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TUTTO

tutto; stelle

Com’è possibile possedere tutti questi desideri?
Desideri in eccesso, straboccanti il tempo, i doveri, le circostanze.
Come se tutto, non tutto, un tutto speciale fatto apposta per te fosse necessitá fondamentale.

tutto; stelle

Il tempo é poco, il giorno divorato da obblighi e scadenze, stretto in una rete che lascia il segno delle sue corde sulla pelle ferita.
La settimana corta, quando inizia é giá vicina a concludersi.
Si risolve tutto in accumulo di mancanze e desideri interrotti.
Grandi desideri ficcati a forza in piccole celle anonime.
“Non puoi avere tutto”.
“E perché no?” Rispondo.
E se io volessi proprio quel tutto?
(E se noi volessimo proprio quel tutto?)

Ma tutto é sempre troppo, anche quando ridotto all’osso.
Bisogna priorizzare, ma io proprio non ci riesco.
“Pensa a cosa ti piace di piú”, o ancora meglio (a volte il meglio é solo un peggio travestito di perle ed oro) le cose che hai “bisogno” di fare.
Ma io non ci riesco perché ho proprio “bisogno” di fare tutto.
Come dividere quello che io vivo come un insieme di quello che sono?
Tutte quelle cose mi fanno. Ne stacco una e mi stacco un braccio.

Intanto le scadenze premono, i conti contano e pare che ora debba rispondere un altro documento informativo catastale che, secondo una nuova legge di non so quanti mesi fa, devo compilare. Ci vuole un attimo dicono ma dopo averne letto solo le istruzioni ho trentacinque minuti in meno da vivere.
Minuti rubati, sottratti a forza, coltello alla gola, ai miei desideri.
Un altra ferita si apre profonda nel ventre di quel tutto slabbrato.

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