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Fuori MIA. La Top 5 delle mostre fotografiche a Milano nel weekend

Brienzersee, Svizzera, giugno 2014 Brienzersee, Svizzera, giugno © 2016, Teju Cole

herb ritts

A Milano va in scena il lungo week end dedicato all’arte dello scatto. Mentre il quartiere di Porta Nuova ospita la sesta edizione di Mia Photo Fair, la città meneghina accoglie un palinsesto per appassionati del settore. 

Dal ritratto al paesaggio, dallo stille life al reportage, fino ai generi più innovativi, ecco le mostre da non perdere.

1-Herb Ritts “In Equilibrio” a Palazzo Della Ragione.

Luce cruda e ombre dure. Direttamente dalla California 120 scatti di Herb Ritts sbarcano a Palazzo della Ragione, per celebrare l’indimenticato -e indimenticabile- poeta dell’equilibrio.

È l’estate del 1978, quando Herb e Richard partono alla volta di San Bernardino, ma si fora una gomma e sono costretti a fermarsi presso una stazione di servizio. Mentre il meccanico ripara l’auto, Herb prende la sua Miranda 33 mm e scatta una foto al compagno di viaggio: un giovane con l’aria da bello e dannato, con tanto di sigaretta penzolante dalle labbra. La coppia di amici sono Herb Ritts e Richard Gere e quel ritratto on the road è l’incipit di due carriere destinate a fare storia.

Da quel giorno l’obiettivo di Ritts incrocia i volti di quasi tutto lo star system, trasformando attori di Hollywood, icone del rock e top model in divi dell’Olimpo del secolo breve.

A 14 anni dalla sua morte, il vuoto lasciato da Ritts è stato soppiantato dall’atemporalità del suo stile classico, entrato nella cultura figurativa contemporanea e pronto a rivivere negli scatti dei fotografi di domani. Insomma il cantore degli dei è entrato nel mito.

Brienzersee, Svizzera, giugno 2014
Brienzersee, Svizzera, giugno © 2016, Teju Cole

2-I punti d’ombra di Teju Cole allo Spazio Forma Meravigli

Dopo il successo della personale di Vivian Maier, la lente d’ingrandimento dello Spazio Forma Meravigli si posa su Teju Cole, per un viaggio sinestetico negli abissi dell’animo umano. Scrittore e fotografo di origine nigeriana ma di base a New York, Cole da vita a questo progetto artistico nel 2011, quando una perforazione della retina gli causa una temporanea e parziale cecità. Il punto d’ombra” –titolo della stessa  mostra- si fa rivelatore, aprendo prospettive inedite e dando vita a inattese possibilità creative.

Nella galleria meneghina settanta scatti accompagnati da altrettanti versi del fotografo-romanziere offrono accostamenti onirici illuminati dalla luce del sole, grazie all’ordinata casualità dell’inconscio. Così la freschezza di un vaso di fiori in primavera si specchia nel tepore di una finestra appannata nel cuore dell’inverno, mentre il rigore prospettico di una fermata dell’autobus in periferia incontra la simmetria delle linee di una baita in alta quota, per un rincorrersi di poetiche tranche devie. E se ogni scatto custodisce una storia, sono da segnalare i tributi ad Italo Calvino e Gabriele Basilico.

3-La foresta dell’anima di Irene Kung

Dopo aver attraversato i cinque continenti per fotografare i monumenti più celebri del pianeta, Irene Kung punta l’obiettivo sulle meraviglie del creato, con la serie “Trees”.

Alla Galleria Contrasto –nel cuore della Milano più volte sapientemente immortalata dalla stessa Kung- è protagonista la forza evocativa della natura, declinata in un infinità di specie arboree. Scatto dopo scatto, ulivi, palme e cactus dialogano con meli e salici piangenti, fra fascinazione estetica e potenza simbolica.

kung magnolia 2010
Irene Kung, Magnolia 2010

4-Lady Tarin. Quando la fotografia erotica diventa arte

Alla Galleria BeatTricks va in scena il volto autentico dell’erotismo femminile, nella prima personale di Lady Tarin. La fotografa dall’identità misteriosa è contesa da grandi marchi e riviste patinate, ma a tenerci sulle spine sono soprattutto gli scatti delle sue ragazze: donne comuni, immortalate in tutta la loro straordinaria umanità. Talvolta sono modelle, ma si tratta per lo più di amiche della stessa Tarin: designer, giornaliste, artiste; ritratte senza veli, spogliate da ingombranti cliché e da pregiudizi che pesano come macigni.

Lady Tarin scava con empatia nell’anima dei propri soggetti e porta alla luce l’essenza più intima del loro erotismo. Nessun ritocco digitale, giusto un filo di rimmel o una punta di rossetto. Nascono così fotografie che fanno percepire il profumo avvolgente e la voce sussurrata di queste genuine femme fatale. Così, un collage di scatti professionali dal sapore privato genera un cortocircuito fra arte e vita.

tarin elena#1
tarin elena#1

5- MEGA. L’ultima frontiera della fotografia

Di fronte alla Basilica di San Lorenzo è protagonista l’ultima frontiera della fotografia, grazie a MEGA. Frutto del sodalizio creativo fra Delfino Sisto Legnani, Davide Giannella e Giovanna Silva, lo spazio ha aperto i battenti da poco, ma ha già fatto molto parlare di se. Si tratta di uno studio fotografico, ma anche di un laboratorio pronto a farsi palcoscenico di progetti in bilico fra ricerca ponderata e audace sperimentazione, come nel caso di Unghia. La mostra vede Diego Perrone e Andrea Sala abbandonare la pratica scultorea cui ci hanno abituati, per “disegnare con la luce”.

Un sentiero impervio con alto rischio di farsi male, da qui la scelta del soggetto del paraurti. Se a Sisto Legnani è bastato un click per dar vita ad uno dei suoi iconici still life, Perrone e Sala si sono cimentati con emulsioni, camere oscure auto-costruite e stampe su lattice. Il risultato dell’esperimento vi aspetta in Piazza Vetra 21 fino al 3 maggio.

INFORMAZIONI

1

HERB RITTS 
In equilibrio

Palazzo della Regione Fotografia

Piazza Mercanti, 1, Milano

Fino al 5 giugno 2016

2

Punto d’ombra. Teju Cole

A cura di Alessandra Mauro

Spazio Forma Meravigli

Via Meravigli 5-7, Milano

Fino al 19 giugno 2016.

3

Trees. Irene Kung

Contrasto Galleria

Via Ascanio Sforza 29, Milano

Fino al 29 luglio 2016

4

Lady Tarin Skin Tales

A cura di Rossella Farinotti

BeatTricks Gallery

Via San Maurilio 4, Milano

Fino al 5 maggio 2016

5

Unghia- Diego Perrone / Andrea Sala

A cura di MEGA e Nicola Ricciardi

MEGA

Piazza Vetra 21- Milano

Fino al 3 maggio 2016

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