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TateShots. Marina Abramović. Cosa significa pensare come un’artista

Marina Abramović (1946) Brazil TateShots Tate Modern Marina Abramović (1946)

Tate, Regno Unito. Circa ogni settimana il gruppo Tate pubblica un video – intitolati Tate Shots – riguardo gli artisti, le opere d’arte oppure le pratiche artistiche legate alla collezione del museo. Il video che abbiamo scelto oggi è dedicato a Marina Abramović.

Tanto si è visto, tanto si è scritto e tanto si è detto sul conto dell’Abramović che certamente non servono presentazioni. L’artista montenegrina, naturalizzata statunitense, ci spiega in meno di due minuti cosa significa per lei pensare come un’artista- focalizzandosi sull’artista come performer.

Secondo Marina Abramović la performance è il risultato dell’addizione di corpo e mente. Un scambio di energia. Lo stato d’animo che l’artista ha quando si trova di fronte al pubblico. Bisogna assicurarsi che una parte del cervello sia completamente sotto controllo mentre l’altra metà totalmente libera. L’atto artistico avviene quando l’artista riesce a bilanciare queste due situazioni. Due situazioni quasi contraddittorie. Essere pienamente concentrati e assolutamente sciolti.

Marina Abramović ci incita ad inseguire le idee che ci spaventano. Sostenendo che se continuiamo a fare solo che cose che ci piacciono, non ci sarà nessuna trasformazione. Perché saremo sempre fermi nello stesso posto e faremo gli stessi sbagli continuamente.

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Marina Abramović (1946)

Tate Modern

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