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Dorotheum. Al via il tour italiano delle opere che andranno all’asta a Vienna

Anish Kapoor (nato 1954) Pouch, 2006, vetroresina e pittura, 244,5 x 174 x 60 cm stima € 250.000 - 400.000 asta 1 giugno 2016
Anish Kapoor (nato 1954) Pouch, 2006, vetroresina e pittura, 244,5 x 174 x 60 cm  stima € 250.000 - 400.000  asta 1 giugno 2016
Anish Kapoor (nato 1954) Pouch, 2006, vetroresina e pittura, 244,5 x 174 x 60 cm
stima € 250.000 – 400.000
asta 1 giugno 2016

Negli ultimi anni Dorotheum ha ottenuto ottimi risultati con opere dell’Avanguardia italiana e tedesca degli anni ’60, la Pittura Oggetto e il movimento ZERO. Ancora una volta, opere di questi movimenti pionieristici del dopoguerra verranno proposte nella settimana delle aste  che si terrà dal 31 maggio al 3 giugno 2016 a Vienna. Oltre alle aste di arte moderna e contemporanea verranno esitati argenti storici -tra cui un piatto da parata russo (Mosca) in oro già proprietà della Zarina Caterina II-, gioielli e orologi.

La giornata di domani, 28 aprile, sarà dedicata all’esposizione in anteprima di alcuni lotti nella sede romana di Dorotheum. Palazzo Colonna (Piazza SS. Apostoli, 66) apre le sue porte ai visitatori dalle 10 alle 18. Successivamente, il tour italiano verà la tappa milanese dal 6 all’11 maggio, sempre con orario 10 – 18 (Palazzo Amman, via Boito 8).

Agostino Bonalumi (1935 - 2013) Grigio, 1987, tempera vinilica e tela estroflessa, 130 x 162 cm  stima € 150.000 - 200.000  asta 1 giugno 2016
Agostino Bonalumi (1935 – 2013) Grigio, 1987, tempera vinilica e tela estroflessa, 130 x 162 cm
stima € 150.000 – 200.000
asta 1 giugno 2016

Tra gli highlights dell’asta di arte contemporanea saranno presenti opere di artisti internazionali quali Anish Kapoor, Heinz Mack, Adolf Luther, Georg Baselitz, Maria Lassnig, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Giulio Paolini, Turi Simeti, Carla Accardi, Arnaldo Pomodoro, Cy Twombly, Robert Rauschenberg, Frank Stella, Tom Wesselman e Pablo Atchugarry.

Lucio Fontana (1899 - 1968) Concetto spaziale, Attesa, 1967/68, idropittura su tela, 46 x 55 cm  stima € 600.000 - 800.000  asta 1 giugno 2016
Lucio Fontana (1899 – 1968) Concetto spaziale, Attesa, 1967/68, idropittura su tela, 46 x 55 cm
stima € 600.000 – 800.000
asta 1 giugno 2016

Taglio liberatorio
Il desiderio di rinnovamento dell’arte dopo il 1945 e le sperimentazioni sulla superficie della tela è evidente nei buchi e nei tagli di Lucio Fontana. Così le sue opere si trasformano da quadri a Concetti spaziali. Di particolare impatto visivo e di grande sintesi è l’opera proposta in questa vendita, un Concetto spaziale, Attesa, 1967/’68, illuminato da un blu vibrante e attraversato da un unico grande taglio blu (stima € 600.000–800.000).

Otto Piene (1928 - 2014) Weißer Lichtgeist, 1966/2002, altezza 220 cm  stima  € 230.000 - 280.000  asta 1 giugno 2016
Otto Piene (1928 – 2014) Weißer Lichtgeist, 1966/2002, altezza 220 cm
stima € 230.000 – 280.000
asta 1 giugno 2016

Forma della luce
La luce è da sempre un fattore essenziale nell’arte, sia in senso estetico sia trascendentale. In alcune delle opere in asta, la luce è il tema dell’opera stessa. Spettro di luce bianca è una scultura di Otto Piene, che appartiene alla serie delle „Sculture elettriche in vetro“. L’opera, in vetro opaco, è composta da quattro pezzi singoli, il cui volume si assottiglia progressivamente in senso verticale. La lampada incandescente nascosta nella base, invia un impulso di luce verso l’alto, secondo un tempo di intermittenza stabilito dall’artista e, attraversando le forme di vetro soffiato crea diverse gradazioni di bianco e di luce. La scultura acquista così una propria vita, con evocazioni spettrali, sottolineate anche dal titolo dell’opera (€ 230.000-280.000).

