa dai loro lavori. L’esposizione (a cura di Alessandra Ioalé) in forma di dialogo mette in luce le analogie e le differenze di due produzioni artistiche che riflettono su un tema comune: la presenza e l’uso di Internet nella vita quotidiana dell’uomo contemporaneo.

Luca Leggero, Facebook lgbt Flags Bag Gallery Parma mostra Segni Leggeri Internet non è per sempre
Luca Leggero, Facebook lgbt Flags

La mostra assume quindi la forma di una riflessione che prende spunto dall’attualità, le stesse opere presentate sono datate tra il 2013 e il 2015, a queste si aggiungono anche due lavori più recenti. Gli artisti indagano e ricercano su tematiche quali: l’immateriale digitale, l’obsolescenza programmata e di conseguenza l’esigenza di materializzazione dell’effimero all’interno del web.

Segni e Leggero sono riusciti ad andare ben oltre ciò che noi possiamo definire new media art, proprio in favore di una multidisciplinarietà che soddisfi, prima di tutto, esigenze estetico-espressive in accordo con la riflessione concettuale attuata, che pone le sue radici nel web per poi oltrepassare il confine virtuale e prendere vita in performance e materializzarsi in opere concrete attraverso l’uso di supporti e la sperimentazione di materiali anticonvenzionali.

Guido Segni, Top Expiring Bag Gallery Parma mostra
Guido Segni, Top Expiring

Le opere datate 2013 mostrano la convergenza delle due ricerche artistiche nella riflessione sulla obsolescenza programmata con opere fruibili solo tramite il web. Mentre due progetti datati 2015, A quiet desert failure di Guido Segni e la serie di tele Google Art on Canvas di Luca Leggero fanno riferimento alle immagini immagazzinate da Google Art e Google Maps. Seguono opere dal carattere talvolta più critico altre volte più ironico che indagano i meccanismi dei fenomeni di massa che caratterizzano l’era digitale, esempio per eccellenza sono i social media: Facebook Igbt Flag (2015) di Leggero e Work Less Work All (2014) di Segni.

Guido Segni, Work less Work All Bag Gallery Parma
Guido Segni, Work less Work All

Infine, la riflessione sul bisogno di materializzare quei contenuti che sono solamente virtuali prende forma negli ultimi due lavori inediti, realizzati tra il 2016 e il 2017: il basso rilievo Verba Volant di Segni e la serie di sculture Google Material Art di Leggero.

Luca Leggero Bag Gallery
Luca Leggero, Google art on Canvas (The Starry Night by Vincent van Gogh)
Luca Leggero, Nothingiseternal.net Bag Gallery Parma
Luca Leggero, Nothingiseternal.net

Informazioni utili

Segni Leggeri. Internet non è per sempre

BAG Gallery

28 aprile-28 maggio 2017

inaugurazione 28 aprile ore 18

Borgo Ronchini 3 Parma

www.bag-gallery.com

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