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David Bowie. Per la prima volta a Roma la mostra fotografica sul Duca Bianco

ki, 1989 Lambda print on Fuji photographic paper 16x20 inches @Sukita ki, 1989 Lambda print on Fuji photographic paper 16x20 inches @Sukita
​V-2 Schneider, 1977  Lambda print on Fuji photographic paper 30x40 inches  @Sukita
​V-2 Schneider, 1977
Lambda print on Fuji photographic paper
30×40 inches
@Sukita

Ho fotografato David Bowie per oltre quarant’anni e quando ho saputo della sua morte mi è venuto questo desiderio di condividere con più persone possibile le sue fotografie e questo ha dato inizio al progetto che sto portando in giro per il mondo”. In queste poche, semplici parole del maestro della fotografia giapponese Masayoshi Sukita , l’essenza della grande mostra “David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes” ospitata dalla TheSign Gallery di Roma.

L’evento, inserito nella RAW (Rome Art Week), si prolungherà fino al 19 Novembre. Ultimi giorni dunque, per approfittare di un’occasione davvero unica  per immergersi nel cangiante e poliedrico mondo di Bowie, perfettamente inserito nella splendida location di TheSign Gallery, nuovo spazio dedicato al design italiano e internazionale.  Saranno esposte le più significative immagini di un grande sodalizio, non solo artistico, tra Masayoshi Sukita e il Duca Bianco , durato oltre 40 anni. Una quarantina di scatti che rappresentano Bowie nelle sue mille metamorfosi artistiche – anche recenti – così come quelli, inaspettati, nella vita intima di tutti i giorni. E poi gli scatti iconici: quelli della copertina dell’album “HEROES“, che vinse il premio come miglior copertina britannica del 1977 . Essere “eroi per un giorno” secondo Sukita significa libertà. Quando il mondo era diviso tra est e ovest c’era un giorno dove potevi oltrepassare il confine. Quel giorno poteva rappresentare in senso ampio il concetto di libertà, che Bowie intendeva sottolineare.

ki, 1989 Lambda print on Fuji photographic paper 16x20 inches @Sukita
ki, 1989
Lambda print on Fuji photographic paper
16×20 inches
@Sukita

Immagini dunque che sconfinano nella storia della musica. Immagini di rara bellezza nella loro genuina rappresentazione. La ricercatezza nel look di Bowie non deve trarre in inganno. Nel riprenderlo, il maestro giapponese non ha usato nessun artificio, nessun copione stabilito, nessuna strategia di marketing. Era così affascinante quell’uomo “caduto sulla Terra” che davvero, non occorreva altro che lasciarlo fare, limitarsi a rappresentarlo nella sua naturale e innata teatralità.

Quanto le immagini fossero importanti per un artista a tutto tondo come Bowie, ce lo spiega lui stesso in una sua metafora  diventata poi una citazione cult: ” Per me la musica è il colore. Non il dipinto. La mia musica mi permette di dipingere me stesso“.  Per questo, la mostra sarà un viaggio in cui  letteralmente perdersi, senza la pretesa di arrivare alla sintesi della personalità del Duca Bianco, semplicemente perchè una sintesi non esiste. Probabilmente Sukita è stato il fotografo che meglio di tutti lo ha capito , contribuendo alla realizzazione del mito iconico di Bowie.

Loves to be loved Lambda print on Fuji Photographic paper  30x40 inches  @Sukita
Loves to be loved
Lambda print on Fuji Photographic paper
30×40 inches
@Sukita

Come nasce dunque questa proficua collaborazione ultradecennale che ben presto si trasforma in un’intensa amicizia? La storia è affascinante. Non poteva essere altrimenti, del resto. Agli inizi degli anni ’70, Sukita, allora fotografo di moda , rimane stregato dagli ambienti underground di Londra e New York. Anni febbrili, visionari, unici.  Viene catapultato nella scena musicale di quegli anni e fotografa molti musicisti tra i quali anche Jimi Hendrix. Nel 1972 si trova a Londra per immortalare Marc Bolan e i T-Rex. A quei tempi non conosce Bowie ma vede il cartellone pubblicitario di un suo concerto e ne rimane incuriosito, tanto che decide di andarci. Rimane impressionato dallo straordinario linguaggio corporeo del cantante che all’epoca suonava insieme a Lou Reed. Attraverso amici comuni riesce ad incontrarlo e mostrargli il suo portfolio. L’interesse è ricambiato. “Questo incontro mi ha cambiato completamente la vita” affermerà in seguito in un’intervista. Nasce una sorta di simbiosi artistica e una grande amicizia. Bowie apprezza la naturalezza e la libertà che Sukita gli concede nel riprenderlo , ritiene  sia la chiave  giusta per rappresentare se stesso. Per il fotografo giapponese lui non è Bowie ma una persona.

A day in kyoto 3 - Platform, 1980 Lambda print on Fuji photographic paper 16x20 inches @Sukita
A day in kyoto 3 – Platform, 1980
Lambda print on Fuji photographic paper
16×20 inches
@Sukita

Hard Rock Cafe Roma è il partner ufficiale della mostra e offre la possibilità di immergersi ancora di più in questa retrospettiva dedicata al musicista più camaleontico di tutti i tempi. Da abbinare alla mostra infatti è possibile fare una visita al cafè di Via Veneto per ammirare, tra le altre memorabilia, un abito originale appartenuto e indossato dal Duca Bianco durante un suo Tour del 1969. Una delle memorabilia più fotografate. Vicino al prezioso abito anche la didascalia con la foto di Bowie quando lo ha indossato. Inoltre, chi visiterà la mostra riceverà un voucher che darà diritto ad un piccolo omaggio presso il locale, valido con un minimo di spesa, sia al Rockshop che al ristorante.

Un’occasione unica dunque, anche perchè, occorre sottolineare che l’ingresso alla mostra è libero.

Memorabilia di Bowie presso Art Rock Cafè, Roma.
Memorabilia di Bowie presso Hard Rock Cafè, Roma
​TheSign Gallery, Roma
​TheSign Gallery, Roma

Informazioni utili

David Bowie

– LINK DELL’EVENTO CON TUTTE LE INFORMAZIONI : https://www.facebook.com/profile.php?id=587803674738681&fref=ts

 – THESIGN GALLERY- via Piemonte 125/A  – Roma  – http://www.thesignsrl.com/

Da Lun a Sab dalle  10 alle 19  – Dal 24 Ottobre al 19 Novembre –  Ingresso Libero con possibilità di acquistare le fotografie della mostra, il catologo ed il poster ufficiale.

– HARD ROCK CAFE’- Via Vittorio Veneto 62 a/b  – tel 064203051 – Orario : 11,30 / 1:00 – http://www.hardrock.com/cafes/rome

Watch That Man II , 1973 Lambda print on Fuji photographic paper 16x20  inches @Sukita
Watch That Man II , 1973
Lambda print on Fuji photographic paper
16×20 inches
@Sukita

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