Artificialità grottesche
Riferendosi alle foto amatoriali, Gerhard Richter sostiene che siano le uniche immagini a poter informare realmente. Alla fine degli anni ’60, queste foto sono utili all’artista per creare una serie di lavori “offuscati” rigorosamente in Nero-Bianco. Da questa serie Dorotheum propone il ritratto di Karl-Heinz Hering, il pluriennale presidente del Kunstverein di Düsseldorf. Questo ritratto, secondo lo storico dell’arte Stefan Gronert, è una „riflessione pittorica radicale di una presentazione artistica (….) Ciò che appare a prima vista essere incompleto, dimostra di essere quasi un’artificialità grottesca crescente” (€ 400.000–600.000).

Richard Pousette-Dart (1916 - 1992) Suspended light, 1978/80, acrilico su tela, 183 x 137 cm  stima € 200.000 - 300.000  asta 1 giugno 2016
Richard Pousette-Dart (1916 – 1992) Suspended light, 1978/80, acrilico su tela, 183 x 137 cm
stima € 200.000 – 300.000
asta 1 giugno 2016

Ricerca di trascendenza
Straordinario la presenza fra le opere in catalogo del dipinto di grande formato Suspended Light 1979/80, dell’artista statunitense, pioniere dell’Espressionismo astratto, Richard Pousette-Dart. Anche in questo lavoro la luce ha il ruolo principale, rendendo chiaro ed esplicito l’intento dell’artista che vuole suggerire veri e propri luoghi di visioni mistiche. Una forma ovoidale fluttuante in una sorta di “campo energetico”, come una particella salvata dal caos primordiale. Come Pousette-Dart, così Mark Rothko, Ad Reinhard o Clyfford Still sostenevano che la pittura astratta avesse la forza intrinseca di evocare trascendenza (€ 200.000–300.000).

James Ensor (1860 - 1949) Bapteme de masques, ca. 1925/30, olio su tela, 60 x 70 cm  stima € 300.000 - 500.000  Asta 31 maggio 2016
James Ensor (1860 – 1949) Bapteme de masques, ca. 1925/30, olio su tela, 60 x 70 cm
stima € 300.000 – 500.000
Asta 31 maggio 2016

Persone e maschere
Fra le molte interessanti proposte contenute nel bel catalogo di Arte Moderna, in asta il 31 maggio 2016, spicca un’opera del pittore belga James Ensor. Le sue scelte iconografiche, non convenzionali, come maschere, teschi, scheletri e varie personificazioni del “Male” si incontrano sulle sue tele, mostrando l’assurdità dell’esistenza umana. Uno splendido esempio è dato da Baptême des masques, 1925/’30 in asta da Dorotheum, con stima compresa fra i 300.000 e i 500.000 Euro. Si tratta di una delle due varianti della composizione con lo stesso titolo, ispirata da un evento reale, una festa familiare in costume. Lo stesso Ensor è al centro dell’opera. Questa scena, documentata da una fotografia dell’epoca, non è dunque un’invenzione, ma una trasposizione in pittura di un gruppo di amici dell’Artista, travestiti con varie maschere. Dell‘’opera „Baptême des masques“ esistono due versioni successive; l’opera proposta da Dorotheum è quindi una nuova esaltante scoperta.

Roma, gli irripetibili Anni ‘60
Fu la Biennale di Venezia del 1964 a far conoscere al pubblico europeo – e italiano – il fenomeno americano della Pop Art. In quell’occasione il Padiglione Italia ospitò fra gli altri alcune opere di quei giovani artisti che sarebbero stati in seguito denominati la Scuola di Piazza del Popolo, dal luogo dove erano soliti incontrarsi, presso il Caffè Rosati. Artisti come Mimmo Rotella, Mario Schifano, Sergio Lombardo, Cesare Tacchi, Franco Angeli, Tano Festa, Giosetta Fioroni e molti altri presentati al pubblico romano attraverso storiche mostre/evento presso la Galleria La Salita, di Gian Tommaso Liverani o La Tartaruga di Plinio de Martiis.

