Print Friendly and PDF

David Hockney: cosa rende un’immagine memorabile?

David Hockney (1937) TateShots Tate Britain David Hockney (1937)

Tate, Regno Unito. Circa ogni settimana il gruppo Tate pubblica un video – intitolati Tate Shots – riguardo gli artisti, le opere d’arte oppure le pratiche artistiche legate alla collezione del museo. Il video che abbiamo scelto oggi è dedicato a David Hockney. 

David Hockney (1937) è tra i più famosi ed influenti artisti britannici del ventesimo secolo. In questo TateShot riflette sui suoi 60 di carriera – in attesa della sua esibizione al Tate Britain. Dal 9 febbraio al 29 maggio 2017.

All’inizio del video l’artista britannico esordisce con la domanda: cosa rende un’immagine memorabile?

Proprio lui, che di opere memorabili ne ha fatte. Tanto che la città di Bradfort gli ha regalato, per i suoi 80 anni, una galleria permanente in suo onore all’interno della Cartwright Hall.

Nobody knows. Nessuno lo sa. Non sai che stai dipingendo un’opera memorabile perché non ci sono formule. Infatti, gran parte delle immagini sono dimenticabili. E, a chi accusa il suo lavoro di essere frammentario e discontinuo, Hockney risponde che c’è sempre un filo conduttore. Una precisa attitudine nei confronti dello spazio e del tempo. Un tempo elastico con cui l’artista si diverte a giocare.
Quando dipingo sono nel presente. Mi piacere vivere nel presente. Del resto, è tutto ciò che abbiamo.

Conclude dicendo che, quando vedrà l’esibizione, sarà sicuramente emozionato. Soprattutto perché si preannuncia essere la più grande personale dell’artista mai realizzata. Sessant’anni di carriera. Dai famosi dipinti delle piscine di Los Angeles ai più recenti esperimenti.

David Hockney (1937)  TateShots Tate Britain
David Hockney (1937)

Tate Britain

Tate pagina YouTube

Commenta con Facebook

leave a reply

*