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L’intimità del genio. Picasso in mostra a Campobasso

“L’INTIMITÀ DEL GENIO”
DAL 20 DICEMBRE A CAMPOBASSO UNA GRANDE MOSTRA SU PABLO PICASSO

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Quasi 200 opere tra ceramiche e grafiche di Pablo Picasso saranno ospitate nello spazio espositivo di Palazzo Gil, in Via Gorizia, a Campobasso dal 20 dicembre.

Il fondatore del Cubismo in una dimensione inedita, sorprendente, intima. La mostra in arrivo a Campobasso celebra uno dei  più grandi artisti del ‘900 attraverso una incredibile quantità di opere provenienti da collezioni private: grafiche, incisioni e ceramiche, in un’esposizione che mira a essere considerata una delle più prestigiose che il Molise abbia mai ospitato. Fino al 17 aprile 2017 negli spazi  di Palazzo Gil di via Gorizia, che da qualche anno promuove una ricca programmazione culturale ed espositiva, in esposizione l’attività di Picasso come ceramista, disegnatore ed incisore.
Saranno sette le sezioni che animeranno la mostra e ognuna di esse sarà mostra in un allestimento scenografico molto suggestivo.

Le ceramiche. Per circa un ventennio, dal 1947 alla fine degli anni Sessanta, una parte considerevole dell’enorme produzione artistica di Picasso è costituita dalle ceramiche che realizza a Vallauris in Francia. Talvolta disegna forme originali di sua invenzione, ma di solito preferisce trasformare i piatti, le ciotole e le brocche della ceramica tradizionale utilizzando diversi metodi di scultura, assemblaggio, disegno e pittura. Saranno ben 29 le ceramiche presenti a Palazzo Gil, sicuramente alcune tra le più suggestive che abbia realizzato.

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Le Tricorne. Sergej Djagilev, geniale produttore noto per aver portato in Europa i celebri Balletti russi, volle rinnovare il repertorio della sua compagnia producendo una rappresentazione sul folklore spagnolo e diede quindi vita al balletto Le Tricorne. L’opera fu completata nel 1919 e, attraverso Stravinsky, conobbe Manuel De Falla, allora astro nascente della musica spagnola, che scrisse la colonna sonora per Le Tricorne. Djagi- lev affidò la coreografia del balletto a Picasso, ritenendolo l’unico artista in grado di portare a compimento l’ideale wagneriano dello Spettacolo totale: uno spettacolo, cioè, che fondesse armoniosamente musica, pittura e danza. Questo lavoro è composto da 26 disegni per i costumi, 6 illustrazioni di particolari per il decoro dove si contrappongono la linearità della scenografia del balletto alla vivacità e originalità dei costumi.

Carmen. Costituita da 38 incisioni a bulino raffiguranti visi di donna e di uomo, costumi andalusi e teste di toro. Picasso realizzò La Carmen giungendo a un’ammirevole stilizzazione, per illustrare la novella di Prosper Mérimée, scritta nel 1845 e resa in seguito famosa dalla celebre opera musicale di Bizet (del 1875). La storia di Carmen evocò in Picasso associazioni con la Spagna e la corrida, che mise energicamente sulla carta, dando prova ancora una volta delle sue geniali doti creative. L’opera fu pubblicata dalla Bibliothèque Française a Parigi nel 1949 e stampata dall’Atelier Roger Lacourière in un’edizione di 320 esemplari. Nel caso specifico, l’esemplare presentato è firmato dall’artista.

1La Célestine. Composta da 66 tavole e 2 frontespizi, La Célestine prende spunto dalla tragicommedia Calisto y Melibea, ribattezzata poi con il nome della protagonista, Celestina, attribuita a Fernando de Rojas. Le illustrazioni di Picasso per La Célestine non sono una fedele e filologica trasposizione del testo: a lui va riconosciuto un assoluto primato in quanto a freschezza ed originalità; le scene proposte non accompagnano la narrazione, ma procedono autonomamente rispetto ad essa, abbondando di riferimenti letterari o mitologici incentrati come sempre sui temi dell’eros, della gelosia e della morte.

Le Cocu magnifique. Le Cocu magnifique, Farce en trois actes sono 12 incisioni del 1968, fu presentata per la prima volta il 18 dicembre 1920 a Parigi al Teatro de la Maison de L’Œuvre e l’autore è Fernand Crommelynck. Picasso che lo conosceva da diverso tempo volle realizzare le illustrazioni della commedia e creò una suite di 12 incisioni all’acquaforte e all’acqua- tinta date alle stampe nel 1968: i toni comici e a volte grotteschi della farsa prendono vita nell’opera di Picasso che qui fonde i motivi tipici di tutta la sua produzione.
Balzac. Balzacs en bas de casse et Picassos sans majuscule sono otto litografie, che Picasso realizzò nel 1952 per una serie di ritratti di Honoré de Balzac, il padre del Realismo nella letteratura europea. Una di queste litografie divenne il frontespizio per una edizione di Le Pére Goroit di Balzac. Cinque anni piu tardi, le otto litografie saranno pubblicate da Michel Leiris in Balzacs en bas de casse et Picassos sans majuscule.

3Arlecchino. A chiudere la mostra sarà invece un pezzo unico, la straordinaria litografia Arlecchino. A partire dal 1905, il blu diventa rosa nella pittura di Picasso, e insieme al cambiamento cromatico, si introduce anche quello tematico, lasciando da parte gradualmente i temi marginali o dolcificandoli, nelle scene di circo e nelle rappresentazioni della donna. Il tema degli acrobati nasce dall’impatto che provoca sull’artista la visione degli spettacoli delle troupe ambulanti che vede eseguire nella “Esplanade des Invalides” nel 1904, o che contempla nel Circo Medrano, istallato ai piedi della collina di Montmartre. Nelle incisioni di questa serie si inseriscono anche le scene familiari, in cui si distingue la presenza di Arlecchino, elemento tratto dalla Commedia dell’Arte.

L’INTIMITÀ DEL GENIO
Campobasso
Palazzo Gil
Spazio Espositivo di Via Gorizia
Dal 20 dicembre 2016 al 17 aprile 2017

ORARI APERTURA
Dal martedì al giovedì:
mattina 10:00 – 13:00
pomeriggio 17:00 – 20:00
venerdì e sabato
mattina 10:00 – 13:00
pomeriggio 17:00 – 21:00
domenica 10:00 – 20:00

INFO
Fondazione Molise Cultura
Via Milano, 15 – 86100 Campobasso
Tel. 0874 437807
info@ fondazionecultura.it
www.fondazionecultura.it

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