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«Damien Hirst go home!» Blitz animalista contro il bad boy dell’arte inglese a Venezia

Il bad boy dell’arte inglese non è ancora arrivato a Venezia ma sta già surriscaldando gli animi. E’ infatti in programma una doppia mostra  di Damien Hirst, l’uomo dello squalo in formaldeide, che ha irritato non poco gli animalisti

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Non hanno gradito l’invito di monsieur Pinault a Hirst che dal 9 aprile ritorna sulla scena dell’arte contemporanea in Laguna con l’esposizione “Tesori dal Naufragio dell’Incredibile“. Così nella notte del 7 marzo sono stati scaricati davanti a Palazzo Grassi quaranta chili di sterco in segno di protesta.

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Il gesto è stato rivendicato dagli animalisti dell’associazione Centopercentoanimalisti che ha spiegato la propria  posizione in una nota: «Damien Hirst è uno di quei falsi artisti (come Nitsch e Cattelan, dei quali ci siamo già occupati) che costruiscono le loro effimere fortune sull’uso di Animali, imbalsamati squartati spesso uccisi per l’occasione, che sono il “materiale” delle loro performance. Le sue “opere” sono tra le più pagate al mondo. Il successo di Hirst si basa su due elementi: far leva sulle peggiori pulsioni e sensazioni umane, e il supporto di mercanti d’arte, critici prezzolati e galleristi. L’arte non c’entra per niente… Non sono escluse altre azioni e blitz a sorpresa contro la vergognosa “mostra” prima e durante».

>>> Lo striscione “decorato” con lo sterco recita: «Damien Hirst go home! Beccati questa opera d’arte!»

Non è la prima volta che nel nostro Paese gli animalisti cercano di boicottare mostre di artisti che lavorano anche con gli animali. Ricordiamo le grandissime polemiche sorte intorno all’esposizione palermitana ai Cantieri Culturali alla Zisa (ZAC) del luglio 2015 “Hermann Nitsch– Das Orgien Mysterien Theater”. Era partita anche una petizione sul sito Change.Org  “Cancellate la mostra di Hermann Nitsch la cui apertura è prevista il 10 Luglio 2015 presso ZAC a Palermo”.

E ancora, nel 2011, in occasione della Biennale di Venezia, era stato il nostro Maurizio Cattelan a finire nel mirono degli animalisti.  “El mona de la Biennal”, così l’avevano definito per protestare contro l’utilizzo di 2.000 piccioni imbalsamati che l’artista aveva distribuito nel Padiglione centrale della Biennale.

Ma veniamo ai giorni nostri. Ecco il video che documenta il blitz contro Damien Hirst.

E’ notte in laguna… E l’ “attacco” arriva dal canale… sulle note della colonna sonora de I pirati dei Caraibi.
Chissà se l’animalista che ha compiuto il gesto ha in fondo un animo buono come Jack Sparrow!!!

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  • Gli animalisti sarebbero buoni solo da gettare nella soda caustica e trasformati in sapone, la peggiore calamità del terzo millennio

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