Per la forza delle sue immagini e della sua personalità uno dei maggiori rappresentanti di questa tendenza fu Tano Festa, la cui profonda cultura e sensibilità fa cogliere l’inquietudine generata dall’oggetto quotidiano che viene quindi assunto a rappresentazione di se stesso. Ecco che porte, finestre, armadi e specchi si trasformano in un’opera d’arte come nello straordinario dipinto a smalto su tavola, Specchio, 1961 (€ 90.000-120.000). In seguito, elaborando immagini profondamente incise nella nostra memoria, Festa rivisita i volti di Michelangelo nella famosa e felice serie di dipinti ispirati alla Cappella Sistina fra i quali presentiamo una tela di grande impatto cromatico, eseguita nel 1966 (€ 50.000-70.000)

Una menzione a parte, nel panorama degli anni ’60 romani, merita la presenza di un’opera di quello straordinario maestro dell’avanguardia italiana che fu Fabio Mauri. Artista eclettico si interessò di teatro, cinema e letteratura. Dorotheum presenta una sua opera dal ciclo degli Schermi (€ 100.000-120.000).

Al femminile: Accardi e Dadamaino
Alfiere dell’astrattismo italiano, Carla Accardi è presente in catalogo con due interessanti lavori storici su tela: Integrazione del 1958 (stima: € 80.000-120.000) con i suoi tipici segmenti pittorici bianchi su fondi neri e A Settori del 1962 riferibile invece agli anni in cui il suo rapporto segno-colore si arricchisce con cromie luminescenti e accostamenti sgargianti. Non manca inoltre un esempio di sicofoil applicato su tela: è l’opera Biancobianco del 1966 (€ 100.000–150.000) tutta giocata sulle cromie del bianco che unitamente alla trasparenza del materiale plastico conferiscono effetti di raffinata e delicata eleganza.
Tra i lavori di Dadamaino sono invece da segnalare un bellissimo esempio di Volume a moduli sfasati del 1960 (€ 110.000 160.000) in cui la sovrapposizione di buchi fustellati su fogli di plastica, crea cangianze e giochi ottici che svelano la vicinanza di Dadamaino alle tendenze ottico-cinetiche di quegli anni, ed un Cromorilievo del 1972 (€ 65.000–85.000) caratterizzato da delicate cromie pastello sui toni del blu e del celeste.

Ottico cinetico
A testimoniare la vivacità della stagione ottico-cinetica dell’arte italiana degli anni 60, due opere di Alberto Biasi, protagonista del Gruppo N e rappresentante della op-art e dell’arte cinetica e programmata, presente in catalogo con Oggetto Ottico Dinamico del 1961 (€ 70.000–100.000) e Rilievo ottico dinamico del 1966 (stima € 65.000–85.000), e un’opera di Marina Apollonio (Dinamica circolare 6 KN, 1966-69, stima € 55.000–75.000) caratterizzata da una particolarità della base: la mancanza del fondo nero comune alla maggior parte delle sue Dinamiche.

Moderno
Partendo dalla proposta di due importanti lavori grafici di Alexander Rodchenko, maestro costruttivista (Line Construction, 1920 – € 40.000-60.000) e Wassily Kandinsky (Zeichnung für Punkt und Linie zu Flache, 1925, stima: € 60.000-80.000) il catalogo di Arte Moderna si snoda attraverso la presentazione di opere di alcuni artisti fra i più rappresentativi delle diverse correnti del Novecento: Rudolf Bauer, Paul Delvaux, Gustav Klimt, Pierre Auguste Renoir, Hans Arp, fino ad arrivare ai più moderni F. Hundertwasser, Roberto Sebastian Matta, Wilfredo Lam, Balthus e Fernando Botero.

Notevole la rappresentanza italiana. Fra le opere in catalogo segnaliamo: Renato Guttuso con una splendida Natura morta con la scure del 1947 (stima: € 65.000–85.000), riferibile al periodo del Fronte Nuovo delle Arti, e definita da Crispolti “uno dei dipinti di più ampio e solenne quasi stilizzato respiro della sua esperienza post cubista”.

Alberto Savinio, con Partenza degli Argonauti, del 1933 ca. (€ 130.000–180.000), dalla peculiare forma esagonale e con l’immagine della testa incombente, ricorrente in diverse altre composizioni Giorgio de Chirico, del quale saranno presentati due delicati lavori a tempera eseguiti intorno agli anni ’60 e una bella tela, Cavallo fuggente con drappo rosso sulle rive del Bosforo, 1960/’62 (€ 35.000-45.000). Gino Severini, in catalogo con una grande Danseuse vivacemente colorata a tempera e una bella Natura morta con aragosta, eseguita a Meudon nel 1936 (€ 40.000-50.000).

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