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Stupor Mundi in scena al Palazzo dei Normanni

Filippo di Sambuy_Incoronazione-cripta Filippo di Sambuy_Incoronazione-cripta
Filippo di Sambuy_Incoronazione-cripta
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A Palazzo Reale di Palermo, fino al 15 giugno 2016, è allestito l’evento “Stupor Mundi. L’origine”, di Filippo di Sambuy.

Ideato dall’artista con la collaborazione di Aldo Taranto e della curatrice della mostra Giovanna dalla Chiesa, il progetto è ispirato alla figura di Federico II di Svevia, il cui lascito è considerato giustamente – seppur a distanza di otto secoli – particolarmente attuale e di fondamentale importanza. Federico II fu infatti fondatore di una significativa – e voluta – integrazione fra le varie culture mediterranee: ovvero la greca, la latina, l’araba e l’ebraica. E a queste culture volle anche dare una lingua unificante: la romanza. In questo sta la definizione di “L’origine”: si trattò infatti di un primo reale disegno di integrazione nazionale.

Filippo di Sambuy_Incoronazione-loggia2
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E a Palermo, in occasione della proclamazione come patrimonio Unesco dei siti arabo-normanni, Palazzo Reale e il Museo Riso hanno collaborato alla realizzazione della mostra. Che presenta tre grandi installazioni pavimentali, una serie di progetti preparatori, una scultura lignea e il Ritratto di Federico II, e che consente così ai visitatori di percorrere il tradizionale itinerario con una rilettura contemporanea grazie ai lavori dell’artista. Oltre che a Palazzo Reale, le opere saranno visibili nel cortile Maqueda, nella Cappella, nella Cripta e nella Loggia dell’Incoronazione, e nella grande vetrina esterna di Palazzo Belmonte Riso.

Una rilettura contemporanea che altro non fa se non porre in evidenza la stessa contemporaneità del messaggio di Federico II Hohenstaufen, figura che – come afferma il Prof. Avv. Emmanuele Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro– «incarna, con la sua personalità affascinante e poliedrica, il modello ideale di uomo e di dominus: egli fu, infatti, fine giurista, attento legislatore, architetto, letterato, poeta, mecenate, cattolico ma critico sull’invasività del potere temporale della Chiesa, lungimirante filantropo dalle idee progressiste. Non a caso, era conosciuto con l’appellativo “stupor mundi”, “stupore del mondo”, che dà il titolo a questa importante mostra.».

Filippo di Sambuy_Palazzo dei Normanni
Filippo di Sambuy_Palazzo dei Normanni

L’evento, patrocinato dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, intende celebrare la città di Palermo e il ruolo centrale che ebbe nel farsi epicentro dell’incrocio di culture nel XII secolo, rendendola un ponte tra Europa, Asia e Africa.

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