Print Friendly and PDF

Il luna-park intellettuale di Carsten Höller all’Hangar Bicocca

Veduta dell’installazione “Double Carousel with Zöllner Stripes”, Enel Contemporanea Award 2011 - Carsten Höller Veduta dell’installazione “Double Carousel with Zöllner Stripes”, Enel Contemporanea Award 2011 - Carsten Höller
Carsten Höller, “Doubt”, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano. Courtesy dell’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto: © Attilio Maranzano
Carsten Höller,
“Doubt”, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano.
Courtesy dell’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto: © Attilio Maranzano

E’ tempo di svegliarsi dal lungo letargo intellettuale, all’Hangar Bicocca è protagonista il dubbio della ragione, grazie a Carsten Holler. Con la personale Doubt, l’artista tedesco trasforma l’ex edificio industriale in un caleidoscopico paese delle meraviglie. E se i più temerari possono trascorrere un’intera notte in mostra, il luna-park esistenziale comincia con la luce del sole.

Catarsi esistenziale al luna-park

Tunnel tortuosi, funghi allucinogeni e giostre per adulti. Benvenuti nel mondo di Carsten Holler. Dopo avere incantato Londra, New York e Berlino, l’artista tedesco laureato in Agronomia approda nella Milano del futuro. File rouge di tanto per vagare? L’indagine sulla percezione umana, Così, all’Hangar Bicocca prende vita un viaggio esistenziale, alla fine del quale si scopre un nuovo modo di abitare lo spazio, ma soprattutto si impara a guardare il mondo con ritrovata consapevolezza.

Carsten Höller, “Doubt”, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano. Courtesy dell’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto: © Attilio Maranzano
Carsten Höller,
“Doubt”, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano.
Courtesy dell’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto: © Attilio Maranzano

Uno psichedelico paese delle meraviglie

Allacciate le cinture, all’Hangar Bicocca vi aspettano emozioni forti. Varcando l’edificio Pirelli si diventa protagonisti di un catartico percorso esperienziale. L’itinerario si apre con un tunnel illuminato da stranianti lampadine, ma presto ci si trova davanti a bivio: percorso verde o percorso giallo? Il castello delle nostre certezze si sgretola e il dubbio diventa l’unica strada per uscire dal labirinto della superstizione e riacquistare la libertà, come dichiara lo stesso Carsten Holler: “La nostra società tenta di sopprime il dubbio per farci vivere su un binario preimpostato, il dubbio significa che le possibilità sono ancora aperte e che la vita è in grado di stupirci”.

Superato un vortice oscuro, si approda in un paese delle meraviglie che avrebbe messo a disagio perfino Lewis Carroll e -proprio come Alice- ci si imbatte in un susseguirsi di avventure, a cavallo realtà e finzione, arte e psicanalisi, terre emerse e profondi abissi.

Carsten Höller, “Doubt”, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano. Courtesy dell’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto: © Attilio Maranzano
Carsten Höller,
“Doubt”, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano.
Courtesy dell’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto: © Attilio Maranzano

Se indossando un paio di occhiali si viene catapultati in un mondo all’incontrario, affidandosi a una giostra per adulti diventa possibile realizzare il più ancestrale dei sogni: volare (o per lo meno sperimentarne la sensazione).E ancora, infilando la testa in un aquario si ha la percezione di essere sdraiati sul fondo dell’oceano, ma è approdando alla foresta di Amanita muscaria che il rischio di perdersi diventa certezza. Una parata di funghi allucinogeni si muove al ritmo cadenzato delle fiabe che gli ha generati, per un’ipnosi color rosso vermiglio.

Dulcis in fundu, ci si imbatte in un tète a tète fra le sfere concentriche di Carsten Holler e la Marquee di Philippe Parreno –reduce dall’esposizione precedente- . Una conversazione fra affinità elettive per una tensione artistica che valica l’assoluto.

Sognare in mostra

E se le emozioni diurne vi avessero fatto venire giusto l’acquolina, i più temerari possono colmare la fame di conoscenza trascorrendo l’intera notte in mostra, grazie all’opera “Two Roaming Beds (Grey)”. Si tratta di due letti che, attraverso un lento ma costante movimento, permettono di vivere un’esperienza avanguardistica, ma soprattutto di accedere ad un altro mondo: quello dell’onirico.

Il prezzo (250 euro il giovedì e 500 il venerdì e il sabato) include un set di dentifrici d’artista -creati da Holler con lo scopo di facilitare i sogni-e una colazione a pochi metri dalle torri di Kiefer, prima tornare a una vita che non sarà più la stessa.

Carsten Höller, Flying Mushrooms, 2015 Courtesy dell’artista,Gagosian Gallery e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto: © Attilio Maranzano
Carsten Höller,
Flying Mushrooms, 2015
Courtesy dell’artista,Gagosian Gallery e Pirelli HangarBicocca, Milano. Foto: © Attilio Maranzano

INFORMAZIONI UTILI

Carsten Holler, Doubt

A cura di Vicente Toldolì

HangarBicocca

Via Chiese 2, Milano

Fino al 31 luglio 2016

info@hangarbicocca.org

Orario:

lunedì-mercoledì: chiuso

giovedì-Domenica: 10:00-22:00

IMPORTANTE:L’accesso all’opera Two Flying Machinesè vietato ai minori di 14 anni, l’altezza minima è 150 cm e il peso massimo 100 kg. La fruizione, vietata alle donne in gravidanza, è inoltre sconsigliataa coloro che soffrano di attacchi di panico, sindromi vertiginose, acrofobia e kenofobia(paura del vuoto).

Commenta con Facebook

leave a reply

*