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Target First Saturday. Il Brooklyn Museum supera ogni limite

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Target First Saturday, Brooklyn Museum, New York – ogni primo sabato del mese

Tra le infinite attrazioni che una città come New York è in grado di offrire a chi la visita, una menzione speciale meritano i musei: immensi o minuscoli, celeberrimi o da scoprire, ognuno di loro ha la propria ragion d’essere. Per consolidare la fama o attirare nuovi sguardi, da anni molti musei hanno deciso di rendersi protagonisti delle più svariate attività: non solo agevolazioni economiche, aperture gratuite o straordinarie ma vere e proprie contaminazioni con l’intrattenimento culturale più diverso.

È il caso del Target First Saturday: ogni primo sabato del mese il Brooklyn Museum, il terzo più grande della città, apre le sue porte e gallerie fino a notte. Rendendo accessibili a tutti non solo la collezione permanente – principalmente costituita da reperti egizi, arte africana, europea e americana con un occhio di riguardo a quella femminista – ma anche i tanti eventi, che variano di mese in mese in base al tema scelto: proiezioni cinematografiche, lezioni di approfondimento, concerti dal vivo. Il tutto con la possibilità trovare cibo e bevande di qualità: un modo di vivere l’arte ovviamente molto distante da quello tipicamente italiano che, seppure si è aperto a una certo tipo di manifestazioni, fa molta fatica a proiettarsi in uno scenario del genere.

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Questo perché sicuramente la fruizione dei musei nostrani è molto diversa e meno coinvolgente a livello territoriale: pensare i Musei Capitolini, la Galleria degli Uffizi o il Palazzo Reale di Milano – ma anche il MAXXI, il PAC o il Madre – come luoghi dove passare una serata spensierata in allegria è praticamente impossibile. Eppure per crederci basta guardare i visi soddisfatti dei tanti che si sono messi in fila per testimoniare con la propria presenza la validità del tema mensile: “Beyond Border”, una celebrazione del passato, del presente e del futuro di quell’America che tanto deve alle comunità latina e ispanica capaci di superare e abbattere le barriere con il proprio lavoro. All’interno delle ampie sale museali si alternano, così, il pop multilingue di Maria Usbeck, l’elettronica politica della dj Sol Nova e l’eclettismo immigrante dei M.A.K.U.. Ma c’è spazio anche per leggere qualche pagina di “Juliet Takes A Breath di Gabby Rivera o lasciarsi convincere a ballare trasportati dai ritmi della Balmir Latin Dance Studio LLC, che vanno dalla bachata all’hip hop.

Maria Usbeck.
Maria Usbeck. Photo by Holland Brown

E se tra una lettura, una canzone e un buon bicchiere di vino ci scappa anche la visione di uno dei tanti statuari Rodin, di una vetrata di Tiffany, di un Degas, di un Toulouse-Lautrec o dei moltissimi Monet che affollano le pareti, anche per questo mese l’obiettivo del Target First Friday è perfettamente raggiunto.

Tiffany Studios (1902-1932). Dawn in the Woods in Springtime, 1905. Stained glass window, approx.: 150 x 43 in. (381 x 109.2 cm). Brooklyn Museum, Gift of All Souls Bethlehem Church, 2014.17.1. Creative Commons-BY (Photo: Brooklyn Museum)
Tiffany Studios (1902-1932). Dawn in the Woods in Springtime, 1905. Stained glass window, approx.: 150 x 43 in. (381 x 109.2 cm). Brooklyn Museum, Gift of All Souls Bethlehem Church, 2014.17.1. Creative Commons-BY (Photo: Brooklyn Museum)

 

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INFORMAZIONI UTILI
Target First Saturday
Ogni primo sabato del mese
www.brooklynmuseum.org

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