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Brooklyn, una storia di amore e coraggio

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brooklyn film Brooklyn, al cinema una storia di amore e coraggio alla ricerca della libertà.

John Crowley (Intermission, Boy A) regista di origini teatrali, noto per aver diretto numerose prime a Broadway, porta sul grande schermo Brooklyn, su sceneggiatura firmata da Nick Hornby e tratta dall’omonimo libro di Colm Tóibín. Presentato al Sundance Film Festival  e al Torino Film Festival nel 2015, il film ha ottenuto 3 nomination ai Premi Oscar 2016, rispettivamente nelle categorie Miglior film, Miglior attrice protagonista e Migliore sceneggiatura non originale.

>> Irlanda, seconda metà del novecento. La giovane Eilis Lacey, sostenuta dalla madre e dalla sorella maggiore lascia il paese natio per trasferirsi a New York nella speranza di un futuro migliore. Nonostante la nostalgia di casa e delle difficoltà iniziali riesce ad adattarsi alla nuova vita americana, ma la notizia giunta dall’Irlanda di un tragico evento la costringe al ritorno in patria.

Brooklyn è la storia di un espatrio di paura, di speranza e di un cuore timoroso. Un nuovo mondo da scoprire e da vivere, l’utopia di un futuro migliore, un ragazzo dal sorriso gentile del quale innamorarsi, il coraggio da trovare per compiere una scelta difficile e quello necessario per lasciare la proprio casa e poterne costruire una propria.brooklyn film A prima vista il film di John Crowley potrebbe sembrare costruito sulla falsariga di opere precedente sviluppate sul tema dell’immigrazione verso una presunta “Terra Promessa”, come ad esempio il sottovalutatissimo The Immigrant di James Gray il quale presentava contenuti dal tono decisamente politico. Brooklyn invece è un’opera molto femminile, che ricerca continuamente volti di donne e lo fa con una sensibilità particolare quasi a ricalcare le caratteristiche delle sua eroina/protagonista, dolce e sensibile proprio come il film che ne racconta la storia. L’Europa è il punto di partenza ma anche di ritorno in questo melodramma tra due continenti, tra il “vecchio” ed il “nuovo”.

Due mondi che poi non sono altro che lo specchio geografico e concreto dell’anima di Eilis, dove il viaggio metaforico tra l’Irlanda ed una New York luminosa ma severa raffigura la crescita interiore della protagonista, che da “povera ragazza irlandese” si evolve in “giovane donna americana”. Un’opera commovente la quale sembra provenire da epoche passate, epoche di cui forse abbiamo obliato la estetica e la sensibilità d’espressione.brooklyn film Su un ottimo cast spicca su tutti una Saoirse Ronan (Atonement, The Grand Budapest Hotel) da storia del cinema contemporaneo. Occhi grandi e azzurrissimi, una bravura ed una bellezza disarmante. L’attrice di origini irlandesi è semplicemente meravigliosa nell’esprimere le emozioni di una ragazza che deve racimolare tutto coraggio possibile per attraversare l’intero Oceano Atlantico nella speranza di un futuro migliore: paura, ansia, nostalgia, desiderio di riscatto, felicità affermazione e una nuova consapevolezza di se. Questa giovane donna irlandese degli anni ’50, alla ricerca di un qualcosa e di un qualcuno che possano essere solamente suoi, riesce a entrare dolcemente nel cuore dello spettatore per catturarlo definitivamente.

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