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Pandolfini a Milano. Bene asta di moderna e contemporanea

Wassily Kandinsky SENZA TITOLO, un inchiostro su carta avorio eseguito nel 1937, firmato e datato, è stato aggiudicato in sala dopo una vivacissima battaglia con un telefono alla cifra di 90.000 euro, a fronte di una stima di 25.000.
Wassily Kandinsky  SENZA TITOLO, un inchiostro su carta avorio eseguito nel 1937, firmato e datato, è stato aggiudicato in sala dopo una vivacissima battaglia con un telefono alla cifra di 90.000 euro, a fronte di una stima di 25.000.
Wassily Kandinsky SENZA TITOLO, un inchiostro su carta avorio eseguito nel 1937, firmato e datato, è stato aggiudicato in sala dopo una vivacissima battaglia con un telefono alla cifra di 90.000 euro, a fronte di una stima di 25.000
(asta Pandolfini Milano, dicembre 2016)

Anche il secondo appuntamento milanese di Pandolfini con la vendita di Arte Moderna e Contemporanea ha confermato il trend positivo del dipartimento che, dopo la vendita di giugno, il 5 dicembre ha registrato un’altra seduta i cui numeri sono estremamente interessanti e gratificanti: oltre 1.300.000 euro totali pari al 136% delle stime totali con una percentuale di lotti venduti del 70%.

Un risultato non scontato perché non era facile ripetere un successo così pieno come quello di giugno a distanza di poco tempo, ma che è stato ottenuto grazie alla presenza, in una sala esaurita, di molti collezionisti e operatori del mercato che si sono visti contendere i lotti dai tantissimi collegamenti telefonici, dalle molte commissioni lasciate nei giorni d’esposizione e dall’intensa attività della piattaforma Pandolfini Live, attraverso la quale sono state aggiudicate diverse opere.

Pietro De Bernardi, Ceo di Pandolfini Casa d’Aste, ha commentato: “questo risultato, assieme a quello della scorsa primavera, ci conforta nella scelta e nello sforzo importante di essere attivamente presenti sul mercato milanese con molti dipartimenti, esperti e con più sessioni di vendita dedicate all’Arte Moderna e Contemporanea, un settore trainante nel mercato italiano e internazionale”. Top lot dell’asta è stato CONCETTO SPAZIALE una ceramica di rara eleganza di Lucio Fontana che è passata in una nuova collezione per 161.600 euro. Non da meno è la performance di Wassily Kandinsky con SENZA TITOLO, un inchiostro su carta avorio eseguito nel 1937, firmato e datato, che è stato aggiudicato in sala dopo una vivacissima battaglia con un telefono alla cifra di 90.000 euro, a fronte di una stima di 25.000.

Lucio Fontana CONCETTO SPAZIALE una ceramica di rara eleganza di Lucio Fontana che è passata in una nuova collezione per 161.600 euro
Lucio Fontana CONCETTO SPAZIALE una ceramica di rara eleganza è passata in una nuova collezione per 161.600 euro
(asta Pandolfini Milano, dicembre 2016)

Interessante è anche la vendita per 67.500 euro dell’imponente MURO GRANO, un prezioso encausto su cemento con intarsi e dischi di ferro, del 1987 di Enzo Cucchi. I 184 lotti proponevano anche opere dal carattere storico come l’acrilico e collage su tavola TROIS NEZ DESQUELS UN DÉCORÉ di Enrico Baj che ha chiuso la sua gara a 22.500 euro, in contrasto con la vivacità cromatica del collage di Baj ricordiamo il delicato ed essenziale PROFILO DI PAUL DELAY eseguito a matita su carta nel 1918 da Amedeo Modigliani, che è entrato in una nuova collezione per 46.250 euro. Tra i nomi storici degli anni Cinquanta e Sessanta non possiamo dimenticare gli ottimi risultati ottenuti dalle due opere in catalogo di Massimo Campigli, DONNA CHE SI FA LA TRECCIA e TESTA DI DONNA aggiudicate rispettivamente 35.000 e 15.000 euro, risultato quest’ultimo che equivale a più del doppio della stima e raggiunto dopo una lunga e serratissima battaglia tra telefoni.

TROIS NEZ DESQUELS UN DÉCORÉ di Enrico Baj battuto a 22.500 euro (asta Pandolfini Milano, dicembre 2016)
TROIS NEZ DESQUELS UN DÉCORÉ di Enrico Baj ha chiuso la sua gara a 22.500 euro
(asta Pandolfini Milano, dicembre 2016)

Il catalogo includeva anche un’importante selezione di opere della Pop Art italiana con alcuni dei maggiori esponenti della scuola romana; su tutti ricordiamo l’exploit, per l’altissima percentuale di aggiudicazione e le cifre ottenute, di Tano Festa presente con undici lotti tra cui alcuni lavori storici come i due splendidi OMAGGIO AL COLORE, entrambi dei primi anni Settanta, dedicati uno a CEZANNE e uno a EDUARD MANET aggiudicati rispettivamente a 32.750 e 18.750 euro, bene anche la FINESTRA un’opera polimaterica cha ha chiuso la gara a 16.250 euro. Tra gli artisti su cui il mercato in questo momento pone particolare attenzione segnaliamo l’aggiudicazione di due opere di Alberto Biasi, SENZA TITOLO del 2000, passato di mano per 25.000 euro e GEOMETRIE ALLEGRE…OGNUNA PER CONTO SUO del 2009 battuto a 23.750 euro. In chiusura è importante sottolineare la vendita per 42.500 euro FANFARE, un elaborato assemblaggio su tela del 1989 di Fernandez Arman, artista d’interesse internazionale.

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