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Poietika, a Campobasso la parola che resiste

Si aprirà a Campobasso dal 18 maggio prossimo la seconda edizione di Poietika, meeting annuale che, nelle sue inclinazioni possibili, incontra la filosofia, la letteratura, la poesia, la musica e le arti visive. Promosso dalla Regione Molise e dalla Fondazione Molise Cultura, il programma di eventi quest’anno è dedicato alla parola che resiste.

manifesto
Dopo il riscontro positivo della prima edizione, Poietika concentrerà l’attenzione sulla funzione civile della Letteratura. La parola come atto di resistenza e di denuncia, baluardo contro l’omologazione imperante, valore assoluto di libertà e civiltà.

Vito Mancuso
Vito Mancuso

Per questa nuova edizione sono stati coinvolti alcuni dei più significativi interpreti contemporanei, italiani e stranieri, della poesia, della prosa, della saggistica, della musica, della canzone d’autore e del teatro, che hanno coniugato l’impegno civile con la propria attività artistica. Vito Mancuso, Emanuele Tonon, Giuseppe Genna, Hamid Ziarati, Basi Ahang, Milo De Angelis, Ibrahim Nasrallah, Wasim Damash sono gli ospiti di questa nuova edizione. Dal 18 al 22 maggio affronteranno temi diversi nella forma dialogica del confronto che li vedrà coinvolti insieme ad autori ed intellettuali molisani.

Ibrahim Nasrallah
Ibrahim Nasrallah
Hamid Zariati
Hamid Zariati

www.poietika.com
Campobasso 18 – 22 maggio 2016
Palazzo Gil – Teatro Savoia

E’ ancora qui questa parola dura e lucida, ostinata ed indocile.
E’ ancora qui che scruta a valle dalla crepa della sua trincea.
Sta all’erta come chi protegge il varco, il sentiero ossuto tra le rocce dove uomini e muli all’improvviso compariranno.
E noi vi andammo con il nostro carico di fervore. Così raggiungemmo la cima prima di sera.

Ha un nome quella poltiglia che brilla nella penombra della trincea, la parola dico, quella che resiste nella buca al gelo mentre tutt’intorno ammassano lenzuola bianche per ricavarne bianchi sudari.
Poietika, questo il suo nome, ci accoglie con il tepore della terra.
Tutto intorno sa di resa ed abbandono, anche la voce è muta. Lei tiene in una teca luoghi e volti, non si cura della resa, non cede all’abbandono.

Le domandai un giorno quale piacere provasse nel vivere in quel modo, nella trincea che le franava addosso.
Poietika mi disse di non avere una risposta, ma quando si sentiva sola la consolava il canto.
Le chiesi: il canto giova? Disse: un poco. E cantò molto.

Valentino Campo, Direttore artistico di Poietika

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