Split, il nuovo film del regista del Sesto Senso, in sala dal 26 gennaio. Negli Stati Uniti è già un successo.
Kevin (James McAvoy) ha 23 personalità che convivono in lui e in arrivo c’è la n° 24. Split, il nuovo film di Shyamalan (Il sento senso, The village) è un misterioso viaggio nella psiche turbata e frammentata di una mente estremamente dotata. Tre ragazze rapite e una fuga per la sopravvivenza. Chi avrà la meglio?
Split è prodotto dalla Blumhouse, casa di produzione che ha sfornato diversi horror di successo tra cui Paranormal Activity, Sinister, The Purge e The Green Inferno. Anche il precedente film di Shyamalan, The visit (2015), era prodotto dalla Blumhouse.
La collaborazione si è rivelata ottima per entrambe le parti. Un budget ridotto per la realizzazione di entrambe le pellicole, ma maggior libertà creativa per il regista a cui è stato permesso dare libero sfogo alla propria creatività.
“Voglio fare qualcosa di nuovo con ogni singolo film, realizzando cose che nessuno ha mai fatto –dice Shyamalan- è eccitante per me, ma allo stesso tempo è pericoloso e problematico, msoprattutto quando si tratta di doverlo vendere nel mondo“.
The Visit è uno dei film migliori di Shyamalan da diversi anni a questa parte. Split invece, nonostante un finale non all’altezza della costruzione narrativa, svetta in alto al botteghino americano. Cosa che non succedeva al regista da tempo immemore. Le previsioni davano un incasso tra i 20 e i 30 milioni di dollari, Split ha incassato invece 40.2 milioni di dollari in tre giorni e una media di 13mila dollari per cinema.
Colpisce l’interpretazione di James McAvoy (Espiazione, X-Men, Becoming Jane) che dà vita a un protagonista che è assieme 24 protagonisti, bilanciando fare istrionico e introspezione psicologica. Ottima anche la giovane protagonista femminile, Anya Taylor-Joy, già vista e apprezzata in versione bionda in The vvitch. 
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