Top Price. Le 5 opere più costose di Andy Warhol

Quando, dopo la sua morte, gli incaricati di Sotheby’s varcarono le soglie dell’appartamento di Andy Warhol a New York, impiegarono due mesi interi a catalogare i diecimila pezzi, contenuti nelle stanze, che avrebbero rappresentato i lotti delle aste dei mesi successivi.

Non stupisce che questo aneddoto riguardi l’epilogo della vita di un uomo che considerava i supermarket dell’epoca come una sorta di musei. Un artista che trasformò quest’ultimi in contenitori delle proprie opere Pop, spesso provenienti dalla quotidianità di un mondo sempre più commerciale e accumulatore.

Una personalità irripetibile che ha rivoluzionato l’iconografia moderna contaminandola con loghi di prodotti e celebri volti ritoccati. Utilizzando quella intensa gamma cromatica, che ha reso famose in tutto il mondo le proprie serigrafie e che – si mormora – ispirò perfino Steve Jobs nella scelta delle colorazioni dei suoi devices.

Molto è stato scritto a proposito dell’artista, della star, dell’uomo, delle opere e delle influenze che queste hanno avuto sulle generazioni, a lui contemporanee e successive, di colleghi artisti, registi e musicisti. La mostra di Palazzo Ducale a Genova, inaugurata lo scorso 21 ottobre, rappresenta un’ulteriore occasione per entrare in contatto con la prolifica produzione di Warhol.